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Solo 1-1 col Genoa, Inter rinvia titolo campione inverno

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Poteva essere lo scatto per il titolo di campione d’inverno con un turno di anticipo invece il pareggio al Ferraris col Genoa costringe l’Inter ad aspettare. Finisce 1-1 con la squadra di Simone Inzaghi che si fa frenare da un Grifone disegnato alla perfezione da Alberto Gilardino. Crea ma non troppo l’Inter, si conferma formazione dalle qualità importanti invece il Genoa: il pareggio finale è la sintesi di questa serata dove l’Inter non ha saputo trovare quella scintilla che avrebbe potuto spegnare il fuoco rossoblu. Se la giocano senza paura ma con la giusta attenzione liguri e nerazzurri perché l’avvio è di quelli tosti a livello di ritmo anche se le due squadre non concedono un sospiro all’avversario. Uno spartito condizionato anche dal lungo stop, quasi 7′ minuti, deciso dall’arbitro per problemi di visibilità in campo a causa dei fumogeni. La ripartenza propone due squadre che incominciano a mettere il naso in casa del duellante.

Ci prova Arnautovic al 27′ che scodella centralmente per Carlos Augusto ma il suo sinistro viene murato dalla difesa genoana. E poi il Grifone a tirare fuori gli artigli al 33′ col cross dalla destra di Strootman che viene ‘sporcato’ di testa da Acerbi. Sommer sarebbe fuori causa su quella traiettoria velenosa che sfiora soltanto il palo alla destra del portiere nerazzurro. Si gioca sul filo dell’equilibrio aspettando l’episodio che potrebbe fare la differenza, quello che accade che al 42′ cambia la prospettiva del match consegnando un vantaggio importantissimo all’Inter. Rimessa laterale, scontro aereo tra Bisseck e Strootman con quest’ultimo che cade a terra (e il Genoa protesterà tantissimo): il pallone finisce a Barella che gira al volo, Martinez fa il miracolo e devia sul palo ma c’è Arnautovic che può mettere in fondo al sacco senza problemi dalla brevissima distanza. Via libera del Var, l’Inter mette la freccia del sorpasso. Maxi recupero da 10 minuti, legittimo, e maxi orgoglio del Genoa, cuore caldissimo e testa freddissima come quella di Dragusin al 52′.

Corner dalla destra, prende l’ascensore e schiaccia nell’angolino più vicino con Sommer, non impeccabile, che tocca soltanto. Ed è il primo gol incassato di testa dall’Inter in questa stagione. Pareggio e tutto da rifare per la squadra di Simone Inzaghi. La ripresa si apre con Genoa e Inter che hanno voglia di prendersi i fuochi d’artificio di Capodanno con qualche giorno di anticipo, ci sono tre punti che posso dare e dire tantissimo anche sulla lunga distanza. La legnata col sinistro di Arnautovic dopo pochi minuti, ma fuori di poco, è già un segnale. La replica è affidata all’incursione di Vasquez da posizione defilata ma viene stoppato da Sommer. Non c’è una mattonella libera in mezzo al campo, così le palle inattive diventano un alleato preziosismo. Al 23′ il piazzato di Calhanoglu viene deviato di testa da Acerbi, Martinez smanaccia con tempismo perfetto. E sul ribaltamento di gioco sceglie la soluzione aerea anche Bani ma Sommer neutralizza in due tempi. Nessuno vuole accontentarsi del pareggio, Gila ci prova pure con la fantasia di Messias inserito negli ultimi cento metri della sfida. Il concetto è semplice, Genoa e Inter progettano il colpaccio per mettersi in tasca tutto il malloppo. Ma il pareggio finale è il giusto premio per tutti.

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Coppa Italia alla Juve, Vlahovic stende l’Atalanta

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La Juventus si aggiudica la 15esima Coppa Italia della sua storia. La squadra di Max Allegri si impone 1-0 sull’Atalanta, nella finale andata in scena allo stadio Olimpico di Roma, grazie al gol del suo centravanti Dusan Vlahovic e può festeggiare la conquista del trofeo, staccando ulteriormente Inter e Roma con 9 a testa. Inoltre Allegri diventa il primo allenatore nella storia a vincere cinque volte la Coppa Italia, superando a quota quattro Sven-Göran Eriksson e Roberto Mancini. Risveglio amaro per l’Atalanta di Gasperini che alla sua sesta finale deve rimandare il bis dopo quella vinta nell’edizione 1962-1963. I nerazzurri cercheranno di rifarsi in Europa League il 22 maggio a Dublino con il Bayer Leverkusen.

Allegri parte dal 1′ con la coppia Vlahovic-Chiesa, mentre la novità é Iling da quinto di sinistra con Cambiaso a destra e Nicolussi Caviglia in mezzo al campo. Gasperini, invece, sceglie Lookman e De Ketelaere in avanti, con Koopmeiners a supporto e Pasalic da mediano con de Roon che scala sulla linea di difesa con Hien e Djimsiti. La Juve parte subito forte e sblocca subito il risultato e indirizza la gara. Al 4′ servizio in verticale di Cambiaso per Vlahovic che vince il duello di fisico con Hien e, davanti a Carnesecchi, lo batte per l’1-0. L’Atalanta accusa il colpo e all’8′ nuova ripartenza Juventus iniziata da un bel tacco di Vlahovic, ma sul cross finale di Iling Jr Djimsiti mette in angolo. Passa un minuto e ancora bianconeri pericolosi: cross di Nicolussi Caviglia e Gatti manda alto. L’Atalanta prova la reazione al 10′ su una palla persa di Cambiaso, Lookman calcia di prima intenzione ma respinge Danilo. La formazione di Gasperini alza i giri e al 13′ Pasalic si inserisce centralmente ma un tocco di Bremer facilita l’uscita di Perin.

I bianconeri aspettano gli avversari per ripartire, sfruttando la grande corsa di Chiesa e delle sue mezzali, oltre alla buona vena e condizione psicofisica di Vlahovic. Al 34′ ci prova De Ketelaere ma spreca calciando alto sopra la traversa. Sul finale di tempo al 44′ Pasalic conclude dal limite ma Gatti salva la sua porta in scivolata. Ad inizio ripresa l’Atalanta si riaffaccia subito in avanti e al 50′ su un cross di Ruggeri, Iling non interviene mandando fuori giri Zappacosta. Al 51′ ci prova Lookman ma la conclusione viene deviata in angolo. I nerazzurri premono e schiacciano la Juve nella sua metà campo: al 58′ Koopmeiners di testa manda al lato. La gara si innervosisce e la Juve ne approfitta.

Al 64′ altro contropiede Juventus, con Chiesa che scarica su Vlahovic che supera due avversari e conclude ma una deviazione di de Roon consente la parata di Carnesecchi. Nell’intervento però rimane a terra de Roon dopo la grande chiusura. L’olandese esce in lacrime, al suo posto Tolói. L’Atalanta continua a pressare e al 71′ su un cross di Ruggeri, di controbalzo Miranchuk manda alto. La Juve reagisce al 74′ ma il gol di Vlahovic viene annullato per fuorigioco millimetrico dal Var, con l’attaccante che aveva deviato di testa un cross di Cambiaso. La gara è intensa e al l’Atalanta sfiora il pari: al 79′ Lookman rientra sul destro e conclude di precisione ma colpisce la parte esterna del palo. La Juve trema ma risponde e all’83’ Miretti da poco entrato colpisce la traversa con una conclusione in diagonale. In pieno recupero ancora Atalanta all’arrembaggio: al 94′ Ederson sugli sviluppi di una punizione conclude ma Perin respinge. Allegri va su tutte le furie per le decisioni arbitrali e viene espulso al 95′, ma ormai è finita e la Juve può festeggiare.

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Coppa Italia: Allegri espulso al 94′, “dov’è Rocchi?”

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Un Massimiliano Allegri furioso per una punizione concessa all’Atalanta, è stato espulso al 94′ della finale di Coppa dall’arbitro Maresca. Dopo essersi strappato giacca e cravatta di dosso, Allegri ha continuato a protestare ed uscendo ha urlato più volte verso la tribuna autorità “dov’è Rocchi?”, ovvero il designatore degli arbitri.

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Napoli, terapie per Osimhen, in dubbio per la Fiorentina

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Il Napoli si è allenato questa mattina all’SSCN Konami Training Center di Castelvolturno. Gli azzurri preparano il match contro la Fiorentina in programma venerdì allo Stadio Franchi per la 37esima giornata di Serie A (ore 20.45). La squadra ha lavorato sul campo 1 dove ha iniziato la sessione con attivazione e torello.Successivamente il gruppo è stato impegnato in seduta tecnico tattica e partitina finale.Zielinski ha svolto lavoro personalizzato in campo. Per Mario Rui lavoro personalizzato in palestra e campo. Osimhen ha fatto terapie e lavoro personalizzato in palestra. Lindstrom si è allenato in gruppo.

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