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Cronache

Festini a luci rosse a Genova: escort e droga per imprenditori e politici

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Una vicenda di festini esclusivi con escort e cocaina sta scuotendo Genova, coinvolgendo imprenditori, professionisti e anche un politico di spicco, Alessandro Piana, vicepresidente della Regione Liguria. Questi eventi scandalosi hanno fatto emergere un lato oscuro della “Genova bene” e hanno portato all’arresto di due organizzatori, Christian Rosolani e l’architetto Alessandro Cristilli.

Le serate, descritte come “un casino totale” nelle carte giudiziarie, vedevano escort vestite da crocerossine sexy e un uso eccessivo di cocaina. Gli eventi si svolgevano in ville con piscina o in eleganti appartamenti, spesso protratti per molte ore, disturbando i vicini con la musica alta e il consumo di droga.

Tra i partecipanti, c’erano notai noti, manager importanti del settore portuale e grossi agenti immobiliari. Anche il politico Alessandro Piana è stato coinvolto nei documenti, ma ha negato ogni coinvolgimento, sottolineando di non conoscere il contesto né le persone legate agli eventi.

Secondo i verbali, uno dei festini, tenutosi il 3 marzo 2022, avrebbe visto la partecipazione di Piana e di un notaio, ma nessuno dei due è sotto inchiesta. Piana ha ribadito di non aver mai partecipato a festini o fatto uso di droghe, sottolineando la sua totale estraneità alla vicenda.

Le serate iniziavano con l’uso di cocaina, distribuita già pronta su un piatto dal padrone di casa. Le escort erano coinvolte in giochi erotici con domande provocanti che comportavano penitenze sessuali in caso di risposte considerate sbagliate.

L’indagine ha anche rivelato una madre e una figlia che ricattavano le ragazze coinvolte, inventando false denunce di stupro e estorcendo denaro minacciando di svelare il loro lavoro ai fidanzati.

Il governatore della Liguria, Giovanni Toti, ha difeso il suo vice Alessandro Piana, affermando di non avere motivi per dubitare delle sue parole. La vicenda sta scuotendo la politica locale e il settore imprenditoriale, mettendo in luce una realtà nascosta dietro l’apparenza della “Genova bene”.

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Fuoco a ristoranti e veicoli, fermato un 29enne a Napoli

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I carabinieri della compagnia Centro a Napoli hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto un 29enne nigeriano, senza fissa dimora, irregolare sul territorio italiano e già noto alle forze dell’ordine. E’ ritenuto gravemente indiziato di alcuni incendi appiccati in più punti nei quartieri Chiaia e San Ferdinando di Napoli. Secondo quanto ricostruito dai militari dopo l’intervento sul posto e aver raccolto le denunce di alcuni commercianti del centro città, il 29enne avrebbe incendiato, nella notte tra il 7 e l’8 maggio, due ombrelloni posizionati all’esterno di altrettanti ristoranti tra via Verdi e via Santa Brigida.

Avrebbe poi dato alle fiamme due motorini parcheggiati in strada e tentato di incendiare i dehors di alcuni locali. Le fiamme hanno lambito i palazzi vicini alle attività commerciali colpite e sono state spente dai vigili del fuoco Il 29enne, individuato nella Galleria Umberto I dopo un’intensa attività di indagine, è stato portato in carcere, in attesa dell’udienza di convalida.

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Turista travolta e uccisa a Palermo da auto pirata

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Una turista è stata investita e uccisa a Palermo da un pirata della strada. L’incidente è avvenuto la scorsa notte in corso Tukory, una strada del centro nei pressi della stazione centrale. Dopo l’impatto l’automobilista è fuggito via. La donna stava attraversando quando un’auto, una Smart secondo alcune testimonianze, l’avrebbe falciata lasciandola senza vita sull’asfalto. A costatare la morte i sanitari del 118. La Polizia municipale e la Polizia di Stato hanno avviato le ricerche per risalire all’auto pirata che sarebbe già stata rintracciata. I rilievi sono stati eseguiti dalla sezione infortunistica della Polizia municipale.

La donna investita è uccisa è una turista polacca, Patrycja Bartosik Weder, di 31 anni. Era insieme al marito. Stava attraversando la strada. Soccorsa dai sanitari del 118 è stata portata in ospedale, ma era già morta.

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Lutto nell’avvocatura, è morto Antonio Rossomando

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Lutto negli ambienti giudiziari: è morto Antonio Rossomando, torinese, uno degli avvocati penalisti più conosciuti e apprezzati in Italia. Aveva 90 anni. La notizia è stata data a Torino nel corso di un evento del Pd, al quale la figlia, Anna Rossomando, vicepresidente del Senato, non ha potuto partecipare. Antonio Rossomando era nato a Tropea. Si laureò in giurisprudenza a Palermo nel 1956. La maggior parte della sua attività professionale si svolse a Torino. Fra il 2001 e il 2005 fu anche presidente del consiglio dell’ordine degli avvocati torinesi.

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