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Le quattro giornate di Liberato a Napoli, il cantante misterioso fa sold out al Plebiscito e poi canta a Poggioreale

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Napoli è in fermento per un evento che ha fatto impazzire il pubblico, soprattutto il giovane, da tempo ormai. Stiamo parlando di Liberato, l’enigmatico artista che ha conquistato l’Italia e il mondo intero con la sua musica avvolta dal mistero.

Il palco è pronto, la folla è impaziente e i biglietti sono andati esauriti in un battibaleno. Sono circa 70.000 i fortunati che potranno assistere alle esibizioni di Liberato in Piazza del Plebiscito (16, 17 e 18 settembre), un evento atteso da moltissimi, che ha richiamato pullman da ogni angolo d’Italia, soprattutto dalla Campania. È un vero e proprio exploit che dimostra quanto il mistero che circonda l’artista sia parte integrante del suo successo.

Ma le sorprese non finiscono qui. Liberato, infatti, ha deciso di completare la sua serie di concerti napoletani con un evento davvero speciale. Martedì, 19 settembre, giorno del miracolo di San Gennaro, si esibirà nella chiesa del carcere di Poggioreale. Questa operazione è tutt’altro che semplice, considerando che l’identità dell’artista è un segreto gelosamente custodito. Liberato ha ottenuto una deroga agli ordinamenti carcerari per poter accedere alla struttura senza dover svelare la sua identità. Un gesto di attenzione nei confronti di una platea svantaggiata, quella dei tossicodipendenti, dimostrando ancora una volta che la musica può essere uno strumento di inclusione e speranza.

Nel frattempo, in Piazza del Plebiscito, continuano i preparativi per il concerto, che ha subito qualche ritardo a causa dell’arrivo della “Deejay ten” con Linus & Co. I tre concerti saranno registrati da Francesco Lettieri, regista di fiducia di Liberato, che farà di tutto per mantenere il segreto sull’identità dell’artista, ricorrendo al solito cappuccio di felpa e a uno stage design e light show studiati appositamente per nasconderlo agli spettatori. Un vero e proprio spettacolo nell’evento nello spettacolo.

Liberato non si esibiva a Napoli dal 9 maggio 2018, quando si esibì alla rotonda Diaz, e dalla Campania dal 20 luglio 2020, quando fece la sua apparizione nel mare al largo della spiaggia procidana della Lingua. Questi concerti rappresentano per lui un ritorno trionfale nella sua terra, e l’artista ha personalmente scelto i supporter che si esibiranno prima di lui: i giovani rampanti dei Thru Collected e i dj revivalisti newpolitani di Napoli Segreta. È probabile anche la presenza del quartetto d’archi che lo ha accompagnato in diverse occasioni.

Queste quattro giornate a Napoli saranno per Liberato un’incoronazione ufficiale, nella piazza di Pino Daniele, a cui potrebbe anche rendere omaggio, come ha fatto in passato. Inevitabilmente, si riaprirà anche il dibattito sulla sua identità, alimentando l’ipotesi che si tratti del producer Gennaro Nocerino, con Madrid come base per lui e il suo staff.

La scaletta delle sue canzoni è stata oggetto di speculazioni, ma è probabile che includa i suoi successi come “Guagliò,” “Nunneover,” “Oi Marì,” “Gaiola portafortuna,” “Anna,” e naturalmente “Nove maggio,” da cui tutto ebbe inizio. Ma Liberato è noto per le sue sorprese, quindi non possiamo che aspettarci delle performance straordinarie.

In conclusione, queste quattro giornate di musica e mistero a Napoli promettono di essere indimenticabili. Liberato, l’artista senza volto, continua a conquistare il pubblico con la sua musica avvolta dal mistero, dimostrando che la sua identità è solo una parte del suo incredibile talento. Sarà un’occasione per celebrare la musica e la cultura partenopea, e per sperare che il miracolo di San Gennaro porti fortuna a tutti.

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Dramma ad Algeri, 5 bambini annegati in una gita scolastica

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Una gita scolastica in Algeria si è trasformata in dramma: cinque bambini sono morti annegati ad Algeri, mentre altri due sono ancora ricoverati in terapia intensiva. Lo riferisce un comunicato della protezione civile pubblicato nella tarda serata di ieri su Facebook. La stessa fonte ha indicato che le sue squadre sono intervenute intorno alle 19:30 ora locale (20:30 ora di Roma) per recuperare sei bambini sulla spiaggia del Parco Sablette, sulla baia di Algeri. La nota spiega che un bambino è stato recuperato morto sul posto, mentre altri sei sono stati trasferiti all’ospedale universitario Mustapha Pacha nel centro della città, dove quattro di loro sono morti dopo numerosi tentativi di rianimazione . Da parte sua, la radio ufficiale algerina ha riferito che i bambini provenivano dalla provincia di Médéa (100 chilometri a sud di Algeri). I Dati ufficiali della protezione civile algerina mostrano che l’anno scorso più di 200 persone sono annegate al mare, stagni e dighe.

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Morto a 2 mesi dal trapianto l’uomo con un rene di maiale

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E’ morto dopo due mesi dall’intervento il primo uomo che si era sottoposto al trapianto di un rene di maiale geneticamente modificato, l’ospedale ha dichiarato di non avere alcuna indicazione che la causa sia stata proprio il trapianto. Lo riferisce il Guardian. Richard “Rick” Slayman, 62 anni, era stato sottoposto all’impianto di rene di maiale nell’ospedale generale del Massachusetts. I chirurghi avevano affermato di ritenere che l’organo sarebbe durato almeno due anni. Ieri, la sua famiglia e l’ospedale hanno confermato la morte di Slayman.

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Idf, avanti con operazione Rafah per portare ostaggi a casa

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“Le Forze di Difesa di Israele stanno continuando la loro operazione mirata contro Hamas a Rafah come parte degli sforzi per ottenere una duratura sconfitta di Hamas e per portare a casa tutti i nostri ostaggi”. Lo ha detto il portavoce dell’Idf, Rear Admiral Daniel Hagari, in un video diffuso sul canale Telegram dell’esercito israeliano. “La nostra guerra – ha aggiunto – è contro Hamas non contro la popolazione di Gaza”.

“Le nostre operazioni contro Hamas a Rafah restano limitate e dirette a progressi tattici, aggiustamenti tattici, progressi militari e ad evitare aree densamente popolate – ha sottolineato il portavoce dell’Idf -. Dall’inizio della nostra azione mirata contro Hamas a Rafah abbiamo eliminato dozzine di terroristi, scoperto tunnel e numerose armi. Prima delle nostre operazioni invitiamo i civili a spostarsi temporaneamente nelle aree umanitarie e ad allontanarsi dal fuoco incrociato in cui li mette Hamas”.

“Negli ultimi giorni – ha spiegato Rear Admiral Daniel Hagari – abbiamo facilitato l’ingresso di 200.000 litri di carburante dal valico di Kerem Shalom, abbiamo facilitato e coordinato l’apertura di un nuovo ospedale da campo a Gaza e ci stiamo adoperando per consentire il flusso di aiuti umanitari verso Rafah attraverso il valico di Salah Al-Din Road. Solo negli ultimi giorni, ci siamo ricordati del perché il nostro attacco contro Hamas sia vitale: Hamas ha lanciato missili da Rafah verso il valico di Kerem Shalom attraverso il quale Israele lascia entrare gli aiuti umanitari per la popolazione di Gaza. E venerdì notte, Hamas ha lanciato 9 missili da Rafah verso la città israeliana di Beer Sheva, colpendo un parco giochi per bambini. Continueremo a compiere la nostra missione per ottenere la sconfitta di Hamas e per riportare a casa i nostri ostaggi”.

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