Collegati con noi

Cronache

La voce di Elena Cecchettin: una denuncia coraggiosa sulla violenza di genere

Pubblicato

del

Una lettera toccante e coraggiosa è giunta alle pagine del Corriere della Sera, scritta da Elena Cecchettin, la sorella di Giulia, vittima di una tragica vicenda che ha scosso l’opinione pubblica. Fin dalle prime ore, Elena ha preso posizione, trasformando la tragedia in uno spunto di riflessione sulla violenza di genere.

Una chiamata alla riflessione

Il messaggio di Elena è inequivocabile: non è accettabile definire Turetta come un “mostro”. Secondo Elena, etichettare qualcuno come un mostro lo considera un’eccezione, una figura estranea alla società, una persona della quale la società non deve prendersi la responsabilità. Al contrario, Elena sostiene che la responsabilità c’è ed è collettiva.

La critica alla cultura dello stupro

Elena colpisce nel segno quando parla della “cultura dello stupro”, un concetto che legittima ogni comportamento lesivo nei confronti delle donne. Questa cultura, sottolinea, va ben oltre l’atto fisico dell’aggressione e include comportamenti come il controllo, la possessività e il catcalling. Ogni uomo, afferma, è privilegiato da questa cultura, e sottolinea che non basta dire “non tutti gli uomini”. Tutti gli uomini, anche se non direttamente coinvolti, sono parte di una società che li favorisce.

La denuncia del femminicidio

Elena parla apertamente del femminicidio come un omicidio di Stato. Sostiene che lo Stato non tutela e non protegge adeguatamente le donne, e il femminicidio non è un semplice delitto passionale, ma un delitto di potere. Lancia un appello per un’educazione sessuale e affettiva capillare che insegni che l’amore non è possesso.

L’appello alla responsabilità degli uomini

Elena chiama gli uomini a responsabilità. Afferma che, date le loro posizioni privilegiate nella società patriarcale, è loro dovere educare e richiamare amici e colleghi che manifestano comportamenti sessisti. La cultura che tollera il controllo e la violenza verbale è, secondo Elena, il preludio del femminicidio.

Una richiesta di azione tangibile

La lettera si conclude con richieste concrete: un’educazione sessuale e affettiva diffusa, il finanziamento dei centri antiviolenza, e un sostegno reale per coloro che cercano aiuto. Elena lancia un appello diretto, chiedendo che per Giulia non si faccia un minuto di silenzio, ma che si bruci tutto in nome di un cambiamento necessario.

La lettera di Elena Cecchettin rappresenta un grido di dolore e di speranza, un appello urgente a combattere la cultura della violenza di genere e a creare una società più sicura e giusta per tutte le donne.

Advertisement

Cronache

Truffa con ecobonus, la Finanza sequestra 1 miliardo di euro

Pubblicato

del

I finanzieri del Comando Provinciale di Savona hanno condotto una complessa attività di indagine nel settore dei crediti d’imposta, riconducibili a bonus in materia edilizia ed energetica, con particolare riferimento all’ Ecobonus e al Bonus facciate che ha portato al sequestro preventivo disposto dal gip di un miliardo di euro da eseguire sul cassetto fiscale di 311 soggetti economici coinvolti, detentori dei crediti d’imposta. Durante le indagini Finanza e agenzia delle Entrate hanno accertato come i crediti d’imposta fossero del tutto inesistenti perché con false fatture per lavori ancora da eseguire su immobili di proprietà di residenti nel savonese.

Una truffa replicata su scala nazionale da altre aziende del settore, in molti casi vere e proprie società fantasma oltreché evasori totali o con volumi d’affari inconsistenti, prive di immobili a cui poter associare le lavorazioni edilizie finalizzate all’agevolazione fiscale così come di fatture che comprovassero l’esecuzione dei lavori.

Alcuni dei soggetti coinvolti sono anche risultati percettori del reddito di cittadinanza, altri sono gravati da precedenti penali specifici, tra i quali si annoverano anche reati nel settore della spesa pubblica, altri ancora avevano generato e/o accettato crediti con soggetti con cui avevano un legame di parentela.

Una parte delle persone coinvolte aveva già effettuato la compensazione, conseguendo illeciti e consistenti vantaggi fiscali, mentre un’altra aveva acquistato blocchi di crediti fittizi dal valore nominale di centinaia di milioni di euro a fronte di un corrispettivo irrisorio effettivamente versato. La Gdf ha eseguito 85 perquisizioni nei confronti delle società che dei relativi rappresentanti legali, con l’impiego di oltre 250 militari in Liguria, Piemonte, Veneto, Lombardia, Trentino Alto Adige, Toscana, Emilia Romagna, Lazio, Campania e Puglia.

Continua a leggere

Cronache

Bari, omicidio di Poggiofranco, un arresto

Pubblicato

del

Dalle prime luci dell’alba, in Canosa di Puglia, la Polizia di Stato di Bari sta eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le indagini preliminari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un soggetto ritenuto responsabile dell’ideazione e dell’esecuzione di un omicidio, consumato nel quartiere Poggiofranco di Bari, il 18 dicembre scorso.
I dettagli dell’operazione verranno resi noti nel corso di una conferenza stampa presso la Procura della Repubblica di Bari, alla presenza del Procuratore della Repubblica.

Continua a leggere

Cronache

Anziana investita e uccisa a Napoli, caccia a pirata strada

Pubblicato

del

Una donna anziana e’ morta a Napoli, vittima di un pirata della strada. Alle 18.15 circa di ieri, in via Labriola, sulla carreggiata in direzione via E. Ciccotti, R.R., 80 anni, e’ stata investita mentre attraversava la strada. Secondo prime ricostruzioni, un’auto si era fermata per consentire il passaggio alla signora, ma una Citroen di colore blu scuro, nel tentativo di sorpassare questa vettura, ha investito la donna e poi e’ fuggita. La Polizia Locale e’ impegnata nelle indagini per identificare il conducente e il veicolo coinvolto. La vittima era stata trasportata all’ospedale Cardarelli in stato di incoscienza e dopo poche ore e’ deceduta.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto