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Cronache

Parenti delle vittime innocenti della mafia, il Viminale applichi la legge

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“Il ministero dell’Interno non applica come dovrebbe la legge sulle vittime innocenti della criminalita’, creando troppe ingiustizie”. Cosi’ i familiari delle vittime dei clan di Camorra che oggi, in una conferenza stampa tenuta a Casal di Principe (Caserta) all’interno del bene confiscato denominato Casa Don Diana, hanno attaccato il Viminale su un argomento che solo da un anno sta, pur lentamente, salendo i gradini della cronaca, quello delle vittime innocenti mai riconosciute come tali dallo Stato. Questo a causa di una “normativa poco chiara” o “lasciata all’interpretazione di funzionari poco attenti al dato umano”, dice Gianni Zara, legale di molti dei familiari. Il “no” al riconoscimento ha precluso a molti congiunti di vittime di avere legittimi indennizzi o vitalizi; e’ una situazione che riguarda decine di persone in tutte Italia. Tra i casi piu’ noti quello di Marisa Garofalo, sorella di Lea, vittima dell’ndrangheta, che fu uccisa (il corpo fu bruciato) dopo aver testimoniato contro il marito e il cognato affiliati. In Campania c’e’ poi la vicenda di Augusto Di Meo, oggi presente a Casa Don Diana; Di Meo assistette di persona all’omicidio, datato 1994, del sacerdote don Peppe Diana, testimonio’, fece arrestare e condannare il killer Giuseppe Quadrano, ma non e’ mai stato riconosciuto come testimone di giustizia. “Sono stato ricevuto da ministri e sottosegretari, anche di recente, ma nessuno ha mai riconosciuto ufficialmente cio’ che ho fatto”, dice Di Meo, che per il suo atto di coraggio ha dovuto in passato lasciare Casal di Principe, ha avuto problemi economici e di salute, ora e’ tornato a casa e chiede “giustizia”. La moglie, malata, fa ogni giorno la pendolare a Roma dove insegna, e non e’ mai stata avvicinata a Casale. Valerio Taglione, del Comitato don Diana, dice che “per ora, questa battaglia per affermare un principio, quello di vedersi riconosciuto uno status, la stiamo perdendo, ma da un anno molte persone stanno denunciando le loro vicende uscendo allo scoperto”.

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Cronache

Lotto, ‘colpo’ da 620mila euro a San Sebastiano del Vesuvio

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La fortuna bacia San Sebastiano del Vesuvio, in provincia di Napoli, grazie al gioco del Lotto. Nel concorso di sabato 5 ottobre, come riporta Agipronews, sono stati vinti 622.500 euro grazie alla combinazione 2-17-24-71 sulla ruota di Napoli. Da segnalare anche due vincite in provincia di Salerno, una da 19.700 euro a Sarno e una da 14.500 a Fisciano, oltre a una da 12.500 a Napolie due da 9.750 euro a Benevento. L’ultimo concorso del Lotto ha distribuito 9,1 milioni di euro, per un totale di 984 milioni da inizio anno.

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Cronache

Rider droga a Napoli, 2 arresti e sequestro 190 kg hashish

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L’avrebbero trasportata a destinazione dentro zaini con il marchio di una azienda di delivery, come due rider qualsiasi. La loro ‘consegna’ pero’ non era fatta da panini o sushi, ma da 190 chili di droga. Due persone di 31 e 35 anni, gia’ note alle forze dell’ordine, sono stata arrestate in un blitz dei carabinieri a Napoli in un deposito del quartiere di San Giovanni a Teduccio. Rinvenuti e sequestrati quasi 2mila panetti di hashish. Trovati anche 20mila euro in contanti. Quando i militari dell’Arma sono entrati nel locale, hanno sorpreso i due indagati mentre si preparavano per partire con parte dello stupefacente verosimilmente destinata in una larga parte della provincia di Napoli. I due avevano in spalla lo zaino di un noto marchio di food delivery (l’azienda e’ estranea ai fatti) con lo scopo di mimetizzarsi nel traffico cittadino del sabato sera. Gli arrestati sono stati trasferiti in carcere.

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Cronache

Borrelli: Napoli infestata dai parcheggiatori abusivi

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“La città di Napoli è letteralmente infestata dai parcheggiatori abusivi. Non esistono zone franche, ogni quartiere ha i suoi criminali della sosta, che gestiscono il parcheggio illegale con minacce e violenze. Un’attività illecita che ogni anno fa guadagnare milioni di euro alla malavita. I cittadini sono taglieggiati, in particolare durante i week end o i grandi eventi, dove le tariffe per il parcheggio toccano anche i 20€ a macchina”.

Lo dice il deputato Francesco Emilio Borrelli che riferisce di aver ricevuto “tantissime segnalazioni che, solo nelle ultime ore, i cittadini hanno inviato a da sempre impegnato nella lotta agli abusivi della sosta. Delle foto scattate a Mergellina, proprio davanti la stazione, mostrano auto parcheggiate sul marciapiede e in mezzo alla carreggiata, costringendo il traffico a scorrere praticamente su un’unica corsia. Alla rampe di Sant’Antonio, a Posillipo, c’è una vera e propria squadra di parcheggiatori che gestisce la sosta su tutta la strada.

A Santa Lucia è praticamente impossibile parcheggiare senza pagare la tangente agli abusivi, sono in ogni angolo e conservano anche i posti migliori ai residenti, che ovviamente pagano un prezzo aggiuntivo per il servizio. A Fuorigrotta si lavora h24, viale Kennedy è sotto il pieno controllo di questi farabutti che non si perdono nessun evento, dalla mostra d’oltremare alle stadio la zona è presidiata costantemente. “Il copione è sempre lo stesso, le zone infestate pure. Basterebbe poco per liberarsi di questa piaga una volta e per tutte. Invece sì continua a far finta di nulla. Gia da tempo ho presentato una proposta di legge per inasprire le pene contro i parcheggiatori abusivi, proposta che giace in un cassetto, nonostante il governo continui a parlare di più sicurezza nelle nostre città”.

A suo giudizio “quella dei parcheggiatori non è solo una battaglia di civiltà ma anche una questione politica che nessuno vuole affrontare. Nel frattempo che il Parlamento che si svegli, chiedo si intervenga con decisione, prevedendo una task force anti abusivi che controlli le aree maggiormente prese d’assalto da questi delinquenti. Bisogna stare col fiato sul collo degli abusivi, adottando pene certe e severe per i delinquenti colti sul fatto. I provvedimenti all’acqua di rose non bastano più. Queste persone devono stare in galera. Sono violente e pericolose, impongono la loro legge con la forza e sottraggono milioni alle casse dello Stato. Tutto questo non può più essere tollerato”, conclude Borrelli.

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