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Napoli, Calzona nuovo tecnico, manca solo l’annuncio

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Manca soltanto l’ufficialità che è attesa in serata. Ma ormai è tutto già definito, tranne qualche dettaglio. Francesco Calzona sarà il nuovo allenatore del Napoli e ci sarà lui sulla panchina degli azzurri in occasione della sfida al Barcellona di dopodomani sera nel turno d’andata degli ottavi di finale di Champions League. E’ durata solo tre mesi la seconda avventura in carriera di Walter Mazzarri nel Napoli. Dopo l’ennesima delusione del pareggio in casa con il Genoa, agguantato all’ultimo minuto di gioco, e dopo una nottata di riflessione il presidente De Laurentiis ha rotto gli indugi e ha deciso di ingaggiare il nuovo tecnico. La scelta è caduta su Francesco Calzona, già vice di Maurizio Sarri durante il suo periodo alla guida del Napoli e anche nel primo anno di Spalletti sulla panchina degli azzurri. Attualmente Calzona è comissario tecnico della Nazionale slovacca, che ha guidato alla qualificazione per gli Europei in programma tra giugno e luglio prossimi in Germania.

L’allenatore dovrebbe mantenere entrambi gli incarichi fino alla fine della stagione. La Federazione slovacca gli avrebbe concesso l’autorizzazione anche che De Laurentiis e l’amministratore delegato Chiavelli stanno discutendo proprio in queste ore con i responsabili della Nazionale slovacca per mettere a punti gli ultimi dettagli dell’accordo. Dopo che si era diffusa l’indiscrezione sull’arrivo a Napoli di Calzona sembrava che assieme all’allenatore dovesse essere ingaggiato nello staff tecnico anche Marek Hamsik, ma almeno per il momento la notizia non ha trovato conferma anche perché l’ex capitano degli azzurri non ha il patentino di allenatore e dunque bisognerebbe trovare per lui un ruolo diverso all’interno della società. La decisione di De Laurentiis arriva un po’ a sorpresa perché a ridosso dell’impegno di Champions e se la conferma del cambio alla guida tecnica della squadra arriverà in serata, il nuovo allenatore avrà appena il tempo di conoscere i giocatori e guidare domani l’allenamento di rifinitura. Nello staff del tecnico dovrebbe essere inserito anche il nuovo preparatore atletico, Francesco Sinatti.

Anche in questo caso si tratterebbe di un ritorno. Dopo l’arrivo di Garcia che aveva portato con sè Paolo Rongoni, infatti, Sinatti aveva scelto di dimettersi e subito dopo era entrato in Figc nel gruppo dei collaboratori del Commissario Tecnico Luciano Spalletti. A quanto pare anche la FIGC non avrebbe nulla in contrario ad autorizzare Sinatti a mantenere il doppio ruolo. Mazzarri ha guidato nel primo pomeriggio a Castel Volturno l’allenamento della squadra senza che gli fosse stato comunicato nulla relativamente alle decisioni della società. Bocche cucite per i calciatori all’uscita dal Centro Tecnico. In mattinata De Laurentiis aveva partecipato a una riunione operativa assieme al figlio Eduardo, all’amministratore delegato Chiavelli, al Direttore Sportivo, Meluso e al club manager, Antonio Sinicropi a conclusione della quale avrebbe incontrato Calzona il quale si trovava a Napoli anche perché in ogni caso avrebbe assistito domani sera alla sfida di Champions con il Barcellona.

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Mbappé: Se sarò all’Olimpiade? Non dipende solo da me

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“Se parteciperò all’Olimpiade di Parigi? utti conoscono la situazione, non è una decisione che dipende da me. Qualunque cosa accada, sarò felice. Le Olimpiadi vanno oltre la mia presenza o meno. Spero che dimostreremo che la Francia è un paese di sport e che sappiamo accogliere il mondo. Non sarò mai lontano da qui”. Così Kylian Mbappé, premiato come ‘giocatore dell’anno’ in Ligue 1 tramite referendum fra i suoi colleghi di ogni squadra, ha risposto a chi gli ha chiesto se ci sarà ai Giochi di casa, come auspicato perfino dl Presidente francese Emmanuel Macron.

Inevitabile, visto che già annunciato che lascerà il Psg, anche la domanda su quale sarà la sua prossima squadra. “0Nella vita bisogna prendersi il tempo per tutto – la risposta di Mbappé -, l’unica cosa da sapere è che lascio il Psg. Il resto forse non è il momento per scoprirlo”. “È difficile, molto più di quanto possa sembrare – ha aggiunto riferendosi al suo addio al Psg -. È un capitolo della mia vita che si chiude, ma la Ligue 1 ha ancora un posto importante nella mia vita. Ho cercato di essere il degno rappresentante di questo campionato. Parto a testa alta, ma non avrei mai potuto farcela senza il Monaco e ovviamente il Psg dove tutti hanno avuto fiducia in me”.

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Tar conferma multa a Tim e Dazn per intesa su diritti calcio

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Restano confermate le sanzioni inflitte a metà dello scorso anno dall’Antitrust a Tim e Dazn per alcune clausole del loro accordo sulla trasmissione delle partite del campionato di calcio di Serie A nel triennio 2021-2024. L’ha deciso il Tar del Lazio con una lunga e complessa sentenza con la quale ha giudicato i ricorsi proposti da Dazn Ltd, Dazn Media Services, Telecom Italia, Fastweb e Sky Italia.

In base ai ricavi che sarebbero derivati a Tim e Dazn dalla commercializzazione dei diritti televisivi per la stagione sportiva 2021-2022, l’Autorità ha sanzionato Tim con 760.776,82 e Dazn con 7.240.250,84 euro. Per l’Antitrust, l’accordo, che prevedeva l’esclusiva a favore di Tim e il divieto di partnership con i concorrenti, poteva determinare effetti dannosi per le dinamiche competitive nel mercato di settore. E Tim, quindi, avrebbe commercializzato un’offerta in bundle non replicabile dai suoi concorrenti. Sky e Fastweb intervenivano in giudizio con proprie impugnative formulando specifiche censure di segno opposto a quelle spiegate da Dazn e Tim.

Il Tar, respingendo in premessa la censura di tardivo avvio del procedimento istruttorio, ha in primo luogo ribadito come “l’intesa sia stata correttamente qualificata dall’Autorità come ‘restrittiva per oggetto’, atteso che lo scopo precipuo dell’accordo era pacificamente quello di escludere una serie di concorrenti sia dal mercato della pay tv sia da quello delle telecomunicazioni”, osservando in più come “l’Agcm abbia comunque fornito piena prova degli effetti (quanto meno potenziali) di natura anticoncorrenziale dell’intesa”.

Conseguentemente “appare evidente che la strategia commerciale” puntasse “al fine di aumentare la clientela Tim: difatti, rendendo difficoltosa la fruizione dei contenuti Dazn svincolata dai servizi Tim, l’utente sarebbe stato indotto a rivolgersi prioritariamente a tale operatore, soprattutto considerando che l’offerta prevedeva, con un’unica bolletta, una serie di servizi (c.d. triple play) a prezzi inferiori rispetto a quelli di regola praticati separatamente sul mercato”. In merito poi alla censura di mancata applicazione delle esenzioni previste dal Vber, il Regolamento europeo sugli ‘accordi verticali’, “va rilevato come correttamente l’Agcm qualificava l’intesa esaminata come orizzontale, operando sia Dazn sia Tim nel mercato della fornitura dei servizi audiovisivi”; e tale circostanza risulta dirimente per escluderne l’applicabilità.

Quanto ai ricorsi proposti da Sky e Fastweb – società entrambe partecipanti al procedimento istruttorio anche in qualità di ‘soggetti segnalanti l’illecito’ – il Tar, premettendo come palese il fatto che “le censure rivolte avverso la valutazione dell’accordo del 3 agosto 2022 risultino infondate, atteso che sembrano ignorare un dato di fatto incontestabile, ossia la legittima assegnazione dei diritti tv a Dazn”, ha ritenuto che “emerge con evidenza la contraddittorietà (quale figura sintomatica dell’eccesso di potere) del provvedimento impugnato, atteso l’insanabile e inspiegabile contrasto tra la comunicazione delle risultanze istruttorie e la decisione finale”. Ecco che allora i giudici hanno ritenuto che “alla luce della parziale fondatezza delle censure spiegate da Sky e Fastweb, vanno accolti i loro ricorsi, con obbligo dell’Autorità di riavviare il procedimento istruttorio”.

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Al Hilal vince il campionato in Arabia, CR7 senza titoli

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L’Al Hilal ha conquistato il quarto titolo della Saudi Pro League in cinque anni, negando ancora una volta alla superstar portoghese Cristiano Ronaldo dell’Al Nassr la possibilità di vincere il trofeo. L’Al Hilal, che ha ingaggiato Neymar la scorsa estate ma che da ottobre è privo del brasiliano infortunato, si è imposto per 4-1 sull’Al-Hazem. Ancora imbattuto in 31 partite di campionato, l’Al Hilal ha ora 12 punti di vantaggio sull’Al Nassr a tre turni dalla fine.

Per CR7 è la seconda stagione in Arabia Saudita senza vincere il campionato. Dopo il clamoroso trasferimento del portoghese nel regno, altri grandi nomi del calcio hanno firmato contratti importanti con diversi club del Paese, tra cui Neymar, Karim Benzema, Sadio Mané, N’Golo Kanté e Riyad Mahrez. I membri delle “Big Four” saudite – Al Hilal, Al Nassr, Al Ittihad, il club di Benzema, e Al Ahli, la squadra di Mahrez – appartengono tutti al Public Investment Fund (PIF), un fondo sovrano che sta lavorando per diversificare l’economia saudita. L’Al Hilal e l’Al Nassr si incontreranno nuovamente nella finale della Coppa del Re il 31 maggio.

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