Papa Francesco torna a far sentire la sua voce contro i conflitti che stanno insanguinando il mondo. Durante l’Angelus, il Pontefice ha rivolto un appello diretto ai leader politici di fede cristiana, esortandoli a “mettere il massimo impegno nei negoziati per porre fine a tutti i conflitti in corso”. Un messaggio chiaro, pronunciato nell’anno giubilare, che non lascia spazio a interpretazioni: la guerra è sempre una sconfitta, sempre e comunque.
Il Santo Padre ha ricordato i luoghi più colpiti dalla violenza e dalla distruzione: Ucraina, Palestina, Israele, Libano, Myanmar, Sudan e Nord Kivu. Con parole accorate, ha chiesto ai fedeli di pregare per la pace, ma soprattutto ha richiamato chi detiene il potere politico e diplomatico affinché trasformi la preghiera in azione concreta.
“La guerra distrugge tutto”
Il Pontefice ha poi legato il tema della guerra a quello della Giornata per la Vita, celebrata oggi in Italia. “A proposito del valore primario della vita umana, ribadisco il ‘no’ alla guerra, che distrugge, distrugge tutto, distrugge la vita, induce a disprezzarla”, ha affermato Papa Francesco. Un concetto che ripete spesso, ma che oggi assume un valore ancora più forte, alla luce delle tensioni internazionali e dell’indifferenza con cui, troppo spesso, il mondo assiste alla sofferenza delle popolazioni colpite dai conflitti.
Un summit per i diritti dei bambini
L’attenzione di Papa Francesco ai più deboli sarà protagonista anche domani, quando il Vaticano ospiterà un Summit sui diritti dei bambini, un evento che riunirà leader politici, Premi Nobel, economisti e personalità di spicco da tutto il mondo.
“È un’occasione unica per portare al centro dell’attenzione del mondo le questioni più urgenti che riguardano la vita dei piccoli”, ha sottolineato il Papa. L’incontro sarà aperto e chiuso dallo stesso Pontefice, mentre tra gli ospiti figurano nomi di grande rilievo come la Regina Rania di Giordania, il ministro degli Esteri Antonio Tajani, Liliana Segre, Mario Draghi, Al Gore e Paolo Gentiloni.
A coordinare l’evento sarà il Pontificio Consiglio per i bambini, guidato da padre Enzo Fortunato, con il contributo della Comunità di Sant’Egidio e del suo presidente Marco Impagliazzo. Sono attese anche testimonianze dirette dalle zone di guerra, per dare voce ai bambini che soffrono le conseguenze dei conflitti.
Famiglia e natalità: la preoccupazione del Papa per l’Europa
Nel corso dell’Angelus, Papa Francesco ha parlato anche di un’altra emergenza: il drammatico calo delle nascite in Europa e, in particolare, in Italia. Il Pontefice si è unito ai vescovi italiani nell’esprimere riconoscenza alle famiglie che accolgono il dono della vita e nell’incoraggiare le giovani coppie a non avere paura di mettere al mondo figli.
Il Santo Padre ha più volte sottolineato la gravità dell’inverno demografico che colpisce il Vecchio Continente, una crisi che non riguarda solo l’economia, ma il futuro stesso delle società occidentali. Un messaggio che invita a riflettere non solo sulla pace, ma anche sulla speranza e sulla costruzione di un domani migliore per le nuove generazioni.