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Cronache

Ragazza morta a Perugia, forse uccisa dall’influenza suina

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Proseguono gli accertamenti per capire le cause della morte della ragazza di 17 anni, Maria Elia, avvenuta all’ospedale di Perugia domenica scorsa: una delle ipotesi prospettate dai medici ai familiari e’ quella dell’influenza suina. E’ quanto ha riferito uno dei legali dei parenti della vittima, l’avvocato Antonio Cozza. E’ una delle ipotesi, ha sottolineato l’avvocato Cozza, la conferma dal punto di vista medico-legale dovra’ arrivare dalla medicina e dal lavoro dei consulenti e dei periti. In particolare, sarebbe stato isolato il ceppo H1N1 – scrive oggi il Corriere dell’Umbria – che nel 2009 causo’ una pandemia la cui fine e’ stata decretata l’anno successivo. Oltre all’influenza e ad una polmonite, sarebbe stata riscontrata la presenza dello stafilococco. Secondo gli studi dell’Iss sulla suina, “la polmonite virale primaria e’ la complicanza piu’ comune nei casi piu’ gravi ed e’ frequentemente causa di morte”. Gli inquirenti, sempre secondo quanto risulta ai media locali, stanno valutando l’ipotesi di un virus. Sulla vicenda, dopo una denuncia presentata dai familiari, la procura della Repubblica di Perugia ha infatti aperto un fascicolo nel quale e’ stato ipotizzato l’omicidio colposo contro ignoti ed e’ stata disposta l’autopsia. Esame eseguito giovedi’, che non ha pero’ chiarito le cause della morte della studentessa, che frequentava l’istituto Ipsia Cavour-Marconi-Pascal di Piscille, nel capoluogo umbro. Sara’ ora necessario attendere l’esito degli esami istologici. Un tampone eseguito in farmacia e poi quello all’ingresso in ospedale hanno escluso che fosse affetta da Covid. Quando venerdi’ si e’ presentata in pronto soccorso, la ragazza presentava difficolta’ respiratorie e qualche linea di febbre. La situazione e’ poi rapidamente precipitata fino alla morte. Intanto oggi, nella frazione perugina di Ponte San Giovanni, si sono svolti i funerali della diciassettenne. Era presente anche l’assessore del Comune di Perugia Luca Merli, che a nome del sindaco e di tutta l’amministrazione, ha espresso “vicinanza e affetto” ai familiari. Mentre prosegue la raccolta fondi – “Verita’ per Maria” – che e’ stata aperta sulla piattaforma “Eppela” per aiutare la famiglia a sostenere i costi dei periti e delle spese legali. “Travolti da questa tragedia che si e’ consumata in meno di due giorni – spiegano i promotori – i genitori vogliono solo chiarezza e non puntano il dito contro nessuno. Vogliono solo sapere la verita’ e, se questa portera’ alla luce responsabilita’ da parte di qualcuno, pretendono giustizia”.

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Stupro di gruppo: gli imputati rinunciano all’abbreviato

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Si svolgerà con il rito ordinario il processo ai sei ragazzi palermitani accusati di aver violentato, a luglio scorso, una 19enne al Foro Italico. Gli imputati avevano presentato richiesta di ammissione al rito abbreviato condizionando l’istanza a una serie di nuove attività tra le quali l’esame in aula della vittima che il gup ha però respinto. La 19enne peraltro è stata sentita dal Gip di Palermo, Clelia Maltese, nel corso di un incidente probatorio, due mesi e mezzo fa. Il giudice ha invece deciso di accogliere la richiesta di disporre una consulenza tecnica sul telefono della ragazza, ma i difensori hanno comunque rinunciato all’abbreviato optando per il dibattimento.

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Cronache

Otto milioni evasi al fisco, tre aziende irpine nei guai

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False fatturazioni ed altrettante inesistenti operazioni transnazionali per evadere le imposte dirette e i versamenti Iva. Tre aziende operanti in provincia di Avellino sono state denunciate dalla Guardia di Finanza per una evasione complessiva di otto milioni di euro nel corso di altrettante verifiche fiscali. Cinque milioni sottratti alla tassazione dirette e 1,5 milioni all’Iva. Nel corso dei controlli è anche emerso che un professionista del capoluogo ha sottratto mezzo milione di euro all’erario facendo figurare come acquisite prestazioni tecniche, in realtà mai ricevute, ma falsamente fatturate da una società a lui riconducibile.

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Cronache

Fassino denunciato, informativa Polaria trasmessa a pm

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E’ all’attenzione dei magistrati della Procura di Civitavecchia l’informativa della Polaria sull’episodio del furto di una confezione di profumo da parte del parlamentate Piero Fassino in un negozio del duty free di Fiumicino e costata una denuncia. Allegato all’incartamento anche il video di quanto avvenuto il 15 aprile scorso nello scalo della Capitale e ripreso da una telecamera di sicurezza presente nell’esercizio commerciale. Nei giorni scorsi è emerso dal racconto di alcuni dipendenti del negozio che Fassino sarebbe stato autore già di un tentativo di furto nelle scorse settimane. Spetterà ora ai pm decidere come procedere e se affidare delega alla polizia giudiziaria per svolgere ulteriori approfondimenti.

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