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Esteri

Lite Kiev-Berlino sulle armi, ‘delusi da Scholz’

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“Grande delusione e amarezza”. Per Kiev e’ vitale ricevere armi pesanti e la cautela del cancelliere tedesco Olaf Scholz ha aperto inesorabile un nuovo scontro con Berlino, accusata di essere troppo tiepida anche sulle sanzioni. L’Ucraina avrebbe gia’ vinto la guerra con Mosca se avesse potuto disporre dell’arsenale che Europa e Stati Uniti posseggono, e’ la convinzione di Zelensky, che ha rinnovato le richieste di aiuto sui social. Ufficialmente la Germania ha affidato la replica al ministro degli Esteri Annalena Baerbock, che ha rivendicato come Berlino abbia fornito “tanto equipaggiamento”, dagli stinger alle armi contro i carri armati. Rivelando anche ulteriori consegne di cui “non si e’ parlato pubblicamente”. E poi ci sono gli aiuti economici e l’accoglienza dei profughi, ha sottolineato ancora Berlino. La diffidenza di Kiev nei confronti della Germania non e’ certo nuova (prima di Pasqua il veto alla visita del presidente della Repubblica Steinmeir in Ucraina, che in molti hanno attribuito alle sue passate relazioni con Mosca, e’ stato vissuto come un affronto dall’intero governo) e non e’ dovuta solo alla questione dei rifornimenti all’esercito. A contare infatti sono anche le resistenze tedesche a sanzioni piu’ stringenti contro Mosca, in primo luogo sul gas. A dare man forte a Scholz – che comunque ha promesso risorse finanziarie agli ucraini per acquistare armi dall’industria tedesca – sono stati oggi i vertici della Bundeswehr, che hanno sostenuto come sia “impossibile” mandare in Ucraina le armi pesanti: “Servono a noi per reagire alle contingenze, altrimenti si indebolirebbe notevolmente la nostra capacita’ di difesa”, ha messo in chiaro l’ispettore generale Markus Laubenthal, numero due delle forze armate. Se si guarda pero’ allo scenario politico la cautela espressa dal cancelliere lo vede ogni giorno piu’ isolato in patria: la Cdu ma anche i Verdi e i liberali Fdp chiedono una presa di posizione piu’ netta e ora l’opposizione minaccia di portare il caso in Parlamento. Kiev ad ogni modo vorrebbe di piu’ non solo dalla Germania: “Abbiamo ricevuto unicamente pezzi di ricambio – ha fatto sapere in mattinata l’aviazione – e non caccia dagli alleati”. Il riferimento e’ agli Usa, costretti a precisare con il Pentagono che in Ucraina sono stati inviati effettivamente solo “componenti” e non aerei, come precedentemente annunciato. Allo stesso tempo pero’ gli americani hanno annunciato di aver iniziato l’addestramento di 50 soldati di Kiev per usare gli obici Howitzer, recapitati con l’ultimo ok al pacchetto Biden. E armi sono arrivate anche da parte della Bulgaria: precisamente in Polonia, da dove saranno ridistribuite. Mentre la macchina degli aiuti sul terreno prosegue, l’Europa rappresentata da Charles Michel continua a manifestare sostegno all’Ucraina. Volato a Kiev per incontrare Zelensky, il presidente del Consiglio Ue ha detto di confidare “che entro la fine di giugno la Commissione pubblichi il parere” in merito all’adesione dell’Ucraina all’Unione. “Vogliamo la vostra vittoria”, ha assicurato Michel in conferenza stampa dopo aver visitato Borodyanka, una delle citta’ martiri. Lui si’ che “e’ un nostro amico”, ha commentato il leader ucraino che punta ad accelerare l’approdo a Bruxelles.

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Esteri

Naufraga barca di migranti alle Canarie, decine i dispersi

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Naufraga un’imbarcazione con migranti a bordo al largo de El Hierro, una delle isole Canarie, lasciando decine di dispersi in mare. Stando a quanto si apprende da diverse fonti, 9 persone sono state soccorse con un elicottero e portate sull’isola per fornite loro assistenza sanitaria e alcuni di essi, scrive l’agenzia Efe, hanno raccontato ai soccorritori che la barca si è ribaltata due giorni fa, e che in quel momento a bordo c’erano circa “60 persone”. In seguito, alcune di loro sarebbero riuscite a rigirarla e tornarvici sopra.

L’incidente, avvenuto a circa 60 miglia nautiche a sud de La Restinga (El Hierro), è stato notificato dall’equipaggio di una nave mercantile di passaggio, chiamata Beskidy. Secondo questa segnalazione, la barca dei migranti era in situazione di “semi-affondamento”. Il servizio di salvataggio marittimo spagnolo, che per ora non conferma cifre di morti e dispersi in questo naufragio, ha mobilitato per i soccorsi, oltre all’elicottero, anche un’imbarcazione di emergenza.

(la foto in evidenza è di archivio e non ha a che vedere con la vicenda narrata)

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Cronache

Le gang criminali in Svezia seducono la polizia e s’infiltrano

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Un’inchiesta giornalistica del quotidiano svedese Dagens Nyheter ha portato alla luce numerosi casi in cui agenti di polizia avrebbero divulgato informazioni sensibili a membri di gang criminali. Alcuni di questi agenti avrebbero agito sotto pressioni da parenti, mentre altri avrebbero avuto rapporti intimi con individui legati alla criminalità organizzata.

Il giornale ha reso pubblici estratti di lettere d’amore inviate da una poliziotta a un membro della nota gang Foxtrot: “Sono al lavoro. Quante ore del mio tempo lavorativo ho dedicato a te? Se solo la gente sapesse”, riporta una delle lettere citate. In un altro caso, la capo squadra ‘Camilla’, specializzata in criminalità organizzata, è stata licenziata dopo essere stata sorpresa uscire da una stanza d’albergo con un membro di una gang al tempo imputato per riciclaggio: “Ci siamo accorti che qualcosa non andava”, ha dichiarato l’ex capo di Camilla al quotidiano. “Abbiamo notato un cambiamento di comportamento nei criminali che stavamo monitorando. Come se sapessero. Questo è successo più volte.

“Molti dei suoi colleghi sono rimasti scioccati dall’improvviso licenziamento di Camilla, avvenuto senza alcuna spiegazione a causa della segretezza. Lo scoop giornalistico rivela che dal 2018 è stato presentato un totale di 514 denunce per presunte divulgazioni di informazioni, ma che non tutte hanno portato a sentenze e in diversi casi non si è riusciti a individuare la fonte della fuga d’informazioni. Durante questo periodo, 30 agenti di polizia sono stati giudicati un “rischio per la sicurezza” e sono stati licenziati o invitati a lasciare il loro incarico. Le informazioni divulgate comprendono dettagli su gang rivali, metodi investigativi e dettagli privati di agenti di polizia, nonché avvertimenti di arresto e perquisizioni. Dopo la rivelazione, il Ministro della Giustizia, Gunnar Strömmer, ha convocato una riunione con i vertici della polizia: “Si tratta di un fatto molto grave” ha dichiarato a Dagens Nyheter “La divulgazione di informazioni sensibili ai criminali è un reato e può avere conseguenze molto dannose per il lavoro condotto dalle forze di polizia. A lungo termine, rischia di minare la fiducia nel sistema di giustizia e ledere la democrazia”, ha concluso il Ministro.

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Esteri

‘Da banche Occidente in Russia 800 mln euro in tasse a Cremlino’

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Le maggiori banche occidentali che sono rimaste in Russia hanno pagato lo scorso anno più di 800 milioni di euro in tasse al Cremlino, una cifra quattro volte superiore ai livelli pre-guerra. Lo riporta il Financial Times sottolineando che le imposte pagate, pari allo 0,4% delle entrate russe non legate all’energia per il 2024, sono un esempio di come le aziende straniere che restano nel Paese aiutano il Cremlino a mantenere la stabilità finanziaria nonostante le sanzioni. Secondo quanto riportato dal quotidiano, “le maggiori sette banche europee per asset in Russia – Raiffeisen Bank International, Unicredit, Ing, Commerzbank, Deutsche Bank, OTP e Intesa Sanpaolo – hanno riportato profitti totali per oltre tre miliardi di euro nel 2023. Questi profitti sono stati tre volte maggiori rispetto al 2021 e in parte generati dai fondi che le banche non possono ritirare dal Paese”.

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