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Cronache

Usura e spaccio, 11 arresti della cosca di camorra Alleanza di Secondigliano, tra le vittime Bruscolotti

Tra gli indagati c’è anche un carabinieri accusato del reato di corruzione

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Dai carabinieri di Napoli riceviamo e pubblichiamo questo comunicato stampa della Procura di Napoli.

Per delega del Procuratore della Repubblica distrettuale di Napoli f.f., si comunica che nella mattinata odierna, i Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli hanno dato esecuzione ad un’Ordinanza di Custodia Cautelare, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia, a carico di 11 soggetti, gravemente indiziati – a vario titolo – dei delitti di usura, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, nonché detenzione illegale di armi comuni da sparo, tutti aggravati dalla finalità di favorire il sodalizio camorristico denominato BARATTO – VOLPE, operante nel quartiere partenopeo di Fuorigrotta e rientrante nella sfera di influenza e controllo della consorteria denominata “Alleanza di Secondigliano” o “il Sistema”.
Tra gli indagati figura un appartenente all’Arma dei Carabinieri, indiziato di aver commesso il delitto di corruzione per il compimento di un atto contrario ai doveri d’ufficio.
Nel corso delle indagini, inoltre, sono stati documentati ben 9 casi di usura, commessi in danno di esercenti attività imprenditoriali (tra cui Giuseppe Bruscolotti, ex calciatore del Napoli ai tempi di Maradona), a fronte dei quali gli indagati avrebbero applicato tassi di interesse variabili tra il 25% ed il 40%.

Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

Elenco destinatari:

1. BARATTO Mario, nato a Napoli 30.08.1959, destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari e indagato per i delitti di cui agli artt. 73 DPR 309/90 e 416 bis.1 c.p.;
2. BUCOLO Giuseppe, nato Catania il 27.3.1966, Luogotenente dell’Arma dei Carabinieri, destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari e indagato per i delitti di cui agli artt. 319 e 321 c.p.;
3. GRAZIANO Umberto, nato Napoli il 12.09.1987, destinatario della misura della custodia cautelare in carcere e indagato per i delitti di cui agli artt. 73 DPR 309/90 e 416 bis.1 c.p.;
4. SCARCA Michele, nato Napoli il 13.03.1990, destinatario della misura della custodia cautelare in carcere e indagato per i delitti di cui agli artt. 644 e 416 bis.1 c.p.;
5. SCALA Gennaro, nato Napoli il 12.12.1966, destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari e indagato per i delitti di cui agli artt. 73 DPR 309/90 e 416 bis.1 c.p.;
6. STAIANO Gaetano, nato Napoli il 12.10.1954, destinatario della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla p.g. e indagato per i delitti di cui all’art. 10 della l.n. 497/74;
7. STRAIANO Patrizio, nato Napoli il 21.04.1991, destinatario della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla p.g. e indagato per i delitti di cui all’art. 10 della l.n. 497/74;
8. TRAPANESE Vittoria, nata Napoli il 23.02.1974, destinataria della misura cautelare degli arresti domiciliari e indagata per i delitti di cui agli artt. 73 DPR 309/90 e 416 bis.1 c.p.;
9. VOLPE Alessandro, nato Napoli il 12.03.1983, destinatario della misura della custodia cautelare in carcere e indagato per i delitti di cui agli artt. 73 DPR 309/90 e 416 bis.1 c.p.;
10. VOLPE Angelo, nato Napoli il 05.07.1967, destinatario della misura della custodia cautelare in carcere e indagato per i delitti di cui agli artt. 644 e 416 bis.1 c.p.;
11. VOLPE Gennaro, nato Napoli il 05.08.1981, destinatario della misura della custodia cautelare in carcere e indagato per i delitti di cui agli artt. 10 della l.n. 497/74, 73 DPR 309/90 e 416 bis.1 c.p..

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Muore a tre mesi da tesi, 2mila firme per laurea in sua memoria

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Ha raggiunto oltre 2mila firme in pochi giorni la petizione lanciata sulla piattaforma online Change.org per chiedere la laurea alla memoria a Vincenzo Pio Ferrara, studente prematuramente scomparso iscritto al terzo anno del corso di laurea in Infermieristica presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. “Il giovane Vincenzo Pio – si legge nella petizione lanciata da Teresa Bianco – studente lavoratore aveva solo 25 anni quando la sua vita si è fermata”. A fine maggio 2023, nel corso di uno screening di sorveglianza, gli è stata diagnosticata una leucocitosi mieloide.

“Ha affrontato la malattia – continua il testo della petizione – con grande coraggio convinto: ha continuato a studiare e durante i lunghi ricoveri ha messo la sua esperienza e competenza a servizio degli altri degenti che l’hanno accompagnato durante questo doloroso percorso. Ha, infatti, con tutte le difficoltà del caso sostenuto durante quest’ultimo anno altri tre esami. Ha lottato fino alla fine contro un male, ma alla fine non ce l’ha fatta. È morto così, a tre esami dalla laurea magistrale dopo aver intrapreso un difficile percorso, senza riuscire a concluderlo”. Tra i moltissimi i commenti di sostegno tra i firmatari della petizione, quello di sua sorella Annarita: “Tra un ciclo di chemioterapia e un altro, non si è mai dato per vinto perché lui voleva laurearsi con ogni fibra del suo cuore. Vincenzo merita questa laurea non soltanto banalmente per commemorare il suo ricordo, ma perché questa laurea era già sua, perché questa laurea sarebbe stata solo il coronamento di una carriera di studio fatta di perseveranza, vocazione, dedizione e sacrifici”.

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Convalidato sequestro di 64,7 milioni a GS del gruppo Carrefour

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E’ stato convalidato il sequestro preventivo d’urgenza, eseguito lo scorso 15 aprile dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf, di 64,7 milioni di euro a carico della GS spa del gruppo dei supermercati Carrefour Italia nell’ambito dell’indagine della Procura di Milano su una presunta frode fiscale. Lo ha deciso, nei giorni scorsi, il gip Luca Milano che ha fissato per il prossimo 17 maggio l’udienza per discutere sulla misura del divieto per un anno di pubblicizzare beni e servizi chiesta dal pm Paolo Storari nei confronti della società della grande distribuzione.

L’inchiesta è una di quelle coordinate dalla Procura di Milano sui cosiddetti “serbatoi di manodopera”: un presunto sistema, come è emerso anche nei casi Dhl, Gls, Uber, Brt, Geodis ed Esselunga, attraverso il quale grandi aziende si garantiscono “tariffe altamente competitive” sul mercato “appaltando manodopera” in modo irregolare per servizi di logistica e “movimentazione merci”. In particolare, ricostruendo “la ‘filiera della manodopera’, è stato rilevato che i rapporti di lavoro” con GS “sono stati ‘schermati’ da società ‘filtro’ che, a loro volta, si sono avvalse di diverse cooperative (i cosiddetti ‘serbatoi’), le quali avrebbero sistematicamente omesso il versamento dell’Iva, nonché degli oneri di natura previdenziale e assistenziale” ai lavoratori.

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Quindicenne scomparsa, telefonata alla madre: ‘Sto bene’

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Avrebbe telefonato ieri sera alla madre, affermando di stare bene e promettendo di rientrare a casa tra qualche giorno, la ragazzina di 15 anni di cui è stata denunciata la scomparsa il 24 aprile scorso, a Camposampiero (Padova). La quindicenne, di origine macedone, è ricercata dopo essersi allontanata per andare a scuola, mercoledì scorso. La denuncia è stata formalizzata dalla madre ai Carabinieri, che conducono le indagini. Un primo messaggio era stato ricevuto giorni fa dall’utenza telefonica della figlia con una scritta in maiuscolo in cui diceva di essere viva. Lo zaino di scuola è stato rinvenuto nel retro del condominio dove vive.

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