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Calciomercato: la Juventus prende Trincao, l’Inter punta Tonali e Barella, la Roma va su Munir e il Flamengo vuole Dedè, Dodò e Dudù

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C’è un terzo portoghese per la Juventus. A Dubai dove si trova per i ‘Globe Soccer’, il ds Paratici ha praticamente concluso con l’agente Jorge Mendes (lo stesso di Ronaldo) l’arrivo in bianconero della giovane promessa Trincao, inseguito da molti club europei di primo piano. Il Braga riceverà i 15 milioni della clausola rescissoria. Ci è rimasta male l’Inter, che adesso vira su altri giovani talenti, come Tonali del Brescia e Traorè dell’Empoli, che Ausilio cercherà di far arrivare gia’ questo mese alla corte di Spalletti. Per Barella e’ invece alle viste un altro ‘match’ con la Juve, ma il Cagliari non lo vende prima dell’estate. E’ al lavoro il Milan, che cerca Ferreira Carrasco: il belga ex Atletico Madrid vuole lasciare la Cina e il Dalian Yifang, che gli garantisce un ingaggio da dieci milioni l’anno: e’ proprio questo l’ostacolo piu’ difficile da saltare per la dirigenza rossonera. Per il centrocampo l’obiettivo rimane sempre Sensi del Sassuolo, anche se gli emiliani non sono ancora entrati nell’idea di cederlo. Come spesso accade, e’ molto attivo il ds della Roma Monchi, che ha praticamente chiuso la cessione in prestito (si tratta di un ritorno) di Karsdorp al Feyenoord, e ora cerca di piazzare Bianda, Coric e Marcano (al suo posto potrebbe arrivare il giovanissimo turco Kabak, ‘stellina’ del Galatasaray). Per quest’ultimo c’e’ l’ipotesi Siviglia, club che ‘duella’ con la Roma per Munir, in uscita a giugno dal Barcellona. A Trigoria hanno respinto la corte dell’Arsenal per il 18enne centrocampista Pezzella e stanno anche vagliando la richiesta del Torino per Perotti, mentre non trova conferme la voce di un presunto interessamento per De Paul dell’Udinese. Un rinforzo difensivo potrebbe arrivare a luglio, e circolano i nomi di Rugani della Juve e Mancini dell’Atalanta (che chiede 25 milioni). E a proposito del club bergamasco: l’Independiente ha fatto un sondaggio con Papu Gomez per capire se abbia voglia di tornare a casa, ma la risposta e’ stata e’ che se ne riparlera’ fra due anni. In casa Genoa e’ tempo di ritorni: sembra cosa fatta quello di Sturaro via Juve, in cambio di un’opzione su Romero, mentre per Bertolacci ci sono ancora dei particolari da perfezionare con il Milan, che ha anche un altro giocatore stimato da Prandelli, ovvero Montolivo, senza spazio in rossonero. Dalla Lazio arrivera’ Murgia, mentre per il ruolo di terzino sinistro si provera’ a prendere in prestito Emerson Palmieri dal Chelsea, la cui alternativa e’ il laziale Lukaku. Il Bologna non vuole fermarsi a Sansone e Soriano, e cerca altri rinforzi per garantirsi la salvezza: il ds Bigon ha preso contatto con il Napoli per Ros, mentre lavora a un possibile ritorno in Italia di Ogbonna. Al Sassuolo ha chiesto Peluso, ci sono stati contatti anche con il laziale Basta, mentre in uscita c’e’ da piazzare Destro. Insegue una difficile salvezza anche il Frosinone, che punta a fare almeno quattro acquisti, ma deve cedere otto o nove elementi, come Perica, Vloet, Ardiaz, Molinaro e Halfredsson, tutti calciatori arrivati in Ciociaria la scorsa estate. In piu’ c’e’ Cofano tentato dalla Cremonese, che gli avrebbe fatto un’offerta interessante dal punto di vista economico. In entrata ci sono contatti con l’Atalanta per Bettella, Pessina e Valzania, elementi giovani che piacciono al tecnico Baroni. Con il Genoa e’ in piedi un discorso per Mazzitelli, il cui cartellino appartiene al Sassuolo, club che deve piazzare anche Scamacca, rientrato dal prestito in Olanda. L’Udinese ha l’accordo con il Gremio per il ritorno in Brasile di Felipe Vizeu, che pero’ non intende fare sconti sull’ingaggio alla societa’ di Porto Alegre. Dal Giappone arrivano conferme sul forte interessamento dei campioni d’Asia del Kashima Antlers per Hamsik, ma se ne riparlera’ a giugno. A Parma cercano invece di capire se sia possibile arrivare al ‘tedesco’ Grifo, neo azzurro del ct Mancini. Piace anche il granata Edera. Chiusura con un caso molto curioso che sta avvenendo in Brasile: il Flamengo sta tentando di prendere Dedè, Dodò e Dudù, il primo dal Cruzeiro, il secondo dal Santos via Samp e l’ultimo dal Botafogo. Sembra una filastrocca, invece anche questo è calciomercato.

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Pari a Firenze, il Napoli è ‘quasi’ fuori anche dalla Conference League

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Fiorentina e Napoli si dividono la posta in palio al termine di una gara che è stato un lungo inseguimento reciproco ricco di gol, emozioni e colpi di scena. Alla fine il 2-2 al Franchi consente a Biraghi e compagni di confermarsi all’ottavo posto ma non ancora poter festeggiare il ritorno certo nelle prossime coppe europee perché servirà almeno un punto nell’ultimo turno contro il Cagliari, e lenisce parzialmente l’emorragia di punti per gli ormai ex campioni d’Italia. Gli ospiti iniziano la gara come meglio non si potrebbe passando già all’8′ con Rrahmani, capitano di serata stante l’assenza per problemi di gastroenterite di Di Lorenzo, che anticipa Martinez Quarta su calcio d’angolo di Politano. Gli uomini di Calzona giocano in maniera eccellente la prima mezz’ora tanto che vanno più volte vicini al raddoppio in particolare con Kvaratskhelia. Proprio su una palla riconquistata da Dodo sull’esterno sinistro offensivo georgiano, su cui il Napoli si lamenta per una mancata sanzione del fallo da parte del direttore di gara, prende avvio l’azione che porta alla punizione poi segnata da Biraghi al 39′ per l’1-1.

I gigliati ribaltano il risultato tre minuti più tardi con Nzola bravo a superare Politano e di destro a sorprendere Meret. Lo svantaggio del Napoli è una punizione eccessiva per i partenopei che però rischiano di subire per due volte la terza rete entrambe le volte con Nico Gonzalez, con nella seconda circostanza un ottimo intervento di Meret. Il 2-2 lo segna Kvaratskhelia anche lui con una bellissima punizione (57′), con Politano che centra un palo 5′ più tardi. Nella parte centrale la sfida diventa equilbrata e l’ultimo vero sussulto giunge all’80’ quando Marchetti assegna calcio di rigore per un presunto fallo di Lobotka su Belotti, quest’ultimo subentrato a Nzola, ma la revisione al Var sollecitata da Valeri fa poi cambiare idea al direttore di gara. Il punteggio non cambia più e si chiude dunque con un pareggio l’ultima partita casalinga di Vincenzo Italiano, con lo stadio Franchi che la prossima estate vedrà anche l’inizio di lavori che porteranno poi alla costruzione di una nuova curva Fiesole.

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La Juventus esonera Allegri per comportamenti non compatibili

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“La Juventus comunica di avere sollevato Massimiliano Allegridall’incarico di allenatore della Prima Squadra maschile”. È quanto si legge in una nota della società. “L’esonero – prosegue il club – fa seguito a taluni comportamenti tenuti durante e dopo la finale di Coppa Italia che la società ha ritenuto non compatibili con i valori della Juventus e con il comportamento che deve tenere chi la rappresenta”.

“Si conclude un periodo di collaborazione, iniziato nel 2014, ripartito nel 2021 e terminato dopo le ultime tre stagioni insieme con la Finale di Coppa Italia la società augura a Massimiliano Allegri buona fortuna per i suoi progetti futuri” conclude la società bianconera nel comunicato.

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Coppa Italia alla Juve, Vlahovic stende l’Atalanta

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La Juventus si aggiudica la 15esima Coppa Italia della sua storia. La squadra di Max Allegri si impone 1-0 sull’Atalanta, nella finale andata in scena allo stadio Olimpico di Roma, grazie al gol del suo centravanti Dusan Vlahovic e può festeggiare la conquista del trofeo, staccando ulteriormente Inter e Roma con 9 a testa. Inoltre Allegri diventa il primo allenatore nella storia a vincere cinque volte la Coppa Italia, superando a quota quattro Sven-Göran Eriksson e Roberto Mancini. Risveglio amaro per l’Atalanta di Gasperini che alla sua sesta finale deve rimandare il bis dopo quella vinta nell’edizione 1962-1963. I nerazzurri cercheranno di rifarsi in Europa League il 22 maggio a Dublino con il Bayer Leverkusen.

Allegri parte dal 1′ con la coppia Vlahovic-Chiesa, mentre la novità é Iling da quinto di sinistra con Cambiaso a destra e Nicolussi Caviglia in mezzo al campo. Gasperini, invece, sceglie Lookman e De Ketelaere in avanti, con Koopmeiners a supporto e Pasalic da mediano con de Roon che scala sulla linea di difesa con Hien e Djimsiti. La Juve parte subito forte e sblocca subito il risultato e indirizza la gara. Al 4′ servizio in verticale di Cambiaso per Vlahovic che vince il duello di fisico con Hien e, davanti a Carnesecchi, lo batte per l’1-0. L’Atalanta accusa il colpo e all’8′ nuova ripartenza Juventus iniziata da un bel tacco di Vlahovic, ma sul cross finale di Iling Jr Djimsiti mette in angolo. Passa un minuto e ancora bianconeri pericolosi: cross di Nicolussi Caviglia e Gatti manda alto. L’Atalanta prova la reazione al 10′ su una palla persa di Cambiaso, Lookman calcia di prima intenzione ma respinge Danilo. La formazione di Gasperini alza i giri e al 13′ Pasalic si inserisce centralmente ma un tocco di Bremer facilita l’uscita di Perin.

I bianconeri aspettano gli avversari per ripartire, sfruttando la grande corsa di Chiesa e delle sue mezzali, oltre alla buona vena e condizione psicofisica di Vlahovic. Al 34′ ci prova De Ketelaere ma spreca calciando alto sopra la traversa. Sul finale di tempo al 44′ Pasalic conclude dal limite ma Gatti salva la sua porta in scivolata. Ad inizio ripresa l’Atalanta si riaffaccia subito in avanti e al 50′ su un cross di Ruggeri, Iling non interviene mandando fuori giri Zappacosta. Al 51′ ci prova Lookman ma la conclusione viene deviata in angolo. I nerazzurri premono e schiacciano la Juve nella sua metà campo: al 58′ Koopmeiners di testa manda al lato. La gara si innervosisce e la Juve ne approfitta.

Al 64′ altro contropiede Juventus, con Chiesa che scarica su Vlahovic che supera due avversari e conclude ma una deviazione di de Roon consente la parata di Carnesecchi. Nell’intervento però rimane a terra de Roon dopo la grande chiusura. L’olandese esce in lacrime, al suo posto Tolói. L’Atalanta continua a pressare e al 71′ su un cross di Ruggeri, di controbalzo Miranchuk manda alto. La Juve reagisce al 74′ ma il gol di Vlahovic viene annullato per fuorigioco millimetrico dal Var, con l’attaccante che aveva deviato di testa un cross di Cambiaso. La gara è intensa e al l’Atalanta sfiora il pari: al 79′ Lookman rientra sul destro e conclude di precisione ma colpisce la parte esterna del palo. La Juve trema ma risponde e all’83’ Miretti da poco entrato colpisce la traversa con una conclusione in diagonale. In pieno recupero ancora Atalanta all’arrembaggio: al 94′ Ederson sugli sviluppi di una punizione conclude ma Perin respinge. Allegri va su tutte le furie per le decisioni arbitrali e viene espulso al 95′, ma ormai è finita e la Juve può festeggiare.

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