Collegati con noi

Cronache

Caso Omerovic: la polizia ha perquisito senza mandato, presto indagati

Pubblicato

del

Nessun mandato di perquisizione, nessuna iniziativa presa su disposizione della Procura di Roma. Nella drammatica vicenda di Hasib Omerovic, il disabile di 36anni precipitato dalla finestra di un appartamento nel corso di un intervento delle forze dell’ordine, arriva un primo tassello di certezza. In base a quanto accertato dai magistrati di piazzale Clodio, che hanno avviato una indagine per tentato omicidio, quanto avvenuto il 25 luglio in un appartamento di via Gerolamo Aleandro, nel quartiere Primavalle, non e’ legato ad una attivita’ delegata dall’autorita’ giudiziaria. I pm coordinati dal procuratore Francesco Lo Voi dovranno adesso chiarire se si sia trattata di una perquisizione di iniziativa coordinata da un funzionario o di una decisione presa dai quattro agenti in borghese che quel giorno sono entrati nell’appartamento, a loro dire, per chiedere i documenti del 36enne, sordomuto dalla nascita, che ora si trova in coma al policlinico Gemelli con varie fratture dopo essere precipitato per circa 9 metri. Le condizioni del ferito sono in leggero miglioramento, non e’ piu’ in pericolo di vita ma resta un quadro clinico complesso alla luce dei tre interventi chirurgici a cui e’ stato sottoposto. A spingere la polizia ad effettuare un controllo sarebbe stato il post apparso sulla pagina Facebook di quartiere in cui si accusava direttamente l’uomo di molestare le donne. Una sorta di attivita’ preventiva, come avviene spesso in casi analoghi. Un post che non sarebbe sfuggito ai poliziotti del commissariato Primavalle che infatti il giorno dopo si sono presentati, tre uomini e una donna, a casa di Omerovic e hanno bussato alla porta. Un controllo per identificare il soggetto ma soprattutto un’iniziativa, viene sottolineato, per prevenire eventuali violenze di genere visto che spesso, in passato, proprio il mancato intervento in anticipo e’ sfociato in violenze. I quattro agenti che hanno operato all’interno dell’appartamento quel giorno verranno presto sentiti dai titolari dell’indagine e non e’ escluso che potrebbero arrivare anche le prime iscrizioni nel registro degli indagati. Sul punto in Procura si mantiene il massimo riserbo. Complessivamente nella zona dello stabile, secondo quanto riferito da alcuni testimoni ai legali, sarebbero stati presenti tra gli otto e i dieci agenti, alcuni in borghese. Le forze dell’ordine hanno allertato i soccorsi dopo avere assistito l’uomo a terra. Gli uomini della Squadra Mobile, a cui sono state delegate le indagini, hanno gia’ ascoltato i vicini di casa degli Omerovic. Tra i testimoni anche una vicina che avrebbe visto il ragazzo precipitare. “A un certo punto ho visto Hasib cadere dalla finestra. A terra si lamentava, i poliziotti erano gia’ li’ e lo hanno soccorso”, ha spiegato una testimone. Le audizioni puntano a chiarire anche il ‘clima’ che si respirava nel quartiere in quei giorni. Nella denuncia presentata dai familiari del 36enne si fa esplicito riferimento ad un episodio avvenuto il 24 luglio: un barista di zona aveva avvisato la sorella di Hasib del post minaccioso che girava su Fb. Agli atti dell’indagine anche la relazione di servizio mentre sono gia’ stati posti sotto sequestro alcuni oggetti trovati nell’appartamento: lenzuola macchiate di sangue, il bastone spezzato di una scopa. I familiari hanno anche messo a disposizioni degli inquirenti alcune foto in cui e’ visibile un termosifone parzialmente staccato dal muro e tracce di sangue intorno alla porta della stanza in cui Omerovic si sarebbe rifugiato per paura, stando al racconto della sorella minore presente in quel momento in casa. Tasselli che ora i magistrati dovranno mettere in fila per cercare di chiarire cosa sia successo in quell’appartamento in una torrida giornata di luglio.

Advertisement

Cronache

Stupro di gruppo: gli imputati rinunciano all’abbreviato

Pubblicato

del

Si svolgerà con il rito ordinario il processo ai sei ragazzi palermitani accusati di aver violentato, a luglio scorso, una 19enne al Foro Italico. Gli imputati avevano presentato richiesta di ammissione al rito abbreviato condizionando l’istanza a una serie di nuove attività tra le quali l’esame in aula della vittima che il gup ha però respinto. La 19enne peraltro è stata sentita dal Gip di Palermo, Clelia Maltese, nel corso di un incidente probatorio, due mesi e mezzo fa. Il giudice ha invece deciso di accogliere la richiesta di disporre una consulenza tecnica sul telefono della ragazza, ma i difensori hanno comunque rinunciato all’abbreviato optando per il dibattimento.

Continua a leggere

Cronache

Otto milioni evasi al fisco, tre aziende irpine nei guai

Pubblicato

del

False fatturazioni ed altrettante inesistenti operazioni transnazionali per evadere le imposte dirette e i versamenti Iva. Tre aziende operanti in provincia di Avellino sono state denunciate dalla Guardia di Finanza per una evasione complessiva di otto milioni di euro nel corso di altrettante verifiche fiscali. Cinque milioni sottratti alla tassazione dirette e 1,5 milioni all’Iva. Nel corso dei controlli è anche emerso che un professionista del capoluogo ha sottratto mezzo milione di euro all’erario facendo figurare come acquisite prestazioni tecniche, in realtà mai ricevute, ma falsamente fatturate da una società a lui riconducibile.

Continua a leggere

Cronache

Fassino denunciato, informativa Polaria trasmessa a pm

Pubblicato

del

E’ all’attenzione dei magistrati della Procura di Civitavecchia l’informativa della Polaria sull’episodio del furto di una confezione di profumo da parte del parlamentate Piero Fassino in un negozio del duty free di Fiumicino e costata una denuncia. Allegato all’incartamento anche il video di quanto avvenuto il 15 aprile scorso nello scalo della Capitale e ripreso da una telecamera di sicurezza presente nell’esercizio commerciale. Nei giorni scorsi è emerso dal racconto di alcuni dipendenti del negozio che Fassino sarebbe stato autore già di un tentativo di furto nelle scorse settimane. Spetterà ora ai pm decidere come procedere e se affidare delega alla polizia giudiziaria per svolgere ulteriori approfondimenti.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto