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Il cinema si mobilita, “il governo ci ascolti”

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Erano circa 1.500 i registi, sceneggiatori, agenti, attori, distributori, esportatori, festival, musicisti, produttori che si sono ritrovati oggi a Roma per chiedere con “una voce sola” ascolto da parte del governo. Affinché, per tutto il comparto, “ci sia ancora un domani”. Gli addetti si sono ritrovati oggi al cinema Adriano che ha dovuto aprire 5 sale per contenere i partecipanti all’iniziativa che ha visto la presenza di tantissimi volti noti: tra i tanti Paolo Sorrentino, Fabrizio Gifuni, Valeria Golino, Paolo Virzì, Vittoria Puccini. “Da questa iniziativa emerge l’unità di tutte le voci che compongono questo comparto: questa à una cosa importante e una grande risorsa” dice la regista Francesca Comencini che aggiunge: “Chiediamo apertura e dialogo nei confronti di quella che è una eccellenza del made in Italy”.

“Lo faremo con pacatezze ma fermezza chiedendo soprattutto velocità alla pubblica amministrazione” aggiunge Andrea Occhipinti dal palco del cinema Adriano assieme, tra gli altri, a Marco Bellocchio. Un appello a cui il governo risponde a stretto giro: “Siamo felici di avere letto che il settore dell’audiovisivo oggi abbia ribadito le istanze che abbiamo già condiviso nei mesi passati e che stiamo mettendo in pratica, a partire dal riparto che è già stato deliberato” e che precede il varo dei decreti attuativi su cui, assicura la sottosegretaria alla Cultura, Lucia Borgonzoni, da “domani mattina, io e il ministro Gennaro Sangiuliano saremo al lavoro, insieme al dg Cinema del Mic, Nicola Borrelli, per poter arrivare a firmare questi decreti già la prossima settimana”.

Tra le “certezze” richieste dagli operatori del comparto, infatti, ci sono quelle sulle risorse e, ad esempio, sulle regole e sulle tempistiche del tax credit, decreti attuativi e il riparto dei fondi. Un dossier distribuito oggi che fotografa la situazione nel settore, sottoscritto dalle principali organizzazioni del settore (100 Autori, Acmf, Afic, Agici, Air3, Amc, Anac, Anica esportatori, Anica produttori, A.s.c., Asifa , Cartoon italia, Cna , Collettivo Chiaroscuro, Doc.it, Fidac, Lara, Raai, Unita, Writers Guide Italia) che hanno organizzato l’iniziativa, denuncia che “il primo trimestre 2024 ha registrato un arresto brusco” delle produzioni, proprio “dovuto all’incertezza e al protrarsi del ritardo nell’attuazione delle misure di sostegno pubblico al settore” e avverte che “da una situazione di piena occupazione e forte crescita in tutti i segmenti della filiera, siamo oggi di fronte a una vera e propria emergenza con molte produzioni rinviate o cancellate”.

E anche i sindacati, si avverte nel testo, indicano che i “livelli occupazionali stanno precipitando”. “Il settore sta vivendo una vera e propria situazione di emergenza. A fronte della contrazione del mercato e del blocco dei fondi pubblici, molte produzioni italiane sono sospese o rinviate” si legge ancora nel dossier dove le organizzazioni affermano di essere appunto anche “in attesa dei decreti attuativi della legge Cinema”. “Nessuno dei decreti attuativi della riforma è stato approvato, a partire dal decreto di riparto che dovrebbe chiarire le risorse a disposizione” per il 2024.

“Non sono avvenuti tagli. Le nuove linee guida sul tax credit saranno presto emanate e le graduatorie sui contributi automatici usciranno nelle prossime settimane” assicura anche il presidente della Commissione Cultura di Fdi, Federico Mollicone. Borgonzoni si dice poi preoccupata per “la strumentalizzazione che una parte della politica vuole fare di questo, lanciando allarmi anche a livello internazionale. Voglio ricordare che, nel mio ultimo viaggio a Los Angeles a febbraio, ho provveduto a rassicurare tutte le Major e gli investitori che da parte del governo italiano non c’è nessuna volontà di effettuare tagli nel sostegno al comparto”. Sempre le organizzazioni avevano paventato che anche gli investimenti esteri potessero rischiare “di essere dirottati in altri paesi in assenza di chiarezza su risorse, regole e tempistiche”.

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Cronache

Tragedia ad Anzola Emilia: uccisa l’ex vigilessa Sofia Stefani, interrogato ex comandante

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Un tragico evento ha scosso la comunità di Anzola Emilia, in provincia di Bologna. Sofia Stefani, 33 anni, ex vigilessa, è stata uccisa da un colpo di pistola alla testa all’interno della sede del Comando della polizia locale, conosciuta come la ‘Casa Gialla’. Il presunto responsabile del delitto è Giampiero Gualandi, ex comandante dei vigili di Anzola, attualmente sotto inchiesta.

L’incidente è avvenuto poco prima delle 16, in una stanza del comando della polizia locale dove Sofia Stefani e Giampiero Gualandi si erano incontrati. Al momento della tragedia, i due si trovavano soli nella stanza, sebbene nell’edificio fossero presenti altre persone. Le forze dell’ordine stanno conducendo un sopralluogo accurato alla ‘Casa Gialla’ e interrogando i testimoni per ricostruire esattamente quanto accaduto e comprendere la natura del rapporto tra la vittima e il sospettato.

Giampiero Gualandi, ancora in servizio presso il comando di Anzola Emilia, sarà interrogato con l’assistenza di un difensore. Le autorità stanno cercando di chiarire se il colpo di pistola sia stato un tragico incidente o se ci sia stato un movente dietro l’omicidio. Non è ancora chiaro quale fosse la relazione tra Gualandi e Stefani, ma i carabinieri stanno esplorando tutte le possibili piste, inclusa quella di un conflitto personale o professionale.

La notizia ha profondamente colpito la comunità locale, che conosceva bene Sofia Stefani per il suo lavoro come vigilessa. I colleghi della polizia locale e i residenti di Anzola Emilia sono in stato di shock, in attesa di ulteriori sviluppi dalle indagini. Il municipio, situato a pochi passi dal luogo del delitto, è diventato un punto di raccolta per coloro che vogliono esprimere il loro cordoglio e la loro solidarietà alla famiglia della vittima.

La morte di Sofia Stefani rappresenta una tragica perdita e pone interrogativi inquietanti sulla sicurezza e sulle dinamiche interne al comando della polizia locale di Anzola Emilia. Mentre le indagini proseguono, la comunità spera che venga fatta piena luce su quanto accaduto.

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Salute del cervello a rischio a causa dei cambiamenti climatici

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I cambiamenti climatici potrebbero avere un forte impatto sulle malattie neurologiche: è quanto sostenuto sulla rivista The Lancet Neurology da un gruppo di ricercatori dell’UCL, University College di Londra, che sottolinea l’urgente necessità di comprendere l’impatto del cambiamento climatico sulle persone con condizioni neurologiche, per preservare la loro salute. L’articolo esce in concomitanza dell’evento The Hot Brain 2: climate change and brain health organizzato dalla UCL. Gli esperti hanno esaminato 332 articoli pubblicati in tutto il mondo tra il 1968 e il 2023, considerando 19 diverse condizioni del sistema nervoso, tra cui ictus, emicrania, Alzheimer, meningite, epilessia e sclerosi multipla, ma anche diversi disturbi psichiatrici tra cui ansia, depressione e schizofrenia.

“Ci sono prove chiare dell’impatto del clima su alcune condizioni cerebrali, in particolare l’ictus e le infezioni del sistema nervoso – spiega il coordinatore del lavoro Sanjay Sisodiya. Ad esempio è dimostrato l’effetto sulle malattie cerebrali delle temperature estreme (basse e alte) e delle forti variazioni della temperatura nel corso della giornata, specialmente quando queste misure erano stagionalmente insolite. Le temperature notturne – precisa – possono essere particolarmente importanti, poiché possono disturbare il sonno, aggravando così una serie di condizioni cerebrali”.

I ricercatori hanno anche riscontrato un aumento dei ricoveri, delle disabilità o della mortalità a causa di un ictus con le ondate di calore. Sono a rischio anche le persone con demenza perché meno in grado di adattarsi e più suscettibili a danni causati da picchi di temperatura (ad esempio malattie correlate al calore o ipotermia) ed eventi meteorologici (ad esempio inondazioni o incendi), a causa del loro deterioramento cognitivo che rende difficile ad esempio cercare aiuto o anche semplicemente agire con piccoli comportamenti quali bere di più e vestirsi adeguatamente rispetto al clima. Di conseguenza, una maggiore variazione della temperatura, giornate più calde e ondate di calore portano a un aumento dei ricoveri ospedalieri e della mortalità associati alla demenza. Oggi siamo in un contesto di preoccupante peggioramento delle condizioni climatiche e l’impatto potrebbe ulteriormente aggravarsi, conclude Sisodiya.

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Cultura

Premio Elsa Morante, festa in Rai per i premiati da Avallone a Mannoia

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È stata dedicata a ‘La storia’, per i 50 anni del romanzo, la 38/a edizione del Premio Elsa Morante, celebrata all’Auditorium Rai di NAPOLI gremito da ragazzi. La giuria presieduta da Dacia Maraini e composta da Marco Cerbo, Enzo Colimoro, Lino Guanciale, David Morante, Tiuna Notarbartolo, Antonio Parlati, Fiorenza Sarzanini, Teresa Triscari, ha assegnato nove premi: Narrativa a Silvia Avallone (“Elsa Morante è la prima donna che ho letto e mi ha insegnato a lottare da tutti gli stereotipi. Anche il male è uno stereotipo e la letteratura funziona al contrario della cronaca”) per il romanzo “Cuore nero” (Rizzoli); Premio Morante Ragazzi -Prosa e Poesia a Gianluca Caporaso per “Il signor conchiglia” (Salani); Elsa Morante Ragazzi – Storia a Giordano Bruno Guerri per “Storia del mondo, dal bigbang a oggi” (La Nave di Teseo); Ragazzi-per il Sociale a Barbara Stefanelli per “Love harder, le ragazze iraniane camminano davanti a noi” (Solferino). Premi per la Musica sono stati assegnati a Fiorella Mannoia, Carlo Di Francesco ed Alfredo Rapetti Mogol, per Mariposa. “Mentre guardavamo la serie ‘Il grido delle farfalle’, ispirata alla vita delle sorelle Mirabal, Carlo ha iniziato a scrivere delle frasi – ha raccontato Mannoia, festeggiata con una ovazione dagli oltre mille ragazzi presenti – Questa canzone è nata da una tragedia: tre di queste sorelle furono terribilmente massacrate dal regime dominicano di Rafael Trujillo. Mariposa vuol dire farfalla in spagnolo. Poi abbiamo dato tutto ad Alfredo Rapetti Mogol e insieme abbiamo creato questo brano”.

Il premio Graphic Novel è andato a Josephine Yole Signorelli, in arte Fumettibrutti e il Premio sezione Cinema a Marta Savina per il suo “Primadonna”. In vari paesi del mondo aderenti alla rete del Morante, grazie al patrocinio del ministero degli Esteri, molti ragazzi hanno seguito l’evento online. Conduttori sono stati Alessandro Incerto e Tiuna Notarbartolo. L’evento, organizzato dall’Associazione Culturale Premio Elsa Morante con il patrocinio della Rai Campania, ministero dell’Istruzione e del Merito e di quello per gli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale è coordinato da Iki Notarbartolo. Tra le attività collaterali domani alle 10 parte il nuovo format digitale Made in Culture: primo ospite, intervistato al teatrino di Corte di Palazzo Reale, è il cantante LDA.

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