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Cronache

Indagini finanziarie abusive su Ronaldo, Fedez, Allegri e altri personaggi pubblici

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Le recenti rivelazioni riguardo alle indagini finanziarie condotte su alcuni personaggi pubblici italiani hanno sollevato interrogativi e suscitato polemiche nell’opinione pubblica. La ricerca effettuata dal luogotenente Striano sulla banca dati del Sistema Informativo Valutario, risalente al 15 luglio 2021, sul conto di Federico Leonardo Lucia, noto come Fedez, ha destato particolare interesse.

Il rapper Fedez, nel periodo delle ricerche, era coinvolto attivamente nella campagna a favore del disegno di legge Zan contro l’omofobia, una causa su cui esprimeva posizioni molto forti e polemiche nei confronti di esponenti politici come l’ex segretario del Pd Matteo Renzi. La sua presenza nella lista dei “vip” finiti sotto inchiesta per presunti “dossieraggi” condotti dalla Procura di Perugia ha sollevato dubbi sulle motivazioni di queste indagini finanziarie.

Allo stesso modo, anche alcuni membri della Juventus, tra cui l’ex presidente Andrea Agnelli, l’allenatore Massimiliano Allegri e l’ex centravanti Cristiano Ronaldo, sono stati oggetto di accertamenti sui loro conti correnti. Le date delle indagini sembrano coincidere con momenti chiave nella loro vita professionale: Agnelli durante la controversa proposta della Superlega europea, Allegri al suo ritorno sulla panchina della Juventus e Cristiano Ronaldo in prossimità del suo trasferimento dalla squadra.

Le domande che sorgono spontanee sono molte. Perché queste personalità sono state soggette a indagini finanziarie? C’è un collegamento tra le loro attività professionali e queste ricerche? E quali sono le motivazioni dietro l’interrogazione sui figli del Gran Maestro della Loggia P2 Licio Gelli?

Finora, queste domande sono rimaste senza risposta, alimentando speculazioni e dibattiti sulla trasparenza e l’imparzialità delle indagini finanziarie su personaggi pubblici. Resta da vedere se ulteriori sviluppi porteranno alla luce maggiori dettagli su queste vicende, ma per ora rimangono avvolte nel mistero.

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Cronache

Fuoco a ristoranti e veicoli, fermato un 29enne a Napoli

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I carabinieri della compagnia Centro a Napoli hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto un 29enne nigeriano, senza fissa dimora, irregolare sul territorio italiano e già noto alle forze dell’ordine. E’ ritenuto gravemente indiziato di alcuni incendi appiccati in più punti nei quartieri Chiaia e San Ferdinando di Napoli. Secondo quanto ricostruito dai militari dopo l’intervento sul posto e aver raccolto le denunce di alcuni commercianti del centro città, il 29enne avrebbe incendiato, nella notte tra il 7 e l’8 maggio, due ombrelloni posizionati all’esterno di altrettanti ristoranti tra via Verdi e via Santa Brigida.

Avrebbe poi dato alle fiamme due motorini parcheggiati in strada e tentato di incendiare i dehors di alcuni locali. Le fiamme hanno lambito i palazzi vicini alle attività commerciali colpite e sono state spente dai vigili del fuoco Il 29enne, individuato nella Galleria Umberto I dopo un’intensa attività di indagine, è stato portato in carcere, in attesa dell’udienza di convalida.

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Cronache

Turista travolta e uccisa a Palermo da auto pirata

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Una turista è stata investita e uccisa a Palermo da un pirata della strada. L’incidente è avvenuto la scorsa notte in corso Tukory, una strada del centro nei pressi della stazione centrale. Dopo l’impatto l’automobilista è fuggito via. La donna stava attraversando quando un’auto, una Smart secondo alcune testimonianze, l’avrebbe falciata lasciandola senza vita sull’asfalto. A costatare la morte i sanitari del 118. La Polizia municipale e la Polizia di Stato hanno avviato le ricerche per risalire all’auto pirata che sarebbe già stata rintracciata. I rilievi sono stati eseguiti dalla sezione infortunistica della Polizia municipale.

La donna investita è uccisa è una turista polacca, Patrycja Bartosik Weder, di 31 anni. Era insieme al marito. Stava attraversando la strada. Soccorsa dai sanitari del 118 è stata portata in ospedale, ma era già morta.

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Lutto nell’avvocatura, è morto Antonio Rossomando

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Lutto negli ambienti giudiziari: è morto Antonio Rossomando, torinese, uno degli avvocati penalisti più conosciuti e apprezzati in Italia. Aveva 90 anni. La notizia è stata data a Torino nel corso di un evento del Pd, al quale la figlia, Anna Rossomando, vicepresidente del Senato, non ha potuto partecipare. Antonio Rossomando era nato a Tropea. Si laureò in giurisprudenza a Palermo nel 1956. La maggior parte della sua attività professionale si svolse a Torino. Fra il 2001 e il 2005 fu anche presidente del consiglio dell’ordine degli avvocati torinesi.

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