Collegati con noi

Sport

Kim al Bayern Monaco, tra poche ore l’ufficializzazione: i tedeschi pagano 58 milioni

Pubblicato

del

 Il Bayern Monaco si appresta a completare l’acquisizione del difensore sudcoreano Kim dal Napoli. Secondo fonti vicine al club tedesco, l’accordo è stato raggiunto con gli agenti del giocatore e manca solamente il pagamento della clausola rescissoria di circa 58 milioni di euro al Napoli. Tale operazione potrà essere effettuata dal Bayern Monaco a partire da domani e dovrà essere conclusa entro il 15 luglio.

Si tratta di un grande colpo per il club bavarese, che è riuscito a superare la concorrenza di squadre come il Manchester United per assicurarsi le prestazioni di Kim. Il contratto tra il difensore sudcoreano e il Bayern Monaco sarà valido fino al 2028, con un ingaggio intorno ai 7 milioni di euro a stagione, oltre a bonus.

Il trasferimento di Kim al Bayern Monaco può essere considerato ormai definito e sarà formalizzato non appena si concluderà il passaggio del difensore Lucas Hernandez dal club tedesco al Paris Saint-Germain.

La cessione di Kim rappresenterà un affare molto redditizio per il Napoli, che lo aveva acquistato lo scorso anno dal Fenerbahçe per circa 18 milioni di euro. Grazie alla clausola rescissoria presente nel contratto, il club azzurro incasserà quindi circa 40 milioni di euro dalla sua vendita al Bayern Monaco.

Il Napoli è già al lavoro per trovare il sostituto di Kim. Tra i profili monitorati dal club italiano vi è il giovane Scalvini dell’Atalanta, un promettente difensore italiano di 19 anni che suscita interesse sia in Italia che all’estero. Tuttavia, il suo agente ha dichiarato che ha già rinnovato il contratto con l’Atalanta.

Altri profili stranieri in pole position per il ruolo di sostituto di Kim sono il giapponese Itakura del Borussia Monchengladbach, lo slovacco Hancko del Feyenoord e Koch del Leeds, ex difensore del Friburgo. Sono anche stati presi in considerazione l’olandese Schuurs del Torino e Le Normand della Real Sociedad.

Nel frattempo, il Napoli sta anche lavorando per rinforzare il centrocampo. Confermato che Ndombele non verrà riscattato dal Tottenham, il club partenopeo sta valutando diverse opzioni. Uno dei nomi che circola è quello del francese Tousart dell’Hertha Berlino, mentre gli spagnoli Gabri Veiga del Celta Vigo e Rodri Sanchez del Betis Siviglia sono seguiti con interesse. Un’altra possibilità potrebbe essere rappresentata da Maxime Lopez del Sassuolo.

La situazione di Osimhen, attaccante del Napoli, è ancora incerta. Si attendono eventuali offerte da parte di club di alto livello come il Paris Saint-Germain, il Bayern Monaco e alcune squadre di Premier League. Inoltre, si rimane in attesa di sviluppi riguardo a un possibile rinnovo di contratto di Osimhen con il Napoli fino al 2027. Allo stesso tempo, potrebbe essere considerata anche la cessione di Lozano, attualmente sotto contratto con il Napoli fino al 2024, seguito da club di Premier League, squadre arabe e messicane.

Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, si è recentemente recato a Milano, dove ha incontrato l’amministratore delegato dell’Inter, Giuseppe Marotta, e il presidente dell’Atalanta, Antonio Percassi. La prossima settimana sarà decisiva per il mercato del Napoli, con la priorità di trovare un sostituto per Kim e l’acquisto di un difensore centrale da affiancare a Rrahmani. L’assemblea della Lega sui diritti TV, prevista per lunedì prossimo, sarà un altro momento chiave per il club partenopeo.

Advertisement

Sport

A Bocca della Selva l’urlo di Paret, Pogacar resta rosa

Pubblicato

del

Sembra quasi non credere a quello che gli sta succedendo, Valentin Paret-Peintre, mentre taglia da solo il traguardo ai 1400 metri di Bocca della Selva. Tra le montagne del Sannio note per il ritrovamento di Ciro, il fossile di cucciolo di dinosauro di 113 milioni di anni fa, il 23enne francese coglie il suo primo successo da professionista staccando il connazionale Bardet di 30 secondi e lo sloveno Tratnik, terzo a un minuto dopo aver coltivato sogni di gloria, in fuga solitaria per quasi 30 chilometri prima di essere ripreso da Paret a meno di tre dall’arrivo.

A oltre tre minuti il gruppo della maglia rosa, con lo sloveno Tadej Pogacar che resta padrone della corsa. Immutata la classifica generale, almeno nelle prime posizioni. Tiberi, sesto, è il primo degli italiani. La prima vittoria importante del più giovane dei fratelli Paret Peintre ha il volto dell’incredulità: Valentin scuote la testa, fa no con le dita, poi si batte i pugni sul capo fino a sfogare la gioia con un urlo liberatorio. L’anno scorso era toccato al fratello maggiore Aurelien vincere una tappa al Giro. “Vorrà dire che verremo tutti gli anni al Giro -scherza a fine gara il francese -. E pensare che alla partenza non mi sentivo bene. E invece con la salita le gambe hanno cominciato a girare. Non avevo mai vinto in una grande corsa, è una gioia immensa”. Lucida fino alla fine la condotta di gara della maglia rosa: “Abbiamo lasciato andare la fuga – dirà lo sloveno – e tenuto il nostro passo. Giusto essere pazienti, il Giro è lungo ventuno giorni. La gara di oggi è di buon auspicio per le prossime montagne”.

Dopo l’arrivo sul lungomare di Napoli e la giornata di pausa, doveva essere una tappa frastagliata, la Pompei-Cusano Mutri, 142 km in buona parte pianeggianti ma con l’arrivo ai 1400 metri della Bocca della Selva dopo una salita lunga 18 km. E così è stato. Il gruppo alla partenza saluta Olav Kooij, vincitore della tappa di Napoli domenica, che abbandona per febbre. L’andazzo della corsa è fedele alle aspettative sin dalle prime battute. A provare per primi la fuga sono Hermans e Clark raggiunti presto da De Marchi: i tre accumulano oltre un minuto di vantaggio sul gruppo. A circa 80 km dall’arrivo restano De Marchi e Clarke con 1’20” di vantaggio.

Le distanze si annullano quando comincia la salita che porta a Camposauro. In venticinque, staccatisi dal gruppone, raggiungono i due per formare una nuova fuga a ventisette: mancano 45 km al traguardo. Del gruppo al comando i corridori dalla classifica migliore sono Zana 13/mo a 7’12″e Bardet 14/mo a 7’51”. Con loro c’è anche Paret, che vincerà la tappa, e che in classifica sconta 26 minuti dalla maglia rosa. Troppi perché Pogacar debba preoccuparsi. Il vantaggio sul gruppo arriva a toccare i 5 minuti a circa 40 km dall’arrivo. Dal gruppo di testa si stacca lo sloveno Tratnik: su di lui si lanciano i francesi Paret e Bardet e gli italiani Frigo e Bagioli. Tratnik accumula fino a un minuto di vantaggio sulla salita che conduce a Bocca della Selva, ma il vantaggio si riduce man mano che si avvicina al traguardo.

A meno di tre chilometri dall’arrivo l’epilogo, con Paret che rientra sullo sloveno e lo stacca per chiudere, confuso e felice, braccia alzate al cielo. Domani l’undicesima tappa: da Foiano di Val Fortore a Francavilla al Mare, sorride ai velocisti. Il Giro, intanto, perde la Cima Coppi sullo Stelvio. Le recenti nevicate, e l’aumento delle temperature, hanno fatto crescere il rischio di slavine. Motivo per cui l’organizzazione ha deciso di modificare il percorso della 16/a tappa, Livigno-Santa Cristina Val Gardena. La Cima Coppi viene spostata sul Giogo di Santa Maria a quota 2489 metri.

Continua a leggere

Sport

Internazionali: Zverev batte Borges, va ai quarti contro Fritz

Pubblicato

del

Il tedesco Alexander Zverev e il cileno Nicolas Jarry si sono qualificati ai quarti di finale degli Internazionali di Roma. Il n.5 al mondo si è imposto in due set (6-2, 7-5) sul portoghese Nuno Borges e al prossimo turno se la vedrà con lo statunitense Taylor Fritz. Il sudamericano ha battuto per 7-5, 6-3 il francese Alexandre Muller e affronterà il greco Stefanos Tsitsipas o l’australiano Alex De Minaur.

Continua a leggere

Sport

Cessione Monza, sfuma la trattativa Fininvest-Orienta

Pubblicato

del

Nessun passaggio di quote tra Ac Monza e Orienta Capital Partner, il fondo che fa capo ad Augusto Balestra e che nelle scorse settimane era indicato come prossimo socio di maggioranza del club. Un’operazione che, nelle stesse previsioni di Orienta delle scorse settimane, avrebbe dovuto concludersi nel mese di maggio, comunque prima della fine del campionato in corso. Nelle scorse ore la fase di interlocuzione si è interrotta, seppur senza alcuno strappo, dopo che il discorso si era arenato su posizioni differenti in termini di ripartizione della partecipazione ma anche di visione per il club. Per il Monza, di fatto, poco cambia: nel senso che alla finestra era, in attesa di nuovi partner pronti ad entrare nel capitale del club, e alla finestra resta. Il club brianzolo, dopo la matematica certezza della salvezza nel suo secondo anno consecutivo di Serie A, vivrà nella prossima stagione il terzo campionato nella massima serie.

Dopo il rinnovo nei giorni scorsi del consiglio di amministrazione, con scadenza all’approvazione del bilancio 2024, la società biancorossa prosegue così nel solco di Fininvest e di Adriano Galliani, vicepresidente vicario e amministratore delegato del club. Chiamato, innanzitutto, a decidere la guida tecnica per la prossima stagione: sul piatto anche la possibilità di proseguire con l’attuale allenatore, Raffaele Palladino, in scadenza di contratto a giugno. Nei mesi scorsi erano stati accostati al club della famiglia Berlusconi anche grandi attori internazionali: i nomi emersi erano stati quelli di Red Bull (già proprietario di club come il Lipsia e il Salisburgo, ma anche associabile alla Formula 1 che ha in Monza un circuito di riferimento), poi dell’armatore greco Evangelos Marinakis, azionista di maggioranza dell’Olympiakos e del Nottingham Forest, e dei fondi arabi.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto