Il Tribunale di Napoli ha emesso una sentenza destinata a far discutere: il Comune è stato condannato a risarcire oltre 230mila euro ai residenti di piazza Bellini per l’inquinamento acustico causato dalla movida. Ogni residente riceverà 33mila euro, secondo quanto stabilito dalla decima sezione civile del tribunale partenopeo, che ha anche ordinato al Municipio di adottare misure per contenere il rumore nella zona. La vicenda, iniziata nel 2017, segna un precedente importante per i diritti dei cittadini alla salute e alla vivibilità.
La sentenza e le motivazioni
Il giudice monocratico Anna Maria Pezzullo ha accolto la tesi dei residenti, che lamentavano il disturbo del riposo notturno e la compromissione della vivibilità delle loro case a causa della movida. Il fenomeno, aggravato dall’uso di strumenti musicali e dal raduno di migliaia di giovani, è stato confermato da una perizia tecnica che ha rilevato il superamento dei limiti di tollerabilità del rumore. La sentenza ha citato un precedente simile a Brescia, in cui la Cassazione ha stabilito che la pubblica amministrazione è responsabile per i danni causati da immissioni acustiche provenienti da aree pubbliche.
Le misure richieste al Comune
Il Tribunale ha indicato tre principali interventi per ridurre l’inquinamento acustico:
- Interdizione dell’uso di strumenti musicali nelle aree pubbliche interessate.
- Predisposizione di un servizio di vigilanza per allontanare le persone dalle aree pubbliche oltre l’orario di chiusura degli esercizi commerciali.
- Installazione di strutture fonoassorbenti o fonoriflettenti per limitare la propagazione del rumore.
Secondo la sentenza, le ordinanze emesse dalla precedente amministrazione, guidata dall’allora sindaco Luigi de Magistris, sono risultate insufficienti a risolvere il problema.
Le reazioni
Il consigliere comunale Gennaro Esposito, che ha rappresentato i residenti come legale e presiede il Comitato per la Vivibilità, ha definito la decisione una “sentenza storica”. «Questa vittoria – ha dichiarato Esposito – è un segnale importante per tutti i cittadini che vivono disagi simili. Mi auguro che il Comune agisca prontamente per garantire il rispetto dei diritti fondamentali». Esposito ha anche sottolineato che il ricorso è stato avviato prima del suo ingresso in Consiglio comunale.
Da Palazzo San Giacomo, invece, si respira preoccupazione. I legali del Comune stanno valutando un possibile appello, temendo che questa sentenza possa aprire la strada ad altri ricorsi simili in città.
Un precedente importante
La decisione del Tribunale di Napoli potrebbe avere un impatto significativo su come le amministrazioni locali affrontano il problema dell’inquinamento acustico, specialmente nei centri urbani caratterizzati da una vivace vita notturna. Mentre il Comune studia il da farsi, i residenti di piazza Bellini possono considerare questa sentenza una vittoria storica nella tutela dei loro diritti.