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Calcio, Napoli: dopo gli sbagli occorre ripartire

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Facendo i conti: se l’opaco Napoli di Garcia avesse continuato, gli azzurri sarebbero quarti, in piena zona Champions. Oggi il
confuso, irriconoscibile Napoli di Mazzarri galleggia stancamente a metà classifica. I nuovi acquisti vengono utilizzati con il contagocce come è nello stile (antico) di Mazzarri: ricordate Verratti? Il Napoli lo aveva praticamente già acquistato quando lui disse che bisognava lasciarlo un anno a maturare al Pescara… e il ragazzo se ne andò al PSG. Non ama le novità Walterone figurarsi se può dare le chiavi del campo agli acquisti di gennaio. Ma parlare dell’allenatore è come sparare sulla croce rossa..
Tornando ad oggi si è sbagliato tutto quello che si poteva sbagliare e anche di più. Dal perdere l’allenatore che ha portato la squadra allo scudetto agli acquisti dell’estate, all’ingaggio di Mazzarri, del direttore sportivo che ha preso il posto di Giuntoli, un’ottima persona che però si vede che non ha il polso di quello che succede, ai prestiti fatti in inverno in piena emergenza (leggi Gaetano e Zerbin) ma anche in precedenza (Folorunsho), fino alla perdita a zero di Demme fuori rosa dovunque e di Zielinski che voleva stare a Napoli ma è stato dissuaso. Inoltre Osimhen che fa quello che gli pare…


Questo non significa che bisogna ‘sparare’ a zero su De Laurentiis: sbagliare è umano, lo ha pure riconosciuto, ma occorre fare attenzione a non perseverare negli errori. Il presidente faccia il presidente perché lo sa fare e bene, ma lasci agli altri i loro compiti e si avvalga di collaboratori di livello, magari ascoltando anche i calciatori oggi sballottati in schemi dove non sono abituati a giocare.
Calzona, Hamsik, Sinatti? Ben vengano se è vero. Sono una continuità e una garanzia. Anche per quelli che scendono in campo.

 

Nella foto di apertura Hamsik e Calzona

 

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Esteri

Dramma ad Algeri, 5 bambini annegati in una gita scolastica

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Una gita scolastica in Algeria si è trasformata in dramma: cinque bambini sono morti annegati ad Algeri, mentre altri due sono ancora ricoverati in terapia intensiva. Lo riferisce un comunicato della protezione civile pubblicato nella tarda serata di ieri su Facebook. La stessa fonte ha indicato che le sue squadre sono intervenute intorno alle 19:30 ora locale (20:30 ora di Roma) per recuperare sei bambini sulla spiaggia del Parco Sablette, sulla baia di Algeri. La nota spiega che un bambino è stato recuperato morto sul posto, mentre altri sei sono stati trasferiti all’ospedale universitario Mustapha Pacha nel centro della città, dove quattro di loro sono morti dopo numerosi tentativi di rianimazione . Da parte sua, la radio ufficiale algerina ha riferito che i bambini provenivano dalla provincia di Médéa (100 chilometri a sud di Algeri). I Dati ufficiali della protezione civile algerina mostrano che l’anno scorso più di 200 persone sono annegate al mare, stagni e dighe.

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Morto a 2 mesi dal trapianto l’uomo con un rene di maiale

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E’ morto dopo due mesi dall’intervento il primo uomo che si era sottoposto al trapianto di un rene di maiale geneticamente modificato, l’ospedale ha dichiarato di non avere alcuna indicazione che la causa sia stata proprio il trapianto. Lo riferisce il Guardian. Richard “Rick” Slayman, 62 anni, era stato sottoposto all’impianto di rene di maiale nell’ospedale generale del Massachusetts. I chirurghi avevano affermato di ritenere che l’organo sarebbe durato almeno due anni. Ieri, la sua famiglia e l’ospedale hanno confermato la morte di Slayman.

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Esteri

Idf, avanti con operazione Rafah per portare ostaggi a casa

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“Le Forze di Difesa di Israele stanno continuando la loro operazione mirata contro Hamas a Rafah come parte degli sforzi per ottenere una duratura sconfitta di Hamas e per portare a casa tutti i nostri ostaggi”. Lo ha detto il portavoce dell’Idf, Rear Admiral Daniel Hagari, in un video diffuso sul canale Telegram dell’esercito israeliano. “La nostra guerra – ha aggiunto – è contro Hamas non contro la popolazione di Gaza”.

“Le nostre operazioni contro Hamas a Rafah restano limitate e dirette a progressi tattici, aggiustamenti tattici, progressi militari e ad evitare aree densamente popolate – ha sottolineato il portavoce dell’Idf -. Dall’inizio della nostra azione mirata contro Hamas a Rafah abbiamo eliminato dozzine di terroristi, scoperto tunnel e numerose armi. Prima delle nostre operazioni invitiamo i civili a spostarsi temporaneamente nelle aree umanitarie e ad allontanarsi dal fuoco incrociato in cui li mette Hamas”.

“Negli ultimi giorni – ha spiegato Rear Admiral Daniel Hagari – abbiamo facilitato l’ingresso di 200.000 litri di carburante dal valico di Kerem Shalom, abbiamo facilitato e coordinato l’apertura di un nuovo ospedale da campo a Gaza e ci stiamo adoperando per consentire il flusso di aiuti umanitari verso Rafah attraverso il valico di Salah Al-Din Road. Solo negli ultimi giorni, ci siamo ricordati del perché il nostro attacco contro Hamas sia vitale: Hamas ha lanciato missili da Rafah verso il valico di Kerem Shalom attraverso il quale Israele lascia entrare gli aiuti umanitari per la popolazione di Gaza. E venerdì notte, Hamas ha lanciato 9 missili da Rafah verso la città israeliana di Beer Sheva, colpendo un parco giochi per bambini. Continueremo a compiere la nostra missione per ottenere la sconfitta di Hamas e per riportare a casa i nostri ostaggi”.

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