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Sci: Brignone trionfa nella nebbia, e sorpassa Shiffrin

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Una strepitosa Federica Brignone – con un coraggio incredibile sciando senza paura nella nebbia norvegese che ha causato lunghi ritardi e frequenti ed interruzioni sulla pista Olympiabakken – in 1.37.30 ha vinto il secondo superG di Kvitfjell. Per l’azzurra è la quarta vittoria stagionale e la 25/a in carriera, superando così non solo l’infortunata Sofia Goggia ma pure il leggendario azzurro Gustav Thoeni: è diventata così da sola il secondo miglior sciatore italiano di coppa del mondo dopo Alberto Tomba con i suoi 50 successi.

Ma non basta, con questa vittoria Brignone – unica azzurra ad avere vinto la grande coppa del mondo – sale al secondo posto con 1.268 punti nella classifica generale di coppa superando l’ancora assente americana Mikaela Shiffrin (1.209) e piazzandosi alle spalle della elvetica Lara-Gut-Behrami al comando con 1.594. “Il nostro è uno sport all’aria aperta e questi problemi ci stanno – ha detto sicura e soddisfatta la campionessa valdostana riferendosi alla nebbia norvegese che ha tormentato la prova – e non credo proprio di aver vinto una gara ‘pacco’.

Anzi sono molto soddisfatta di come avevo gareggiato sabato ed ancor più lo sono ovviamente per oggi, bisognava adattarsi. Probabilmente, qualche atleta che è scesa dopo di me ha trovato condizioni peggiori: mi dispiace. Sono migliorata moltissimo in velocità rispetto allo scorso anno, ci ho lavorato tanto, anche con mio fratello. Per me è una stagione grandissima anche se a gennaio non tutto è andato come volevo. Comunque sia il mio è un bilancio davvero buono: vedo il bicchiere tutto pieno”. Sembrano così lontanissimi i tempi in cui – dopo i per lei modestissimi Mondiali di Cortina – l’azzurra ventilava addirittura un possibile ritiro dall’agonismo. Ora non ci pensa proprio. Il suo obiettivo, a 33 anni, è continuare a sciare al meglio. Con davanti l’obiettivo delle Olimpiadi di casa, quelle di Milano-Cortina 2026. “Nelle gare dove c’è attesa riesco ad attivarmi al momento giusto. Mi sto divertendo e mi piace quello che faccio.

Non vedo per quale motivo dovrei smettere – aggiunge Brignone -. Poi a fine stagione farò come sempre le valutazioni. Ho lo stesso numero di podi di Stefania Belmondo, atleta che stimo moltissimo. Sono numeri importanti. Penso che a Are farò anche lo slalom e vorrei finire la stagione al mio massimo”. Sul podio con Brignone in questo superG è finita, pur con visibilità decisamente migliore di quella trovata dall’azzurra, Lara Gut-Behrami seconda in 1.37.91. Ora, con 540 punti contro i 466 dell’italiana la sciatrice elvetica resta anche leader della classifica di disciplina quando manca una sola gara alla fine della stagione. Terza la ceca Ester Ledecka in 1.38.09. Per l’Italia in classifica, ostacolata dalla scarsa visibilità, anche Marta Bassino 15/a in 1.39.22 (“in certi passaggi ho trovato buoi pesto” dice la piemontese), Roberta Melesi 18/a in 1.39.77, Laura Pirovano 22/o in 1.40.30 e poi la gardenese Teresa Runggaldier 26/a in 1.40.49.

Ora la coppa del mondo donne passa in Svezia, ad Aare: sabato e domenica prossimi un gigante ed uno speciale con l’atteso rientro della campionessa Mikaela Shiffrin. Sarà l’ultima tappa prima delle Finali di stagione a Saalbach, in Austria. E Mikaela è chiamata – con solo sei gare ancora in calendario – ad una rimonta su Gut- Behrami che al momento pare francamente difficile visto che ha ben 385 punti di ritardo dalla svizzera.

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MotoGp: prima volta Marquez Jr a Jerez,Bagnaia sul podio

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Prima vittoria in MotoGP per Alex Marquez, che trionfa sulla Ducati del Team Gresini a Jerez e torna in testa al Mondiale. Ora lo spagnolo ha 1 punto di vantaggio su suo fratello Marc, scivolato nel corso del terzo giro e dodicesimo al traguardo con la sua Ducati ufficiale danneggiata. Sul podio anche Fabio Quartararo su Yamaha e Francesco Bagnaia che si ritrova così a -20 punti dal leader della classifica. Ai piedi del podio ha chiuso la Ktm Tech 3 di un convincente Maverick Vinales, seguito dalla Ducati VR46 di Fabio Di Giannantonio. Domenica invece da dimenticare per Franco Morbidelli, che prima ha commesso un errore in partenza, poi è riuscito a rimontare, ma ha chiuso la sua gara nella ghiaia al 17° giro.

Il team ha fatto sapere che la botta gli è costata un problema alla cervicale che mette a rischio la sua presenza nei test di lunedì. Al 6° e 7° posto hanno tagliato il traguardo le Ktm ufficiali di Binder e Acosta, mentre al 9° si è piazzata l’altra Tech 3 di Bastianini. In zona punti anche Marini con la Honda ufficiale (10°) e Bezzecchi con l’Aprilia ufficiale (15° dopo un lungo al primo giro e una gara tutta nelle retrovie). Sul circuito di casa trionfa il Marquez che non t’aspetti: in assenza del fratello maggiore, ci pensa Alex a far gioire il pubblico spagnolo. Dopo cinque anni e mezzo in MotoGP e ben otto secondi posti tra Sprint e GP in questa stagione è stata finalmente la domenica di Alex. Davanti al proprio pubblico il catalano ha potuto festeggiare la prima vittoria nella classe regina al termine di una gara senza storia. Fatto passare qualche giro di studio, il pilota del Team Gresini sorpassa Bagnaia e si piazza in seconda posizione all’inseguimento di Quartararo partito in pole position. Il francese della Yamaha (che torna sul podio dopo due anni) si difende, ma deve arrendersi all’undicesimo giro, quando Marquez Jr piazza l’attacco alla prima staccata.

Il francese accusa il colpo e viene subito braccato anche da Bagnaia. Pecco non riesce a passare e intanto Alex prende il largo, toccando un vantaggio superiore ai due secondi. È il momento decisivo. Marquez vola verso la vittoria, mentre Quartararo si difende egregiamente. Ottimo quarto posto per Maverick Vinales, vicino al podio. “È stata una sensazione meravigliosa – commenta la sua prima vittoria Alex Marquez- Non mi potevo immaginare una prima vittoria a Jerez, in Spagna, davanti al nostro pubblico, è stato impressionante. Lo meritava anche il pubblico, le curve 9-10 sono un patrimonio dell’umanità. Meritavano di essere salutati. Sono super contento, penso che abbiamo fatto un capolavoro tutto il weekend, è impressionante. Da ieri a oggi abbiamo fatto un passo avanti. Ci è mancato il passo per sabato, ma dalla Sprint a oggi siamo migliorati. Questa mattina la moto era migliore, ed era chiaro che potevamo lottare con la media dietro. Con Marc in pista non so se avremmo potuto vincere, ma almeno lottare sì”.

Tutto sommato soddisfatto anche Bagnaia: “Nei primi giri ero molto tranquillo, ho fatto la bagarre con Marc Marquez, dopo mi sono messo a spingere per andare a prendere Quartararo, ma una volta che gli sono arrivato sotto, non ho mai avuto lo spunto per riuscire a passarlo e da lì in avanti ho faticato molto. Purtroppo non avevo il mio punto forte, che in questa pista sono sempre state le Curve 11 e 12, che invece Alex riusciva a fare veramente forte. Non mi piacciono questo tipo di gare, perché forse per evitare errori non mi metto nelle condizioni di arrivare vicino. L’anno scorso non ho mai avuto questo tipo di problemi, dovremo analizzare e capire. In ogni caso – conclude il pilota italiano della Ducati ufficiale – ho visto che Marc non era più nelle posizioni di testa e quindi era una buona giornata per recuperare punti”.

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McTominay si gode la doppietta e il soprannome: “Mcfratm è il più bello”

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Scott McTominay si prende la scena e il cuore dei tifosi del Napoli. Dopo la doppietta decisiva contro il Torino, che ha regalato agli azzurri una vittoria per 2-0 al Maradona, il centrocampista scozzese si è raccontato ai microfoni di Dazn con entusiasmo e gratitudine.

“Mcfratm è il miglior soprannome”

«Mcfratm è il miglior soprannome che i tifosi potessero inventare» ha dichiarato McTominay, sorridendo. Il soprannome, che gioca con il termine napoletano “fratm” (fratello), ha colpito particolarmente il giocatore, ormai sempre più integrato nel tessuto emotivo della città.

Numeri da protagonista

Con la doppietta di ieri sera, McTominay ha raggiunto quota 11 gol in campionato, con ben 5 reti realizzate nelle ultime tre partite. Una striscia entusiasmante, impreziosita da due doppiette consecutive contro Empoli e Torino, che conferma il suo momento di forma straordinario.

“Calma e lavoro: questa la chiave”

Parlando delle ambizioni del Napoli, McTominay ha ricordato l’approccio mentale della squadra: «Ci dicevano sin dall’inizio di stare calmi, di lavorare partita per partita e vedere che cosa sarebbe successo. Non abbiamo pensato di emulare il Napoli campione di due anni fa, che era di altissimo livello, ma ci siamo concentrati sul nostro percorso, con umiltà e determinazione».

 

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Vanoli: il Torino ha perso contro una grandissima capolista

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“Oggi abbiamo perso contro una grandissima squadra, che merita la posizione in classifica, ma dobbiamo capire che per fare un passo nella nostra crescita non possiamo prendere in una partita due gol molto simili come stasera contro il Napoli”. Lo ha detto il tecnico del Torino Paolo Vanoli dopo il ko al Maradona, sottolienando che nella ripresa “abbiamo provato a reagire – ha detto – siamo stati bravi ma abbiamo pagato contro una grande squadra, ma anche se abbiamo perso abbiamo dimostrato di poterci gicoare questo finale di stagione”.

Vanoli ha sottolineato che “ora in questo finale – ha detto – dobbiamo essere un esempio per la maglia che indossiamo, l’ho detto ai ragazzi. In questo girone di ritorno e stasera l’abbiamo dimostrato. Ora riposiamo e poi andiamo carichi a Venezia, in casa vogliamo questi tre punti. Come Conte gestirà il finale di stagione? Lo mostra quello che ha già vinto in carriera, io devo prendere consigli. Ho avuto la fortuna di stare con un grande allenatore nel passato e lo sta dimostrando anche qui a Napoli”.

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