Joe Biden apre domani alla Casa Bianca il secondo summit con 18 leader delle isole del Pacifico con due smacchi che minano i tentativi della sua amministrazione di contrastare l’influenza cinese nella regione. Il premier delle Isole Salomone, Manasseh Sogavare, non partecipera’, dopo aver elogiato all’assemblea generale dell’Onu la cooperazione allo sviluppo della Cina definendola “meno restrittiva, più reattiva e allineata alle nostre esigenze nazionali”, e indicando Pechino come suo principale partner infrastrutturale.

Sogavare ha riferito di aver raggiunto un accordo con il presidente Xi Jinping durante una visita di luglio in Cina per attuare lo sviluppo attraverso le politiche cinesi, tra cui l’iniziativa Belt and Road (Bri) e l’iniziativa di sicurezza globale. “Siamo delusi che non intenda partecipare” al summit, ha ammesso un dirigente della Casa Bianca, dopo che in febbraio gli Usa avevano riaperto a distanza di 30 anni la loro ambasciata nelle isole Salomone nel sud Pacifico.

Il secondo smacco è che Cina e Timor Est, un’altra isola del Pacifico, hanno annunciato di aver trasformato i legami bilaterali in un partenariato strategico globale, dando potenzialmente a Pechino maggiore influenza nella regione.

L’accordo è arrivato dopo che Xi ha incontrato il primo ministro di Timor Est, Xanana Gusmao, nella città orientale cinese di Hangzhou prima della cerimonia di apertura dei Giochi asiatici, ha annunciato oggi Pechino.

“Entrambe le parti aumenteranno il sostegno reciproco e rafforzeranno la cooperazione internazionale”, ha affermato Xi. Rafforzando i loro legami, Cina e Timor Est hanno concordato una cooperazione nell’ambito della nuova via della Seta voluta da Xi, che potrebbe aprire la strada agli investimenti nelle infrastrutture. Timor Est sta anche cercando di iniziare a produrre gas naturale dai suoi giacimenti Greater Sunrise intorno al 2030, sperando di sviluppare il progetto offshore che è rimasto bloccato nel limbo per decenni. Entrambe le parti hanno concordato strette interazioni militari ad alto livello, un’espansione degli investimenti bilaterali e la cooperazione in settori quali le infrastrutture e il cibo.