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Macron si reinsedia all’Eliseo e promette “una Francia più forte”

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Emmanuel Macron si reinsedia all’Eliseo e promette ”una Francia piu’ forte”, con “risposte nazionali ed europee per far fronte alle sfide del nostro secolo” oltre che l’impegno per un pianeta “piu’ vivibile”. In un breve intervento in occasione della cerimonia ufficiale di investitura questa mattina all’Eliseo, dopo la vittoria nel ballottaggio del 24 aprile contro la candidata del Rassemblement National, Marine Le Pen, il neo rieletto presidente ha lanciato un appello ad “agire senza sosta” affinche’ la Francia diventi “una nazione piu’ indipendente” e per “costruire le nostre risposte francesi ed europee alle sfide del nostro secolo”. E intanto Jean-Luc Me’lenchon celebra le ‘nozze’ tra le diverse anime della gauche – France Insoumise, Partito, socialista, Verdi e comunisti – e spera di strappare la maggioranza a Macron nelle elezioni legislative di giugno.. Durantel’intervento di circa dieci minuti, il presidente che lunedi’ in occasione della Festa dell’Europa pronuncera’ un atteso discorso all’Europarlamento di Strasburgo, ha espresso l’ambizione di guidare con “un nuovo metodo” per questo suo secondo mandato “pianificando, riformando e associando” i francesi alle sue scelte per il Paese. Si e’ inoltre impegnato a lasciare un pianeta piu’ vivibile e “una Francia piu’ forte”. Questo mentre ad a Aubervilliers, alle porte di Parigi, si e’ celebrata la nascita impensabile fino a qualche settimana fa della ‘Nouvelle Union populaire e’cologique et sociale’ (Nupes), la neonata unione della gauche fortemente voluta dal leader della France Inoumise (LFI), Jean-Luc Me’lenchon, per strappare la maggioranza a Macron nel rinnovo delll’Assemblea Nazionale previsto tra un mese. Forte del suo 22% nel primo turno delle presidenziali del 24 aprile, l’uomo in cravatta rossa e’ riuscito a riunire attorno a se’ gli ex avversari del Partito socialista (PS), del Partito comunista (PCF) e di Europe-Ecologie-Les Verts (EELV) e punta ora a diventare “primo ministro”, nell’ambiziosa scommessa di una ‘coabitazione’ con Macron dopo le elezioni legislative del 12 e 19 giugno. Un accordo “storico”, hanno scandito in coro i responsabili della France Insoumise, Manuel Bompard, del Partito socialista Olivier Faure, di Europe Ecologie Les Verts Julien Bayou, e del PCF Fabien Roussel, celebrando assieme a Me’lenchonl’unione nella loro prima convention a Aubervilliers. Durante l’evento, e’ stato anche presentato il logo della nuova alleanza, una ”V” rosso, verde, malva e rosa, che significa vittoria ma anche la lettera greca, ‘NU’, iniziale di Nupes.

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Russia, respinto attacco di droni ucraini contro Mosca

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La Russia ha dichiarato stanotte di aver sventato un attacco di droni ucraini contro Mosca, pochi giorni prima delle celebrazioni del 9 maggio per la vittoria sulla Germania nazista nel 1945. Non è la prima volta che la capitale russa è bersaglio di simili operazioni di Kiev, sebbene rimangano rare. Il sindaco Sergei Sobyaninen ha dichiarato su Telegram che le difese aeree hanno “respinto un attacco di quattro droni diretti verso Mosca” senza causare “danni o vittime”.

L’attacco dei droni ucraini avviene pochi giorni prima della parata militare del 9 maggio nella Piazza Rossa, alla quale si prevede parteciperanno il presidente cinese Xi Jinping, il suo omologo brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva e altri partner e alleati di Mosca. La commemorazione della vittoria sulla Germania nazista, avvenuta esattamente 80 anni fa il 9 maggio, è fondamentale per la narrativa patriottica del Cremlino, che insiste sul fatto che il conflitto armato contro l’Ucraina è una continuazione di quello contro Berlino durante la Seconda guerra mondiale.

In occasione delle celebrazioni del 9 maggio, il presidente russo Vladimir Putin ha proposto all’Ucraina una tregua di tre giorni, dall’8 al 10 maggio, allo scopo, a suo dire, di testare la volontà di Kiev di raggiungere la pace. Ma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato domenica di “non credere” che la Russia rispetterà la tregua. I colloqui separati tra Mosca e Kiev, guidati da Washington, sono in corso da oltre due mesi e finora faticano a produrre risultati nella ricerca di una soluzione al conflitto scatenato dall’attacco russo all’Ucraina nel febbraio 2022.

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Trump riapre Alcatraz: “Ospiterà i criminali più spietati d’America”

Donald Trump ordina la ricostruzione e riapertura del carcere di Alcatraz. “Ospiterà i criminali più violenti d’America”, ha dichiarato su Truth.

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Il presidente americano annuncia su Truth il ritorno della famigerata prigione federale: sarà ampliata e usata per i detenuti più pericolosi

Donald Trump ha annunciato ufficialmente di aver ordinato la ricostruzione e la riapertura del carcere federale di Alcatraz, l’ex penitenziario simbolo della durezza del sistema carcerario americano, situato su un isolotto nella baia di San Francisco e chiuso dal 1963.

Con un post pubblicato su Truth Social, Trump ha dichiarato che la nuova Alcatraz ospiterà “i criminali più spietati e violenti d’America“. Il presidente ha inoltre anticipato che il complesso sarà “sostanzialmente ampliato” rispetto alla struttura originale, rimasta celebre per aver ospitato gangster del calibro di Al Capone e per la sua reputazione di carcere inespugnabile.

La scelta ha già provocato reazioni contrastanti negli Stati Uniti: un’operazione simbolica dal sapore fortemente propagandistico, che richiama l’idea di legge e ordine tanto cara alla narrazione trumpiana, soprattutto in vista delle prossime elezioni.

Non sono ancora stati diffusi dettagli tecnici né un cronoprogramma ufficiale per la ricostruzione. Ma l’annuncio rilancia l’uso di Alcatraz come deterrente mediatico, riportando nell’attualità una prigione che da sessant’anni era diventata solo un’attrazione turistica.

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Romania, il sindaco di Bucarest filoeuropeo Nicusor Dan al ballottaggio contro George Simion

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Sarà il sindaco di Bucarest filoeuropeo Nicusor Dan lo sfidante del candidato di estrema destra George Simion (nella foto) al ballottaggio delle elezioni presidenziali in Romania, secondo i risultati quasi definitivi del voto di ieri. Con il 99% delle schede scrutinate il leader del partito nazionalista Aur e sostenitore del presidente americano Donald Trump ha ottenuto il 40,5% dei voti e se la vedrà ora nel secondo turno con Dan, balzato al secondo posto con il 20,9% delle preferenze contro il 20,3% del candidato della coalizione di governo Crin Antonescu.

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