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Cronache

Agguato a Volla, Alessio Bossis già arrestato per la sparatoria a piazza Trieste e Trento

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Era già conosciuto dalle forze dell’ordine Alessio Bossis, il giovane ucciso a Volla, freddato con almeno 7 colpi di pistola nel piazzale del centro commerciale “In piazza”, in via Monteoliveto, nonostante avesse solo 22 anni. Nel 2019 era stato fra i protagonisti di un episodio che fece molto scalpore, la sparatoria in piazza Trieste e Trento a Napoli: era la notte del 19 marzo quando alcune persone in sella ad uno scooter esplosero numerosi colpi d’arma da fuoco contro le attività commerciali della piazza, frequentata nonostante la tarda ora.

Quella sparatoria, accertarono i carabinieri, fu la risposta di un gruppo di ragazzi di Volla e Ponticelli, legati ai clan Minichini e De Luca Bossa, a un gruppo rivale vicino al clan Mariano dei Quartieri spagnoli; il giorno precedente c’era stato un litigio nel corso del quale  un ragazzo era stato colpito da proiettili a salve. La sua fidanzatina, una ragazza non ancora maggiorenne guidò il raid dei motociclisti e Bossis, secondo gli investigatori che seguirono quella vicenda, era proprio il suo fidanzato. Lei ha dei parenti ai Quartieri Spagnoli e secondo le indagini avrebbe accompagnato uno degli ‘sparatori’ a fare un sopralluogo.

Piazza trieste e trento polizia sul posto dove è avvenuto ennesimo raid di fuoco stesa

I cinque maggiorenni e la ragazza furono incastrati anche dalle intercettazioni e in primo grado per Alessio Bossis il pm chiese 8 anni di reclusione. La sparatoria, la ‘stesa’, come la chiamano, fu decisa come risposta: doveva essere la dimostrazione di forza organizzata per incutere timore a “quelli dei Quartieri” e affermare la propria superiorità anche in un territorio a distanza da casa loro.

 

 

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Cronache

Fuoco a ristoranti e veicoli, fermato un 29enne a Napoli

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I carabinieri della compagnia Centro a Napoli hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto un 29enne nigeriano, senza fissa dimora, irregolare sul territorio italiano e già noto alle forze dell’ordine. E’ ritenuto gravemente indiziato di alcuni incendi appiccati in più punti nei quartieri Chiaia e San Ferdinando di Napoli. Secondo quanto ricostruito dai militari dopo l’intervento sul posto e aver raccolto le denunce di alcuni commercianti del centro città, il 29enne avrebbe incendiato, nella notte tra il 7 e l’8 maggio, due ombrelloni posizionati all’esterno di altrettanti ristoranti tra via Verdi e via Santa Brigida.

Avrebbe poi dato alle fiamme due motorini parcheggiati in strada e tentato di incendiare i dehors di alcuni locali. Le fiamme hanno lambito i palazzi vicini alle attività commerciali colpite e sono state spente dai vigili del fuoco Il 29enne, individuato nella Galleria Umberto I dopo un’intensa attività di indagine, è stato portato in carcere, in attesa dell’udienza di convalida.

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Cronache

Turista travolta e uccisa a Palermo da auto pirata

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Una turista è stata investita e uccisa a Palermo da un pirata della strada. L’incidente è avvenuto la scorsa notte in corso Tukory, una strada del centro nei pressi della stazione centrale. Dopo l’impatto l’automobilista è fuggito via. La donna stava attraversando quando un’auto, una Smart secondo alcune testimonianze, l’avrebbe falciata lasciandola senza vita sull’asfalto. A costatare la morte i sanitari del 118. La Polizia municipale e la Polizia di Stato hanno avviato le ricerche per risalire all’auto pirata che sarebbe già stata rintracciata. I rilievi sono stati eseguiti dalla sezione infortunistica della Polizia municipale.

La donna investita è uccisa è una turista polacca, Patrycja Bartosik Weder, di 31 anni. Era insieme al marito. Stava attraversando la strada. Soccorsa dai sanitari del 118 è stata portata in ospedale, ma era già morta.

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Lutto nell’avvocatura, è morto Antonio Rossomando

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Lutto negli ambienti giudiziari: è morto Antonio Rossomando, torinese, uno degli avvocati penalisti più conosciuti e apprezzati in Italia. Aveva 90 anni. La notizia è stata data a Torino nel corso di un evento del Pd, al quale la figlia, Anna Rossomando, vicepresidente del Senato, non ha potuto partecipare. Antonio Rossomando era nato a Tropea. Si laureò in giurisprudenza a Palermo nel 1956. La maggior parte della sua attività professionale si svolse a Torino. Fra il 2001 e il 2005 fu anche presidente del consiglio dell’ordine degli avvocati torinesi.

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