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Capolavoro Muriel al 95′, Atalanta fa festa con il Milan

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L’Atalanta gioca come sa e con una prestazione tenace, compatta, agguerrita, torna a vincere contro il Milan a Bergamo. I tre punti portano la firma di un gol di tacco, splendido, in pieno recupero, di Muriel ma c’è tanto delle scelte di Gasperini nel successo dei nerazzurri. L’Atalanta si porta avanti due volte, il Milan con cinismo la riagguanta, ma nel maxi recupero finale sono ancora i padroni di casa ad imporsi sfruttando anche la superiorità numerica causata dall’espulsione di Calabria. Un finale emozionante, in cui accade di tutto, ribaltamenti di fronte e polemiche ma alla fine si impone l’Atalanta che solo uno straordinario Maignan era riuscito in parte a limitare.

La Dea quindi trova la svolta auspicata da Gasperini, dimostrandosi più forte dell’emergenza infortuni. Il Milan senza Leao, preservato in vista della Champions, non centra quella continuità che le avrebbe permesso di tenere il passo delle prime in classifica. Ora per i rossoneri c’è l’impegno complicatissimo contro il Newcastle per tentare l’impresa europea che avrebbe del miracoloso, mentre la Dea spera di essere davvero uscita dalle difficoltà. C’è del rammarico per il Milan che era riuscito a riagguantare i padroni di casa sia a fine primo tempo che nella ripresa.

Apre le danze Lookman che fa fuori al 38′ Theo Hernandez e batte Maignan complice una deviazione di Tomori. A riequilibrare il risultato è Giroud di testa su calcio d’angolo di Calabria, tra le proteste di un’Atalanta inferocita per un fallo di Musah ai danni di Lookman. Nel primo tempo è clamoroso l’errore di De Ketelaere dopo dieci minuti: il belga a due passi dalla porta, servito dal solito Lookman, spara inspiegabilmente altissimo. L’ex rossonero fatica inizialmente ad entrare in partita, subendo la pressione di affrontare la propria ex squadra. Ma nella ripresa cambia atteggiamento, grazie anche al cambio di posizione più spostato sulla sinistra, prima scelta decisiva di Gasperini.

Ma è tutta l’Atalanta ad avere un approccio agguerrito nel secondo tempo. Prima la conclusione di Pasalic, poi Koopemeiners sfiora il vantaggio ma il suo tiro viene deviato. Il gol è nell’aria e viene propiziato proprio dai piedi di De Ketelaere che serve al centro un rasoterra a rientrare per Lookman che non sbaglia. Il belga, sulle ali dell’entusiasmo, prova anche l’azione personale e sfiora il gol con una conclusione che lambisce il palo.

Nerazzurri di nuovo in vantaggio e Milan costretto ancora a recuperare. Pioli prova a cambiare gli equilibri e butta nella mischia Jovic come seconda punta al posto di Loftus Cheek. Ma è ancora la Dea a fare la partita e solo uno straordinario Maignan riesce a tenere vive le speranze del Milan: prima a murare su Scalvini, poi a negare la tripletta a Lookman. Troppi errori sotto porta dell’Atalanta che li paga caro, perché alla prima disattenzione difensiva Jovic trova il 2-2. Ma è nel maxi recupero che accade di tutto: Gasperini richiama a sorpresa Lookman e De Ketelaere per Muriel e Miranchuk, Calabria viene espulso per doppia ammonizione e la Dea cerca quindi il colpaccio. Proprio dai due cambi del tecnico nerazzurro viene confezionato il 3-2: grande assist di Miranchuk e gol di tacco di Muriel che scavalca Maignan. Una perla che vale i tre punti. Esplode la gioia a Bergamo e il Milan, ancora una volta, esce a testa bassa.

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Coppa Italia alla Juve, Vlahovic stende l’Atalanta

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La Juventus si aggiudica la 15esima Coppa Italia della sua storia. La squadra di Max Allegri si impone 1-0 sull’Atalanta, nella finale andata in scena allo stadio Olimpico di Roma, grazie al gol del suo centravanti Dusan Vlahovic e può festeggiare la conquista del trofeo, staccando ulteriormente Inter e Roma con 9 a testa. Inoltre Allegri diventa il primo allenatore nella storia a vincere cinque volte la Coppa Italia, superando a quota quattro Sven-Göran Eriksson e Roberto Mancini. Risveglio amaro per l’Atalanta di Gasperini che alla sua sesta finale deve rimandare il bis dopo quella vinta nell’edizione 1962-1963. I nerazzurri cercheranno di rifarsi in Europa League il 22 maggio a Dublino con il Bayer Leverkusen.

Allegri parte dal 1′ con la coppia Vlahovic-Chiesa, mentre la novità é Iling da quinto di sinistra con Cambiaso a destra e Nicolussi Caviglia in mezzo al campo. Gasperini, invece, sceglie Lookman e De Ketelaere in avanti, con Koopmeiners a supporto e Pasalic da mediano con de Roon che scala sulla linea di difesa con Hien e Djimsiti. La Juve parte subito forte e sblocca subito il risultato e indirizza la gara. Al 4′ servizio in verticale di Cambiaso per Vlahovic che vince il duello di fisico con Hien e, davanti a Carnesecchi, lo batte per l’1-0. L’Atalanta accusa il colpo e all’8′ nuova ripartenza Juventus iniziata da un bel tacco di Vlahovic, ma sul cross finale di Iling Jr Djimsiti mette in angolo. Passa un minuto e ancora bianconeri pericolosi: cross di Nicolussi Caviglia e Gatti manda alto. L’Atalanta prova la reazione al 10′ su una palla persa di Cambiaso, Lookman calcia di prima intenzione ma respinge Danilo. La formazione di Gasperini alza i giri e al 13′ Pasalic si inserisce centralmente ma un tocco di Bremer facilita l’uscita di Perin.

I bianconeri aspettano gli avversari per ripartire, sfruttando la grande corsa di Chiesa e delle sue mezzali, oltre alla buona vena e condizione psicofisica di Vlahovic. Al 34′ ci prova De Ketelaere ma spreca calciando alto sopra la traversa. Sul finale di tempo al 44′ Pasalic conclude dal limite ma Gatti salva la sua porta in scivolata. Ad inizio ripresa l’Atalanta si riaffaccia subito in avanti e al 50′ su un cross di Ruggeri, Iling non interviene mandando fuori giri Zappacosta. Al 51′ ci prova Lookman ma la conclusione viene deviata in angolo. I nerazzurri premono e schiacciano la Juve nella sua metà campo: al 58′ Koopmeiners di testa manda al lato. La gara si innervosisce e la Juve ne approfitta.

Al 64′ altro contropiede Juventus, con Chiesa che scarica su Vlahovic che supera due avversari e conclude ma una deviazione di de Roon consente la parata di Carnesecchi. Nell’intervento però rimane a terra de Roon dopo la grande chiusura. L’olandese esce in lacrime, al suo posto Tolói. L’Atalanta continua a pressare e al 71′ su un cross di Ruggeri, di controbalzo Miranchuk manda alto. La Juve reagisce al 74′ ma il gol di Vlahovic viene annullato per fuorigioco millimetrico dal Var, con l’attaccante che aveva deviato di testa un cross di Cambiaso. La gara è intensa e al l’Atalanta sfiora il pari: al 79′ Lookman rientra sul destro e conclude di precisione ma colpisce la parte esterna del palo. La Juve trema ma risponde e all’83’ Miretti da poco entrato colpisce la traversa con una conclusione in diagonale. In pieno recupero ancora Atalanta all’arrembaggio: al 94′ Ederson sugli sviluppi di una punizione conclude ma Perin respinge. Allegri va su tutte le furie per le decisioni arbitrali e viene espulso al 95′, ma ormai è finita e la Juve può festeggiare.

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Coppa Italia: Allegri espulso al 94′, “dov’è Rocchi?”

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Un Massimiliano Allegri furioso per una punizione concessa all’Atalanta, è stato espulso al 94′ della finale di Coppa dall’arbitro Maresca. Dopo essersi strappato giacca e cravatta di dosso, Allegri ha continuato a protestare ed uscendo ha urlato più volte verso la tribuna autorità “dov’è Rocchi?”, ovvero il designatore degli arbitri.

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Napoli, terapie per Osimhen, in dubbio per la Fiorentina

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Il Napoli si è allenato questa mattina all’SSCN Konami Training Center di Castelvolturno. Gli azzurri preparano il match contro la Fiorentina in programma venerdì allo Stadio Franchi per la 37esima giornata di Serie A (ore 20.45). La squadra ha lavorato sul campo 1 dove ha iniziato la sessione con attivazione e torello.Successivamente il gruppo è stato impegnato in seduta tecnico tattica e partitina finale.Zielinski ha svolto lavoro personalizzato in campo. Per Mario Rui lavoro personalizzato in palestra e campo. Osimhen ha fatto terapie e lavoro personalizzato in palestra. Lindstrom si è allenato in gruppo.

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