Quest’estate in Italia non sarà ricordata come un’epoca dei record nel settore turistico. Nonostante l’afflusso senza precedenti di turisti statunitensi, olandesi, scandinavi e polacchi, si è verificato un calo significativo degli italiani che hanno preferito optare per mete più “low cost” all’estero. La situazione ha preoccupato le associazioni italiane di categoria che hanno snocciolato numeri preoccupanti negli ultimi giorni.
Chi scoraggiato dai rincari, chi ha deciso di trascorrere vacanze più “low cost” in Montenegro, Albania, Grecia, Turchia, Tunisia, Egitto e chi è andato molto lontano — Nord America, Africa, estremo Oriente, Oceania — perché con i tempi che corrono è probabile che nel 2024 toccherà stringere la cinghia.
Secondo le stime, le prenotazioni sono diminuite del 20-25% in media rispetto agli anni precedenti. Mentre il mese di luglio ha superato le aspettative, addirittura superando i dati del 2019, è agosto che desta preoccupazione per il suo calo significativo, soprattutto nell’area del Sud, che un tempo trainava il settore turistico. Sebbene gli arrivi degli stranieri siano aumentati del 4%, non sono stati sufficienti a compensare la diminuzione di turisti italiani, con una stima di circa 800 mila presenze in meno solo in questo mese, secondo Assoturismo.
Questo calo del mercato interno ha sorpreso, dato che l’anno era iniziato con buoni segnali, con un aumento del 15% nei primi cinque mesi, come riportato da Confcommercio. Il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, ha specificato che il settore internazionale va bene, ma è proprio il mercato interno che sta risentendo della situazione.
Tra i fattori che hanno contribuito alla riduzione della domanda in agosto, si segnalano il maltempo in Emilia-Romagna, le grandinate nel Nord Italia e i problemi all’aeroporto di Catania dopo un incendio, secondo Gianni Rebecchi di Assoviaggi.
Un altro aspetto che ha contribuito al calo di turisti italiani è l’aumento dei prezzi. Secondo i dati della società di analisi Str, l’Italia registra uno degli incrementi più alti in Europa per il costo giornaliero del pernottamento in albergo (+12,3% rispetto al 2022). Questo ha avuto un impatto maggiore sulle famiglie, che devono sostenere una spesa maggiore, mentre le coppie, i single e i gruppi hanno registrato una diminuzione significativa rispetto ai valori pre-Covid.
La ministra del Turismo, Daniela Santanchè, ha riconosciuto che i dati indicano una lieve flessione dei flussi turistici ad agosto, ma ha sottolineato che il mondo del turismo e dei viaggi è cambiato dopo il Covid. Il boom di luglio, ha affermato, evidenzia come i periodi di ferie dei lavoratori siano cambiati, con molte persone che vivono oggi esperienze diverse grazie allo smart working.
Inoltre, il prossimo anno, nel 2024, si prevede che ci sia una necessità di stringere la cinghia, motivo per cui molti italiani hanno deciso di trascorrere le vacanze in destinazioni più economiche, sia all’interno che all’esterno del paese.
In conclusione, l’estate 2023 in Italia è caratterizzata da un afflusso senza precedenti di turisti stranieri, ma ciò non è sufficiente a compensare la significativa riduzione dei turisti italiani. Molti italiani hanno optato per mete più economiche o hanno deciso di rimanere a casa a causa dei rincari nei prezzi delle strutture turistiche. La situazione ha messo in luce come il settore del turismo sia in continua evoluzione, sia a causa della pandemia che delle esigenze e preferenze dei turisti moderni.