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Allegri deluso dalla sua Juve: dopo il pari abbiamo perso la testa

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La Juventus si ferma di nuovo, dopo una serie di risultati positivi, da ultimo l’1-1 con l’Inter a San Siro, e scivola ancora piu’ lontano dalla vetta. Allegri ci e’ rimasto male: “Dopo il nostro pareggio abbiamo perso la testa, siamo diventati frenetici e disordinati. Dovevamo continuare a palleggiare invece abbiamo finito con il concedere le ripartenze al Sassuolo, che in questo e’ bravissimo”, e’ la disamina del tecnico bianconero. Il -13 dal Milan e il -10 (per ora) dal Napoli fanno paura. Allegri teme forse che gli obiettivi stagionali debbano essere ridimensionati anche se tutti si ricordano che qualche anno fa ha guidato i bianconeri a una clamorosa rimonta conclusa con lo scudetto. Questa volta, pero’, sembra ancora piu’ dura: “La classifica – dice – non va nemmeno guardata e parlare di obiettivi non ha senso: potevamo fare un salto e non l’abbiamo fatto. E quando non riesci a vincere diventa fondamentale non perdere”. Raggiunto il pareggio si aspettava un atteggiamento diverso dalla squadra: e invece e’ successo come contro l’Empoli, l’altra sconfitta di quest’anno allo Stadium: ” Ma non dovra’ piu’ accadere e’ il monito di Allegri – perche’ a fine campionato anche i pareggi peseranno”. Sulle motivazioni di questo nuovo passo indietro dopo la serie positiva “Abbiamo commesso errori nella gestione della partita, poi non possiamo prendere un gol del genere perche’ e’ stato proprio brutto da vedere – spiega Allegri sulla rete di Lopez subita al 95′ in contropiede – e adesso dobbiamo riflettere, migliorare e lavorare”. Morata e’ stato sostituito tra i fischi, Allegri evita l’argomento: “E inutile parlare dei singoli, ma quel che e’ certo e’ che dobbiamo segnare piu’ gol, altrimenti le partite non si vincono. Giochera’ Kaio Jorge a Verona? Adesso devo smaltire la delusione – risponde il tecnico bianconero – da domani penseremo a Verona, dove dovremo fare una grande prestazione”. Nelle parole di Alessio Dionisi c’e’ un pizzico di stupore oltre che la soddisfazione per l’impresa: “Sarebbe stato piu’ giusto il pareggio, nella ripresa la Juve ha fatto all-in di attaccanti e ha fatto un grande forcing – ammette il tecnico del Sassuolo – ma noi non ci siamo disuniti e ci abbiamo creduto: dopo il pareggio bianconero era diventata una partita da ‘1X’, invece Berardi e Lopez sono stati bravissimi a confezionare il gol”. Il Sassuolo e’ tornato a farsi sotto per le posizioni in classifica che valgono un posto in Europa: “Avevo fiducia nei miei ragazzi prima di questa partita e ce l’ho anche adesso, dipendera’ tutto da noi e da quanta consapevolezza riusciremo a prendere”, conclude Dionisi.

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L’Inter agguanto il pareggio con la Lazio in zona Cesarini

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L’Inter agguanta l’1-1 contro la Lazio nell’ultima sfida stagionale al “Meazza”: all’iniziale vantaggio di Kamada risponde Dumfries all’87’. Per i nerazzurri è tempo di festeggiare (ancora) con la consegna della Coppa del titolo 2023-2024 della Serie A. Per i biancocelesti grande rammarico: il sogno Champions è adesso molto lontano. I nerazzurri partono subito forte con una conclusione di Thuram dopo 3′, che viene deviata in corner da Provedel. Due minuti più tardi i biancocelesti passano in vantaggio con Castellanos, ma il gol viene annullato dal Var per un fuorigioco dell’argentino. Al 14′ è ancora Castellanos a creare affanno nella retroguardia dell’Inter, con una conclusione respinta da Sommer. Intorno alla mezz’ora Dimarco si scatena e crea una tripla occasione da rete, ma trova il provvidenziale intervento di Provedel a sventare la minaccia. Al 32′ la Lazio trova la rete del vantaggio con Daichi Kamada, che calcia dalla distanza e infila la sfera alle spalle di Sommer. Nel finale di primo tempo i campioni d’Italia reagiscono con Dimarco e Barella, ma i loro tentativi risultano imprecisi; si va, dunque, a riposo sul parziale di 0-1.

Nella ripresa l’Inter prova subito a mettere pressione agli avversari con alcune iniziative, ma l’occasione più pericolosa arriva con un tiro di Calhanoglu che termina di poco a lato. Al 58′ Provedel è ancora decisivo su Barella, mentre nell’azione successiva è il palo a dire di no a Lautaro Martinez. Il gioco diventa spezzettato in seguito alla girandola di sostituzioni effettuata dai due allenatori, che inseriscono forze fresche in campo. Negli ultimi minuti i nerazzurri tentano l’affondo per cercare il pareggio e lo trovano all’87’ grazie ad un preciso colpo di testa di Denzel Dumfries su cross di Sanchez. In seguito a questo risultato la Lazio aggancia la Roma al sesto posto con 60 punti (ma i giallorossi giocheranno stasera e sono in vantaggio negli scontri diretti); mentre l’Inter sale a quota 93. Al termine della sfida i nerazzurri di Simone Inzaghi festeggiano la conquista del loro ventesimo scudetto con l’accompagnamento musicale di due tifosi d’eccezione, ovvero Luciano Ligabue e Tananai.

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Internazionali tennis, a Roma Errani e Paolini trionfano nel doppio

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Il titolo azzurro a cui questa edizione puntava non arriva come ci si aspettava alla vigilia, da Sinner, che ha rinunciato a Roma causa anca. Ma a sorpresa, dal doppio formato da Sara Errani, 37 anni e Jasmine Paolini, 28, le due underdog del torneo, neanche teste di serie in questo tabellone. Hanno vinto 6/3 – 4/6 – 10/8 al super tiebreak finale sulle piu’ quotate (testa di serie numero 3 del tabellone) Coco Gauff ed Erin Routliffe, al loro primo doppio insieme, con una rimonta da brividi, quando erano sotto prima 4 a 1 e poi 8 a 6 nel super tie break. Nonostante il servizio di Gauff viaggiasse a 190 chilometri all’ora e quello di Errani a 120. E’ finita con un grande abbraccio tra le due piccole grandi azzurre, con il pubblico del Centrale impazzito, con Errani (che gia’ aveva vinto il titolo con Roberta Vinci 12 anni fa) in lacrime incredula e Jasmine che saltellava nel campo sulle note di ‘Volare’ di Domenico Modugno.

“Non ci sto credendo, non pensavo di vincere stavolta” ha spiegato Sara durante la premiazione “soprattutto perche’ al primo turno eravamo a un passo dall’eliminazione”. E invece ce l’hanno fatta anche stavolta rimontando quando tutto sembrava perduto. Le nostre avevano vinto il primo set senza alcun problema, a colpi di pallonetti perfetti e di discese a rete di Errani, di drittoni piazzati di Jasmine e un grande aiuto della neozelandese Routliffe efficace a rete, ma carente a fondo campo, che ha dato loro una gran mano, a colpi di doppi falli e dritti spediti a rete e verso il telone. Nei doppi della domenica interpretava la terza avversaria di Gauff, quella che per generosita’ di errori, si definisce scherzando “una banca”.

Il match ha preso un’altra direzione dopo il toilet break, con le nostre brekkate sull’uno pari, Routliffe tornata in se’ e le avversarie che si sono prese poi il secondo set. Nel tie break il doppio fallo di Routliffe (qui a Roma senza coach ha ringraziato poi il team della Gauff per averla affiliata) e’ stato provvidenziale rimettendo in corsa le azzurre quando erano sotto 4 a 1. Jasmine ha tirato fuori il coraggio piazzando risposte e dritti da fondo campo, Sara ha ritrovato la precisione ma non e’ bastato a evitare che le due avversarie si portassero 8 a 6, a due punti dal match e una mano e’ arrivata dalla Gauff, con due doppi falli (uno sul 5-4, l’ultimo sul match point). Per Jasmine Roma “e’ il piu’ bel torneo del mondo” e “senza Sara questa vittoria non sarebbe stata possibile”, per Sara “e’ stato un onore giocare con Jasmine. Speriamo di darvi altre gioie a Parigi e alle Olimpiadi” ha detto durante la premiazione.

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Calcio, se la Fiorentina vince la Conference nove squadre italiane in Europa

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La stagione 2024-25 potrebbe essere un anno storico per i club italiani nelle competizioni europee. Molto dipenderà dai risultati del finale di stagione, sia in Serie A sia nelle competizioni europee, come l’Europa League e la Conference League.

L’Italia potrebbe avere infatti fino a nove squadre nelle coppe europee, con cinque o sei partecipanti alla Champions League. La situazione più favorevole si verificherebbe se la Fiorentina vincesse la finale di Conference League e terminasse il campionato dall’ottavo posto in giù. In questo scenario, l’Italia avrebbe ben nove squadre nelle competizioni europee per la stagione successiva.

Tuttavia, i risultati di Atalanta e Roma in Europa League saranno cruciali per determinare il numero di squadre italiane in Champions League.

Super Champions a 36 Squadre
La prossima stagione vedrà l’introduzione della nuova super Champions League a 36 squadre. L’Italia potrebbe partecipare con sei squadre, a condizione che una tra Atalanta e Roma vinca l’Europa League senza qualificarsi tra le prime quattro in Serie A. Se questa condizione si avverasse, e con la Fiorentina vincitrice in Conference League, la ripartizione sarebbe:

Sei squadre in Champions League
Due in Europa League
Una in Conference League
Con l’attuale classifica della Serie A, le squadre qualificate per la Champions League sarebbero: Inter, Milan, Juventus, Bologna, Atalanta e Roma. Lazio e Fiorentina andrebbero in Europa League, mentre il Napoli giocherebbe in Conference League.

Ma ci sono anche altri scenari possibili.  Se una squadra italiana dovesse vincere l’Europa League e la Fiorentina perdesse la finale di Conference League, la ripartizione sarebbe di sei squadre in Champions League, una in Europa League e una in Conference League, con la Fiorentina fuori dalle competizioni europee.

Se solo la Fiorentina dovesse vincere la Conference League, senza altri successi italiani in Europa League, la ripartizione sarebbe di cinque squadre in Champions League, tre in Europa League e una in Conference League.

La stagione 2024-25 ha il potenziale per essere memorabile per il calcio italiano nelle competizioni europee. I risultati delle prossime settimane saranno determinanti per definire il numero di squadre italiane in Champions League, Europa League e Conference League. I tifosi italiani possono sperare in un finale di stagione ricco di successi che potrebbe portare a una partecipazione record nelle coppe europee.

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