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Cronache

Molestie sessuali al mitico ristorante Four Seasons di Manhattan, travolto dallo scandalo il patron italiano Julian Niccolini

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Julian Niccolini, l’italiano che per decenni e’ stato il volto pubblico del ristorante Four Seasons a Manhattan, e’ stato messo alla porta dopo anni in cui era sopravvissuto ad accuse di molestie sessuali. E’ stato il suo socio, lo svizzero Alex von Bidder, a mettere alla porta il patron con cui da meta’ anni Novanta aveva co-gestito il locale. Sfrattato nel luglio 2016 dalla sua sede originaria nel Seagram Building, il Four Seasons aveva aveva riaperto quattro mesi fa in uno spazio piu’ piccolo dall’altro latori Park Avenue, due chef giovanissimi e un ex pasticciere della Casa Bianca. “Si sperava che nell’arco di due anni in cui il nuovo locale e’ stato in costruzione, Niccolini avrebbe acconsento a cambiare comportamento come concordato nel 2016”, ha annunciato il ristorante: “Ma nel breve periodo da quando abbiamo riaperto e’ emerso chiaramente che non ha onorato quell’impegno”.

Julian Niccolini. Patron del Four Season assieme al socio svizzero Alex von Bidder

E sempre il Four Seasons ha sottolineato che “la creazione di un ambiente caldo e rispettoso per staff e clienti e’ centrale all’esperienza eccezionale per cui siamo diventati famosi”. Il New York Post ha annunciato la notizia delle dimissioni i cui termini non sono ancora chiari: gli avvocati delle parti potrebbero essere al lavoro su un accordo finanziario. In settembre Niccolini aveva assicurato al New York Times che le accuse di molestie sessuali contro di lui erano “una cosa del passato”, ma solo poche settimane fa il critico gastronomico del giornale aveva recensito il ristorante dandogli una sola stella al posto delle due del 2007: non a causa del cibo (“e’ meglio di quanto non sia stato in anni”) ma perche’ “le azioni di Niccolini hanno creato seri danni alla reputazione del locale”. Una portavoce del Four Seasons ha negato che la recensione del Times abbia giocato un ruolo nella decisione di costringere il patron alle dimissioni. Nato in Toscana, a New York dal 1973 e cittadino americano dal 2002, Niccolini e’ l’ultimo in una serie di ‘player’ del mondo della ristorazione travolti da accuse di molestie sessuali. Da quando lo scandalo degli abusi partito con le denunce contro Harvey Weinstein e’ esploso nell’ottobre 2017, sono stati costretti alle dimissioni celebri chef come Mario Batali, John Besh a New Orleans e Charlie Hallowell a Oakland in California. Il Four Seasons e’ stato per anni il locale piu’ amato dai vip di New York. Nel 1959, quando fu inaugurato, invento’ il power lunch. Per i suoi locali sono passati tutti i presidenti americani tranne Richard Nixon, Jackie Onassis aveva un tavolo fisso cosi’ come la matriarca della New York bene Brooke Astor che, ormai centenaria, dimenticava di aver prenotato, ma per lei un posto c’era sempre un tavolo, vicino a Donald Trump, Henry Kissinger, Martha Stewart e Warren Buffett.

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Stupro di gruppo: gli imputati rinunciano all’abbreviato

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Si svolgerà con il rito ordinario il processo ai sei ragazzi palermitani accusati di aver violentato, a luglio scorso, una 19enne al Foro Italico. Gli imputati avevano presentato richiesta di ammissione al rito abbreviato condizionando l’istanza a una serie di nuove attività tra le quali l’esame in aula della vittima che il gup ha però respinto. La 19enne peraltro è stata sentita dal Gip di Palermo, Clelia Maltese, nel corso di un incidente probatorio, due mesi e mezzo fa. Il giudice ha invece deciso di accogliere la richiesta di disporre una consulenza tecnica sul telefono della ragazza, ma i difensori hanno comunque rinunciato all’abbreviato optando per il dibattimento.

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Otto milioni evasi al fisco, tre aziende irpine nei guai

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False fatturazioni ed altrettante inesistenti operazioni transnazionali per evadere le imposte dirette e i versamenti Iva. Tre aziende operanti in provincia di Avellino sono state denunciate dalla Guardia di Finanza per una evasione complessiva di otto milioni di euro nel corso di altrettante verifiche fiscali. Cinque milioni sottratti alla tassazione dirette e 1,5 milioni all’Iva. Nel corso dei controlli è anche emerso che un professionista del capoluogo ha sottratto mezzo milione di euro all’erario facendo figurare come acquisite prestazioni tecniche, in realtà mai ricevute, ma falsamente fatturate da una società a lui riconducibile.

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Fassino denunciato, informativa Polaria trasmessa a pm

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E’ all’attenzione dei magistrati della Procura di Civitavecchia l’informativa della Polaria sull’episodio del furto di una confezione di profumo da parte del parlamentate Piero Fassino in un negozio del duty free di Fiumicino e costata una denuncia. Allegato all’incartamento anche il video di quanto avvenuto il 15 aprile scorso nello scalo della Capitale e ripreso da una telecamera di sicurezza presente nell’esercizio commerciale. Nei giorni scorsi è emerso dal racconto di alcuni dipendenti del negozio che Fassino sarebbe stato autore già di un tentativo di furto nelle scorse settimane. Spetterà ora ai pm decidere come procedere e se affidare delega alla polizia giudiziaria per svolgere ulteriori approfondimenti.

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