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Cronache

Un’altra donna di 42 anni uccisa a coltellate in cucina dal marito

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Prima le coltellate, almeno una decina, all’addome della vittima. Poi la telefonata al 112 per avvisare i carabinieri del crimine appena commesso ai danni di sua moglie ridotta senza vita. E’ accaduto a Fagnano Castello, borgo sulle pendici che separano l’entroterra dalla costa tirrenica cosentina. La vittima e’ Sonia Lattari, di 42 anni, uccisa dal marito, Giuseppe Servidio, camionista di 52. Teatro di questo ennesimo femminicidio – sette donne uccise in una settimana – la cucina dell’abitazione della coppia, poco distante dal centro storico del paese. Servidio ha ucciso la moglie al culmine dell’ennesima lite tra i due avvenuta in un crescendo di discussioni piene di sospetto che si protraevano ormai da un po’. Sul posto, dopo la telefonata dell’omicida, sono arrivati i carabinieri della locale stazione ed i sanitari del 118 ma per la donna non c’era piu’ nulla da fare. E’ morta in pochi istanti, dissanguata. I due figli della coppia, entrambi maggiorenni, non erano in casa nel momento del delitto. Quando sono stati avvertiti dai carabinieri di quanto era accaduto, sono scoppiati in lacrime. Chi conosceva la coppia parlava di liti continue da alcuni mesi. Si indica la gelosia come detonatore anche dell’ultima feroce discussione poi conclusasi nell’accoltellamento di Sonia. Servidio, camionista, aveva per un lungo periodo lavorato all’estero prima di far ritorno a Fagnano. L’uomo, ai carabinieri, ha provato a ‘difendersi’ parlando di comportamenti della moglie che non gli erano piaciuti. Servidio, ai militari, ha raccontato, tra l’altro, che ieri sera la vittima non sarebbe rientrata a casa. L’ uxoricida presentava alcune ferite superficiali alle braccia che si sarebbe procurato nel corso della colluttazione ingaggiata con la moglie nel tentativo della donna di sottrarsi alle coltellate. Anche se Fagnano Castello e’ un piccolo centro in cui, praticamente, si conoscono tutti, nessuno in paese, a quanto pare, era a conoscenza dell’aggravarsi dei rapporti tra marito e moglie e del rischio di un esito violento. Profondi sono stati la sorpresa e lo sconcerto. Al settore Servizi sociali del Comune non erano mai pervenute segnalazioni sulla coppia. L’inchiesta che la Procura della Repubblica di Cosenza ha avviato sull’uxoricida e’ coordinata dal capo dell’ufficio, Mario Spagnuolo, che ha delegato le indagini ai carabinieri della Compagnia di San Marco Argentano al comando del capitano Oscar Caruso. Servidio, attualmente, e’ piantonato in caserma per essere interrogato dal magistrato di turno della Procura cosentina.

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Calcio: il Bari condanna l’aggressione al direttore sportivo

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Il Bari “esprime vicinanza e solidarietà al ds Ciro Polito vittima nella serata di ieri di una vera e propria aggressione avvenuta, ad opera di ignoti, nel post gara di Cittadella-Bari”. Secondo quanto denunciato da Polito, un gruppo di tifosi baresi lo ha aggredito in un autogrill in provincia di Rovigo. “Il dirigente biancorosso, mentre si trovava in sosta in un autogrill sulla via di ritorno dalla città veneta – scrive il club di Luigi De Laurentiis – è stato raggiunto e aggredito, verbalmente e fisicamente, da un gruppo di ignoti che subito dopo si sono dileguati. Le autorità competenti intervenute hanno da subito avviato le procedure per l’individuazione dei soggetti responsabili”. “La società biancorossa – si legge ancora – condanna con forza quanto accaduto ad opera di ‘vigliacchi’ che nulla hanno a che vedere con il tifo barese e con lo sport. In attesa che la giustizia faccia il suo corso, quando la ragione lascia spazio alla violenza abbiamo già perso tutti”.

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Cronache

L’Italia: terra di santi, poeti, navigatori… e commercialisti

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L’Italia, patria di santi, poeti, navigatori e… commercialisti? Sembrerebbe proprio di sì, se guardiamo ai dati recentemente pubblicati dalla Fondazione nazionale di ricerca dei commercialisti. Nel loro rapporto annuale sull’albo della categoria professionale, emerge un trend in crescita che potrebbe far sorridere gli amanti delle espressioni stereotipate sul popolo italiano.

Nel corso del 2023, il numero di nuovi iscritti alla professione di commercialista ha registrato un significativo incremento, con ben 1.864 nuovi membri che hanno varcato la soglia dell’Albo. Ma non è tutto: sono state anche costituite 161 nuove Società tra professionisti, segno di un interesse sempre più vivo per questa professione.

Secondo i dati riportati, rispetto al 2007, anno cruciale che ha segnato la formazione dell’Albo unico tra dottori e ragionieri, il numero degli associati è aumentato del 12%, raggiungendo la considerevole quota di 120.424. Una crescita significativa, che testimonia l’importanza e la rilevanza che questa figura professionale continua a rivestire nell’ambito economico italiano.

Ma non è solo il numero degli iscritti a destare interesse. Anche la composizione della professione sta subendo delle trasformazioni. Secondo il rapporto, al 31 dicembre scorso le professioniste hanno raggiunto il 33,8%, mentre i giovani rappresentano il 14,7% della platea professionale. Un segno di cambiamento e di inclusione che caratterizza il tessuto dei commercialisti italiani.

Tuttavia, non mancano le sfide. Se da un lato si registra una crescita costante degli iscritti, dall’altro si osserva un rallentamento in alcune aree geografiche. Le regioni settentrionali e centrali, ad esempio, mostrano un tasso di crescita inferiore rispetto agli anni precedenti, mentre nelle regioni meridionali si assiste addirittura a un’inversione di tendenza.

Il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio, interpreta questi dati come una testimonianza della resilienza della professione di commercialista in un momento di crisi per molti altri settori professionali. La crescita costante e il recupero del reddito medio negli ultimi due anni dimostrano, secondo de Nuccio, la solidità e la dinamicità di questa figura professionale.

Insomma, se l’Italia è stata storicamente celebrata per i suoi santi, poeti e navigatori, sembra che ora i commercialisti abbiano conquistato un posto di rilievo nella narrazione del paese. Forse è proprio vero quello che si dice: in Italia c’è posto per tutti, anche per i numeri e le cifre.

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Scontro fra Vannacci e Paglia, consigliere di Crosetto

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Scontro a distanza fra Roberto Vannacci e il tenente colonnello Gianfranco Paglia , consigliere del ministro della Difesa Guido Crosetto, che a Zona Bianca, su Rete4, ha sostenuto che il generale, sospeso dal servizio e ora candidato con la Lega alle Europee, con il suo libro “ha macchiato l’uniforme, e noi militari non possiamo permettercelo”.

“Il mio dovere – ha aggiunto Paglia – è spiegare all’Italia tutta che il pensiero Vannacci non è il pensiero della Difesa”. “Io non ho visto la TV ma mi faccio una domanda – la replica di Vannacci su Facebook -: parlando in Uniforme esprimeva un suo parere personale o quello dell’Istituzione a cui appartiene? Perché io, per aver scritto un libro a titolo personale nel mio tempo libero, sono stato accusato e sospeso anche per aver suscitato l’associazione tra l’autore e le idee dallo stesso espresse all’Istituzione di appartenenza! Ma non mi preoccupo….si tratta di un fuoco di PAGLIA!”.

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