Sotto la Mole comandano le difese, il derby tra Toro e Juve finisce 0-0. Vlahovic si divora due occasioni enormi nel primo tempo e nella ripresa escono fuori i granata, alla fine si chiude con un punto a testa: la corsa di Juric all’Europa si inceppa ancora, Allegri è alla quinta trasferta di fila senza successi. Juric sceglie Sanabria per affiancare Zapata, in difesa riserva qualche sorpresa: Tameze e Rodriguez sono i braccetti con Buongiorno al centro, l’esterno mancino è Vojvoda con Bellanova sull’out opposto. A centrocampo, invece, viene confermato la coppia Linetty-Ricci e Vlasic fa il trequartista. Allegri ha soltanto Milik fermo ai box e può schierare la miglior Juve possibile: Chiesa e Vlahovic sono il tandem davanti, l’ex Bremer guida la retroguardia con Gatti e Danilo e sulle corsie ci sono sempre Cambiaso e Kostic, con il terzetto McKennie-Locatelli-Rabiot in mediana. Le scintille da derby cominciano già nella notte, quando i Drughi bianconeri scelgono Superga, luogo sacro per il Toro e per i granata dal 1949 con la tragedia del Grande Torino, per esporre tre striscioni di sfottò.
“La mancanza di rispetto verso luoghi di memoria storica e insulti gratuiti presso luoghi istituzionali sono entrambe manifestazioni che condanniamo e che si commentano da sole” la secca condanna della Juve sui canali ufficiali. In campo i bianconeri partono forte, la prima occasione clamorosa capita già al 7′: Chiesa sfugge via a Tameze e mette in mezzo, Vlahovic deve soltanto spingere dentro ma colpisce il palo divorandosi il vantaggio. Poi il derby della Mole diventa scorbutico e senza grandi intuizioni, con Allegri che riesce ad imbrigliare Juric bloccandogli le soluzioni migliori, con Bellanova contenuto da Kostic e Zapata “avvinghiato” da Bremer. In area Toro, invece, Vlahovic ha sempre troppa libertà e alla mezz’ora ha un’altra palla gol enorme, questa volta è Milinkovic-Savic a salvare i granata.
I padroni di casa chiudono il primo tempo senza tiri in porta, l’unico tentativo di Vlasic su cross di Bellanova termina a lato. Nel finale arrivano i cartellini da parte dell’arbitro Maresca, il quale punisce il gioco pericoloso di Gatti su Buongiorno e le proteste plateali di Ricci e Vojvoda, con Juric che viene richiamato solo verbalmente. La ripresa comincia senza cambi, Zapata fa subito esplodere i quasi 28mila del Grande Torino ma la gioia dura poco perché viene ravvisato un fallo di Bellanova su Kostic. E’ un Toro più pimpante e coraggioso tanto da mettere paura a Szczesny con un colpo di testa di Sanabria respinto dal polacco. La Juve si vede poco, Allegri prova a rivitalizzarla a metà secondo tempo con Iling-Junior e Yildiz al posto di Kostic e Chiesa.
Il gioiellino turco entra bene e impegna Milinkovic-Savic, il serbo è bravo a distendersi e a respingere. Juric cambia a dieci dalla fine e inserisce Okereke e Lazaro, il collega si gioca le ultime carte Kean e Alex Sandro ma la stracittadina non si sblocca. L’ultima grande occasione è per Lazaro, che spreca da buona posizione. Nei 7′ di recupero si accendono gli animi della panchina granata, Juric viene espulso per proteste e anche il suo vice Paro è ammonito. Il Toro chiude la porta anche contro la Juve ma è un’altra frenata nella corsa all’Europa, per i bianconeri è un altro mezzo passo falso nella missione Champions.