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Sospesa ExoMars, missione su Marte di Europa e Russia

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Aveva acceso il sogno di poter scoprire se su Marte c’e’ stata, o c’e’ ancora, la vita, anche se in forme molto elementari, ma bisognera’ aspettare ancora: e’ stato sospeso il lancio previsto in settembre della missione ExoMars, finora condotta congiuntamente dalle agenzie spaziali di Europa (Esa) e Russia (Roscomos). Lo ha deciso il Council dell’Esa, al termine della riunione di due giorni a Parigi. “E’ stata una decisione triste, quella di sospendere il lancio di ExoMars a causa dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia”, ha detto all’ANSA il direttore generale dell’Esa, Josef Aschbacher. “Le sanzioni imposte alla Russia dall’Europa – ha aggiunto – non permettono di continuare campagna di lancio. Non possiamo immaginare un lancio con la Russia”. La sospensione della collaborazione fra Europa e Russia riguarda anche le quattro missioni (Galileo M10, Galileo M11, Euclid e EarthCare). gia’ pronte per essere lanciate dai razzi russi Soyuz, sia dalla base europea di Kourou (Guyana Francese) sia dal territorio russo. All’orizzonte si apre l’opportunita’ offerta dai nuovi lanciatori europei Ariane 6 e Vega C, anche se si trattera’ di risolvere il problema delle componenti di fabbricazione ucraina. La collaborazione procede invece regolarmente a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (Iss): “l’obiettivo principale – ha detto l’Esa – e’ continuare a garantire la sicurezza delle operazioni a bordo della Iss, comprese quelle volte alla sicurezza dell’equipaggio”. Al momento sono confermati i prossimi voli sia da parte europea (quello di Samantha Cristoforetti in aprile a bordo della navetta americana Crew Dragon), sia da parte russa (quello di tre cosmonauti che domani si preparano a partire con la Soyuz per raggiungere la Iss. Dopo aver sospeso una collaborazione con la Russia iniziata negli anni ’90, adesso comincia una fase di riorganizzazione dell’Europa dello spazio. Si tratta di definire una nuova data per il lancio di ExoMars e al momento la piu’ probabile e’ il 2026, ha detto Aschbacher. “Adesso si tratta di lavorare con l’industria per studiare in dettaglio quali componenti dei veicoli russi potranno essere sostituiti da parte dell’industria europea, oppure di quella statunitense”, ha detto ancora Aschbacher. “Questo e’ quanto ci prepariamo a fare nei prossimi mesi e sara’ un lavoro complesso perche’ la tecnologia spaziale e’ molto complessa”. Un lavoro che procedera’ per gradi e la prima tappa e’ fissata in giugno, quando si prevede “un nuovo incontro per esaminare le possibili opzioni”. Complessivamente, secondo il direttore dell’Esa la sostituzione della tecnologia russa richiedera’ almeno tre anni di lavoro. Una lunga attesa che, secondo il direttore per l’Esa dell’Esplorazione umana e robotica, David Parker, non riuscira’ a scalfire il primato scientifico e tecnologico europeo legato a questa missione: “lanceremo piu’ tardi”, ha detto, “ma saremo comunque i primi a perforare il suolo di di Marte fino alla profondita’ di due metri in cerca di tracce di vita”.

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Esteri

Guterres: Italia pilastro fondamentale multilateralismo

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“L’Italia è un pilastro fondamentale del multilateralismo e un partner esemplare delle Nazioni Unite. In ogni area delle nostre attività l’Italia è sempre presente, nelle operazioni di peacekeeping, nello sviluppo sostenibile, nella protezione climatica, nei diritti umani. E’ molto importante dirlo nel momento in cui l’Italia assume la presidenza del G7” ha spiegato il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres incontrando il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in visita al Palazzo di vetro.

“Questo paese – ha proseguito Guterres – è sempre stato un ponte tra nord e sud, un ponte che ora è più necessario che mai, quando si vive in un mondo dove le divisioni geopolitiche hanno creato tante difficolta’ in tutte le aree”. “E’ molto importante avere l’Italia alla guida del G7 – ha continuato – ed essere in grado di raggiungere le riforme della nostra istituzione multilaterale che non rappresenta più la realtà del mondo moderno”.

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Trovato in Francia il pallone d’oro rubato a Maradona: andrà all’asta

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Il 6 giugno andrà all’asta in Francia il Pallone d’Oro di Maradona, si quello che venne rubato dal caveau della Banca della Provincia di Napoli in via Duomo. Era il 26 ottobre 1989. Un furto clamoroso, un colpo avvenuto scavando cunicoli da parte degli uomini del clan di Giuseppe Misso. Aprirono le svuotarono molte cassette di sicurezza, anche quelle di Diego Maradona e dell’allora sua moglie Claudia. All’interno, il pallone d’oro vinto dal campione nel 1986. Oggetto che lo stesso calciatore aveva provato a recuperare chiedendo ad altri personaggi napoletani ma senza successo.

Come sia venuto alla luce il Ballon d’Or ha del rocambolesco, lo racconta l’Equipe annunciando l’asta della casa Aguttes a Neuilly Sur Seine, Parigi. Un pezzo importante che sembrava perduto: c’era chi riteneva che fosse stato fuso per farne lingotti visto quanto scottava… In realtà è finito in possesso di un signore franco -algerino, gallerista, ex gioielliere: Abdelhamid B. che è stato rintracciato e intervistato dal giornalista di France Football, Theo Troude. A lui ha spiegato di aver acquistato degli scarti proprio della casa d’aste Aguttes attraverso un’altra ditta la Tessier & Sarrou dove spesso ha recuperato oggetti che si sono rivelati essere buone occasioni. Questo nel 2016, quando l’ex gioielliere ha acquistato alcune casse d’oggetti, fra le quali una contenente trofei sportivi: molta paccottiglia, tanti oggetti inutili, ma anche la Scarpa d’oro persa da Van Basten, che era stato premiato nella stessa cerimonia di Parigi di Maradona oltre al pallone d’oro.Anche la scarpa andrà all’asta ma in un lotto diverso.


Quanto al ‘Ballon d’Or’ ha dovuto faticare non poco per capire che era proprio quello di Maradona: ha anche cercato di rintracciare il suo mito ma non c’è riuscito e nel 2020 il campione è morto. La certezza che fosse davvero quel cimelio prezioso rubato a Napoli solo un mese fa ed ora l’asta. Che potrebbe essere milionaria. Secondo la casa d’aste potrebbe addirittura valere tra 12 e 15 milioni.

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Cinema

Al Festival del cinema di Cannes si userà l’AI per la sicurezza

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Intelligenza artificiale, codici QR, pulsanti di chiamata: la sicurezza del 77 Festival di Cannes sara’ all’insegna della tecnologia con dispositivi sperimentali che la Francia vuole testare anche in vista delle Olimpiadi di Parigi. Con il solito stuolo di star, la folla che cerca di intravederle e i 4.500 giornalisti accreditati, il festival di quest’anno (14-25 maggio) sara’ sorvegliato da 17 “telecamere di protezione video che utilizzano sistemi di intelligenza artificiale”, ha annunciato il municipio di Cannes.

La tecnologia è stata installata “in via sperimentale” intorno al Palais des Festival, l’area piu’ sorvegliata dove si svolgono le proiezioni e dove sono attesi Francis Ford Coppola, George Lucas, Emma Stone, Selena Gomez, Catherine Deneuve e Demi Moore. Il complesso sistema consentira’ al Centro di Protezione Urbana (CPU) della citta’ di “individuare eventi o comportamenti ritenuti sospetti o a rischio” e aiutera’ a rilevare pacchi abbandonati, la presenza di armi, persone a terra o qualsiasi movimento strano proveniente dalla folla.

Richieste “a partire dal 2019”, queste “risorse tecnologiche di sorveglianza aggiuntive” potranno essere utilizzate durante questa edizione grazie “alla legge relativa ai Giochi Olimpici e Paralimpici del 2024”, ha spiegato il sindaco di Cannes, David Lisnard. Queste telecamere saranno abbinate alla “rete di videosorveglianza piu’ fitta di Francia”, con 884 telecamere, cioe’ “una ogni 84 abitanti”, per “rendere piu’ efficace il sistema di sicurezza”, ha spiegato. Un altro supporto tecnico e’ caratterizzato dai “462 pulsanti di chiamata d’emergenza, collegati direttamente alla CPU” che “sono stati distribuiti in modo pionieristico dal Comune negli spazi pubblici, cosi’ come nelle scuole, negli asili nido, negli edifici e nelle strutture pubbliche, nei luoghi di culto e nei negozi”.

Riguardo al numero di agenti coinvolti, il Ministero dell’Interno ha cercato di rassicurare l’opinione pubblica spiegando che saranno impiegate quattro unita’ mobili di circa 100 agenti ciascuna, come avvenuto negli scorsi anni. Secondo la prefettura, le disposizioni di sicurezza saranno presentate il giorno prima dell’apertura dell’evento. Da parte loro, gli organizzatori hanno mobilitato 400 guardie di sicurezza per controllare e monitorare le persone all’interno del Palais. Il festival, infine, prevede anche un gran numero di feste private organizzate sulle spiagge, nelle ville o sugli yacht, che faranno ricorso a societa’ di sicurezza private.

Ad esempio, sulla spiaggia Magnum di fronte all’hotel JW Marriott, che ha ospitato le feste di tre film vincitori della Palma d’Oro, verranno installati dei codici QR, il che significa “che tutti dovranno essere accreditati in anticipo”, spiegano ancora le autorità cittadine. Anche all’hotel Carlton, dove alloggia la presidente della giuria, l’americana Greta Gerwig, “la sicurezza sara’ rafforzata”.

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