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Cronache

La procura di Firenze chiude le indagini su Fondazione Open con 15 indagati: ci sono anche Renzi, Boschi e Lotti

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La procura di Firenze chiude le indagini su Fondazione Open, la cassaforte di Matteo Renzi quando era segretario del Pd, che sostenne le sue iniziative politiche, tra cui la kermesse della Stazione Leopolda. Oltre 3,5 milioni di euro di donazioni di denaro, in violazione delle norme sul finanziamento ai partiti, scivolati nella contabilita’ di Open fra il 2014 e il 2018 sono al centro dell’inchiesta e delle accuse, a vario titolo, per 15 indagati, 11 persone fisiche e quattro societa’. A tutti e’ stato notificato l’avviso di conclusione indagini e tra loro c’e’ l’attuale leader di Italia Viva. Il senatore Renzi e’ ritenuto dagli inquirenti il direttore di fatto della ex fondazione, e’ accusato di finanziamento illecito ai partiti in concorso con l’ex presidente di Open, l’avvocato Alberto Bianchi, e con i componenti del cda, gli amici e compagni di strada Marco Carrai, Luca Lotti e Maria Elena Boschi. Tutte contestazioni prive di fondamento secondo lo stesso Renzi che, ricevuto l’atto, parla di “sconfinamento dei giudici in politica”. “La Leopolda – afferma – non era la manifestazione di una corrente o di una parte del Pd, ma un luogo di liberta’, senza bandiere e con tutti i finanziamenti previsti dalla legge sulle fondazioni. Quando il giudice penale vuole decidere le forme della politica siamo davanti a uno sconfinamento pericoloso per la separazione dei poteri. Loro vogliono un processo politico alla politica. Noi chiederemo giustizia nelle aule della giustizia”, ha concluso Renzi. Il finanziamento illecito e’ solo uno dei reati contestati nell’inchiesta condotta dal procuratore aggiunto Luca Turco e dal pm Antonino Nastasi. Dovra’ difendersi, in piu’, dall’accusa di corruzione l’onorevole Luca Lotti: per la procura si sarebbe adoperato affinche’ in Parlamento venissero approvate disposizioni normative favorevoli al concessionario autostradale Toto Costruzioni spa, una delle societa’ che guardava a Renzi e al suo mondo. In cambio di queste attenzioni il parlamentare, all’epoca dei fatti influente sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e pure segretario del Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica), avrebbe ottenuto finanziamenti per Open. In particolare, sostengono i pm, come ricompensa per l’operato di Lotti, il gruppo Toto avrebbe versato al presidente avvocato Alberto Bianchi, 800.000 euro a fronte di una prestazione professionale fittizia. Di questa somma, Bianchi avrebbe poi versato 200.000 euro a Open e altri 200.000 al Comitato per il Si’ al referendum sulla riforma costituzionale che Renzi peraltro perse. Per questi fatti oltre a Lotti sono accusati di corruzione Bianchi, l’imprenditore Patrizio Donnini e Alfonso Toto referente di Toto Costruzioni. Sempre in relazione allo stesso episodio, a Toto viene contestato anche il reato di finanziamento illecito ai partiti. Sia Alfonso Toto che Patrizio Donnini inoltre devono rispondere dell’accusa di traffico di influenze in concorso illecite: per l’accusa, Donnini, si sarebbe fatto pagare da Toto circa 1 milione di euro per una sua mediazione illecita con Luca Lotti. Donnini e’ accusato anche di autoriciclaggio. Lo schema delle modifiche alle leggi in cambio di donazioni a Open – e’ sempre ricostruzione dell’accusa – si sarebbe ripetuto anche con la British American Tobacco Italia: tra 2014 e 2017 Luca Lotti si sarebbe adoperato su disposizioni normative in materia di accise sui tabacchi lavorati, ricevendo in cambio tra l’altro finanziamenti a Open per oltre 250.000 euro e la nomina di un manager gradito nel collegio sindacale della British American Tobacco spa. Sempre riguardo ai finanziamenti ricevuti da Open, l’ex presidente Alberto Bianchi e’ indagato anche per emissione di fatture per operazioni inesistenti e per traffico di influenze. Nell’inchiesta sono indagati anche l’imprenditore Riccardo Maestrelli, il vicepresidente del cda della British American Tobacco Italia Giovanni Carucci, il responsabile delle relazioni esterne della spa Gianluca Ansalone e Pietro Di Lorenzo. Le societa’ che hanno ricevuto l’avviso di conclusione indagini sono Toto Costruzioni Generali, Immobil Green srl, British American Tobacco Italia spa e Irbm spa.

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Cronache

Frontale ad Albanella, cinque feriti tra cui due bambini: coinvolte un’Audi Q3 e una Punto

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Paura nel pomeriggio di oggi nella zona di Matinella – Albanella, nel salernitano, dove si è verificato un grave incidente stradale nei pressi del caseificio La Perla a Pontebarizzo. Due auto, una Audi Q3 e una Fiat Punto, si sono scontrate frontalmente causando cinque feriti, tra cui due bambini.

A bordo dell’Audi si trovavano quattro persone, compresi i piccoli, mentre la Fiat Punto era occupata da un solo conducente. Tutti i coinvolti, in condizioni al momento non precisate, sono stati trasportati in ospedale per accertamenti e cure.

Sul posto sono intervenuti tempestivamente i Vigili del Fuoco del distaccamento di Agropoli, che hanno provveduto a mettere in sicurezza l’area dell’incidente e a supportare le operazioni di soccorso. Ancora in corso le indagini per ricostruire l’esatta dinamica del violento impatto.

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Inchiesta curve, Inter Milan patteggiano: per Inzaghi e Chalanoglu solo 1 turno stop

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Una giornata di squalifica per Simone Inzaghi e Hakan Calhanoglu, ammende rispettivamente di 15 e 30 mila euro e 70mila per l’Inter. Multa di 30mila euro per il Milan. Sono le sanzioni rese note dalla Figc comminate ai due club e ai tesserati coinvolti in seguito al patteggiamento con la Procura Federale, in merito al filone sportivo dell’inchiesta penale sulle curve e sui rapporti fra ultras e giocatori di Inter e Milan. La squalifica per Inzaghi e Calhanoglu verrà scontata nel prossimo turno con il Verona.

Grazie al patteggiamento le pene vengono dimezzate e non c’è il processo. Inzaghi e Chalanoglu hanno violato due articoli del codice di giustizia sportiva, quello sulla lealtà e correttezza e probità e dell’obbligo di osservanza delle norme federali (4, comma 1) e l’articolo 25 comma 10 “che prevede il divieto di avere rapporti con esponenti di gruppi o gruppi di sostenitori che non facciano parte di associazioni convenzionate con le società, per avere avuto, quantomeno a partire dalla stagione sportiva 2022-23, rapporti con esponenti del gruppo Ultrà denominato Curva Nord’.

Tra gli esponenti del club multati c’è anche Javier Zanetti con 14.500 euro. L’Inter viene sanzionata con 70mila euro per responsabilità diretta e oggettiva (art. 6, commi 1 e 2) per i comportamenti del tecnico e del centrocampista, dello stesso Zanetti, di Massimiliano Silva e Claudio Sala (14.500 di multa e 30 giorni di inibizione). Quanto al Milan (sanzione di 30mila euro) per responsabilità oggettiva per i comportamenti ascritti a Fabio Pansa (30 giorni di inibizione e 13mila euro di multa) e Davide Calabria, che non ha al momento scelto la strada del patteggiamento e sarà quindi ascoltato dalla Procura federale.

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Chieti, tragedia durante un’escursione: trovati morti due Vigili del Fuoco nella forra del fiume Avello

Nico Civitella ed Emanuele Capone avevano 42 anni. Salvi altri due colleghi. Cordoglio delle istituzioni.

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Sono stati individuati e recuperati i corpi senza vita di Nico Civitella ed Emanuele Capone, i due Vigili del Fuoco di Chieti dispersi da ieri sera durante un’escursione in località Balzolo, nel territorio di Pennapiedimonte, provincia di Chieti. I due erano scivolati in una forra del fiume Avello mentre erano fuori servizio insieme ad altri due colleghi, tratti in salvo nella serata di ieri: Giulio De Panfilis, 32 anni, e Gabriele Buzzelli, 48.

Le operazioni di recupero

Il recupero dei corpi è stato lungo e complesso, affidato ai soccorritori del Corpo nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico e ai Vigili del Fuoco, con il coordinamento della Prefettura di Chieti. Sul luogo della tragedia anche i familiari delle vittime, alcuni dei quali hanno accusato malori per lo choc e sono stati assistiti dal personale del 118.

I corpi, rinvenuti in una zona impervia, sono stati trasferiti in un’area accessibile per permettere l’intervento dell’elisoccorso, che li ha trasportati all’obitorio dell’Ospedale di Chieti. È stata disposta l’autopsia per chiarire le cause esatte della morte, mentre ulteriori accertamenti saranno effettuati sui luoghi dell’incidente a cura dei Carabinieri del Comando Provinciale di Chieti e del Reparto Forestale del Parco Nazionale della Maiella.

Il cordoglio delle istituzioni

«Esprimo la mia più grande vicinanza alle famiglie dei due giovani, ai colleghi e a tutto il Corpo Nazionale», ha dichiarato il prefetto Attilio Visconti, Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco. «Anche fuori servizio, i Vigili si tengono in allenamento per migliorarsi e garantire soccorso agli altri».

Dolore e partecipazione anche dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi: «Oggi piangiamo la tragica scomparsa di due Vigili del Fuoco. Ai loro familiari e colleghi va la mia più sincera vicinanza e gratitudine». Sul posto anche il sindaco di Pennapiedimonte Rosalina Di Giorgio, le unità psicologiche del Corpo, volontari della Protezione Civile e operatori da Abruzzo, Marche, Umbria e Lazio.

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