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Esteri

Rogo in condominio Philadephia, tra 13 vittime 7 bambini

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Tragedia a Philadelphia, risvegliatasi con uno dei suoi peggiori incendi nell’ultimo secolo: un rogo in un condominio ha ucciso tredici persone, tra cui sette bambini. Il bilancio delle vittime potrebbe tuttavia aumentare. Le fiamme sono scoppiate di prima mattina in un edificio di proprieta’ del comune di Philadelphia. Le cause sono ancora in corso di accertamento. La ‘townhouse’ di tre piani era legalmente divisa in due appartamenti, abitati da almeno 26 persone. Diciotto vivevano nell’appartamento del secondo e terzo piano, e otto al primo. “Un numero eccezionale di persone”, ha commentato il vice comandante dei vigili del fuoco Craig Murphy. Secondo le prime ricostruzioni, le fiamme sono partite da un’area al secondo piano che si ritiene fosse la cucina. Si sono poi propagate al terzo piano attraverso una scalinata. Per i vigili del fuoco non e’ stato semplice domare il rogo a causa dell’insolita configurazione dell’edificio, tuttavia in meno di un’ora sono riusciti a completare il lavoro. Negli appartamenti erano inoltre presenti quattro rilevatori di fumo ma nessuno ha funzionato. L’assessorato all’Edilizia ha detto che due di essi sono stati rimpiazzati nel 2020 mentre le batterie sono state sostituite negli altri due. L’ultima ispezione risale al 2021 e all’epoca non furono riscontrate anomalie. L’identita’ delle vittime e la loro eta’ non sono state ancora rivelate. “Faccio questo lavoro da circa 35 anni – ha detto ancora Murphy in conferenza stampa – e questo e’ probabilmente il peggior rogo che mi sia capitato”. “Questo e’ senza dubbio uno dei giorni piu’ tragici per la nostra citta’ – gli ha fatto eco il sindaco Jim Kenney -. La perdita di cosi’ tanti bambini e’ sconcertante”. Al momento i pompieri non sono ancora entrati nell’edificio per ispezionarlo, potranno farlo solo quando la struttura sara’ considerata ‘sicura’. La Cnn riporta inoltre che le autorita’ sono in attesa di attrezzature speciali e per indagare sul rogo, che per ora non viene considerato doloso ma a causa delle sue dimensioni non viene esclusa alcuna ipotesi. Il condomino si trova nelle vicinanze del quartiere di Fairmount, famoso per i numerosi musei di Philadelphia lungo la Benjamin Franklin Parkway, viale ispirato agli Champs-E’lyse’es di Parigi.

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Esteri

Naufraga barca di migranti alle Canarie, decine i dispersi

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Naufraga un’imbarcazione con migranti a bordo al largo de El Hierro, una delle isole Canarie, lasciando decine di dispersi in mare. Stando a quanto si apprende da diverse fonti, 9 persone sono state soccorse con un elicottero e portate sull’isola per fornite loro assistenza sanitaria e alcuni di essi, scrive l’agenzia Efe, hanno raccontato ai soccorritori che la barca si è ribaltata due giorni fa, e che in quel momento a bordo c’erano circa “60 persone”. In seguito, alcune di loro sarebbero riuscite a rigirarla e tornarvici sopra.

L’incidente, avvenuto a circa 60 miglia nautiche a sud de La Restinga (El Hierro), è stato notificato dall’equipaggio di una nave mercantile di passaggio, chiamata Beskidy. Secondo questa segnalazione, la barca dei migranti era in situazione di “semi-affondamento”. Il servizio di salvataggio marittimo spagnolo, che per ora non conferma cifre di morti e dispersi in questo naufragio, ha mobilitato per i soccorsi, oltre all’elicottero, anche un’imbarcazione di emergenza.

(la foto in evidenza è di archivio e non ha a che vedere con la vicenda narrata)

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Cronache

Le gang criminali in Svezia seducono la polizia e s’infiltrano

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Un’inchiesta giornalistica del quotidiano svedese Dagens Nyheter ha portato alla luce numerosi casi in cui agenti di polizia avrebbero divulgato informazioni sensibili a membri di gang criminali. Alcuni di questi agenti avrebbero agito sotto pressioni da parenti, mentre altri avrebbero avuto rapporti intimi con individui legati alla criminalità organizzata.

Il giornale ha reso pubblici estratti di lettere d’amore inviate da una poliziotta a un membro della nota gang Foxtrot: “Sono al lavoro. Quante ore del mio tempo lavorativo ho dedicato a te? Se solo la gente sapesse”, riporta una delle lettere citate. In un altro caso, la capo squadra ‘Camilla’, specializzata in criminalità organizzata, è stata licenziata dopo essere stata sorpresa uscire da una stanza d’albergo con un membro di una gang al tempo imputato per riciclaggio: “Ci siamo accorti che qualcosa non andava”, ha dichiarato l’ex capo di Camilla al quotidiano. “Abbiamo notato un cambiamento di comportamento nei criminali che stavamo monitorando. Come se sapessero. Questo è successo più volte.

“Molti dei suoi colleghi sono rimasti scioccati dall’improvviso licenziamento di Camilla, avvenuto senza alcuna spiegazione a causa della segretezza. Lo scoop giornalistico rivela che dal 2018 è stato presentato un totale di 514 denunce per presunte divulgazioni di informazioni, ma che non tutte hanno portato a sentenze e in diversi casi non si è riusciti a individuare la fonte della fuga d’informazioni. Durante questo periodo, 30 agenti di polizia sono stati giudicati un “rischio per la sicurezza” e sono stati licenziati o invitati a lasciare il loro incarico. Le informazioni divulgate comprendono dettagli su gang rivali, metodi investigativi e dettagli privati di agenti di polizia, nonché avvertimenti di arresto e perquisizioni. Dopo la rivelazione, il Ministro della Giustizia, Gunnar Strömmer, ha convocato una riunione con i vertici della polizia: “Si tratta di un fatto molto grave” ha dichiarato a Dagens Nyheter “La divulgazione di informazioni sensibili ai criminali è un reato e può avere conseguenze molto dannose per il lavoro condotto dalle forze di polizia. A lungo termine, rischia di minare la fiducia nel sistema di giustizia e ledere la democrazia”, ha concluso il Ministro.

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Esteri

‘Da banche Occidente in Russia 800 mln euro in tasse a Cremlino’

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Le maggiori banche occidentali che sono rimaste in Russia hanno pagato lo scorso anno più di 800 milioni di euro in tasse al Cremlino, una cifra quattro volte superiore ai livelli pre-guerra. Lo riporta il Financial Times sottolineando che le imposte pagate, pari allo 0,4% delle entrate russe non legate all’energia per il 2024, sono un esempio di come le aziende straniere che restano nel Paese aiutano il Cremlino a mantenere la stabilità finanziaria nonostante le sanzioni. Secondo quanto riportato dal quotidiano, “le maggiori sette banche europee per asset in Russia – Raiffeisen Bank International, Unicredit, Ing, Commerzbank, Deutsche Bank, OTP e Intesa Sanpaolo – hanno riportato profitti totali per oltre tre miliardi di euro nel 2023. Questi profitti sono stati tre volte maggiori rispetto al 2021 e in parte generati dai fondi che le banche non possono ritirare dal Paese”.

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