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Cronache

Quattro puledri sbranati dai lupi alle porte di Roma

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Quattro puledri della pregiatissima razza Lipizzana sono stati uccisi dai lupi in un allevamento a Montelibretti, piccolo comune a nord di Roma. L’attacco è avvenuto mercoledì mattina, in pieno giorno, nell’allevamento statale del Crea, l’istituto di ricerca del ministero dell’Agricoltura. I puledri stavano pascolando in un prato, quando almeno tre lupi li hanno assaliti. I cuccioli di cinghiali, cervi e cavalli sono le prede preferite di questi predatori: gli adulti sono più grandi e forti dei lupi, e riescono spesso a respingere l’attacco, mentre i piccoli sono indifesi. I predatori hanno ferito tutti e quattro i puledri, poi si sono messi a sbranarne uno, una femmina di due mesi di nome Rubina. In quel momento sono sopraggiunti gli operatori dell’allevamento. Uno dei lupi è fuggito, gli altri due sono stati allontanati.

Ma per i tre puledri feriti, non c’era più niente da fare. L’episodio mostra come oramai il lupo sia tornato in Italia, e come sia necessario attrezzarsi alla sua presenza. L’anno scorso l’Ispra stimava che ci fossero circa tremila esemplari nel paese: un migliaio sulle Alpi e duemila sull’Appennino. Ne sanno qualcosa gli allevatori di pecore. Abituati a far pascolare i loro animali liberamente, negli ultimi decenni hanno dovuto alzare recinti e costruire ovili rinforzati. Ma soprattutto, hanno dovuto ricorrere ai cani pastori, l’unica difesa veramente efficace contro i predatori. Chi non si è attrezzato, ha visto decimare le sue greggi. Pochi giorni fa, a Cocullo in provincia dell’Aquila nove lupi sono stati uccisi con esche avvelenate. Sempre in Abruzzo, a Palombaro nel Chietino, un lupo solitario ha ucciso il cagnolino di una signora che andava a passeggio.

Da anni a Roma vive stabilmente un branco di lupi, nella riserva di Castel di Guido, in periferia. Tutti episodi che rivelano il ritorno di questi predatori, e la necessità di adattarsi alla loro presenza e trovare regole per la gestione. I Lipizzani di Montelibretti sono una razza di splendidi cavalli dal pelo bianco-grigio, creata per la Corte degli Asburgo nel Cinquecento nella città di Lipizza, oggi in Slovenia. L’allevamento originario dopo la grande guerra era finito sotto il regno d’Italia. Durante la Seconda guerra mondiale i tedeschi avevano portato i cavalli in Germania, ma al termine l’Italia era riuscito a riaverne la metà, e li aveva sistemati a Montelibretti. L’anno scorso la razza è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.

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Muore la terza vittima ferita nella sparatoria a Monreale

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Salgono a tre le vittime della sparatoria della scorsa notte a Monreale (Palermo). E’ morto in ospedale uno dei tre feriti: si tratta di Andrea Miceli, 26 anni, era ricoverato al Civico di Palermo. Gli altri due deceduti sono Salvatore Turdo, 23 anni, e Massimo Pirozzo, 26 anni.

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Cronache

Giovane incensurato ferito ad Ercolano

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Questa notte i carabinieri della locale tenenza di Ercolano sono intervenuti in corso Resina per un 26enne ferito. Il giovane, incensurato, sarebbe stato colpito da alcuni proiettili all’addome e a una gamba. E’ stato portato al pronto soccorso dell’ospedale Maresca di Torre del Greco, non in pericolo di vita. Indagini in corso per ricostruire dinamica e matrice dell’evento. Rilievi a cura del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata.

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Cronache

Sparatoria in piazza a Monreale, una carneficina: due morti e tre feriti, tutti giovanissimi

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E’ di due morti e tre feriti il bilancio di una sparatoria avvenuta in nottata nella centrale piazza Duomo a Monreale (Palermo). Le vittime hanno 25 anni e 23 anni; i feriti 26 anni, 33 anni e 16 anni. La sparatoria è avvenuta in una piazza affollata, davanti ad almeno un centinaio di testimoni. Secondo una prima ricostruzione tutto sarebbe nato in seguito a una rissa per futili motivi davanti ad una pizzeria. Poi i due gruppi di giovani si sono affrontati in piazza. Uno dei protagonisti dell’aggressione, armato di pistola, ha iniziato a sparare. I feriti sono in gravissime condizioni. Le indagini sono condotte dai carabinieri.

Le vittime della sparatoria sono Salvatore Turdo di 23 anni e Massimo Pirozzo di 26. Sono morti subito dopo essere stati trasportati negli ospedali Ingrassia e Civico del capoluogo. Anche uno dei feriti sarebbe in gravissime condizioni. Davanti agli ospedali si sono presentati numerosi familiari e amici delle vittime, con grida e scene di disperazione.

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