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Cronache

Suor Mainetti è beata, fu uccisa in nome di Satana

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“Oggi a Chiavenna, nella Diocesi di Como, viene beatificata suor Maria Laura Mainetti, delle Figlie della Croce, uccisa 21 anni fa da tre ragazze influenzate da una setta satanica. La crudelta’”. A precedere la cerimonia, che si celebra nel pomeriggio allo stadio comunale di Chiavenna (Sondrio), e’ papa Francesco, che ne da’ l’annuncio all’Angelus. “Proprio lei che amava i giovani piu’ di ogni cosa, e ha amato e perdonato quelle stesse ragazze prigioniere del male, ci lascia il suo programma di vita: fare ogni piccola cosa con fede, amore ed entusiasmo”, afferma il Pontefice. “Che il Signore dia a tutti noi la fede, l’amore e l’entusiasmo. Un applauso alla nuova beata!”, conclude quindi, rivolto ai fedeli di Piazza San Pietro. E poche ore dopo, e’ un grande applauso quello che si leva dai partecipanti alla messa nello stadio di Chiavenna dopo che il cardinale Marcello Semeraro, prefetto per le Cause dei Santi, che presiede la liturgia delegato dal Papa, pronuncia la formula di beatificazione di suor Maria Laura, al secolo Teresina Elsa Mainetti, assassinata il 6 giugno del 2000 da tre minorenni, una di 16, le altre due di 17 anni, nella cittadina vicina al confine con la Svizzera, durante un rito satanico. Mentre veniva colpita, la religiosa chiedeva a Dio di perdonarle. La festa della nuova beata-martire, secondo il decreto papale letto dal card. Semeraro, sara’ celebrata ogni anno proprio il 6 giugno, “giorno della sua nascita al Cielo”. L’arazzo che ritrae suor Maria Laura non viene esposto durante la cerimonia a causa delle condizioni meteo, in particolare del forte vento che soffia su Chiavenna, pur nella giornata di sole, e sara’ esposto in un secondo tempo presso la Diocesi di Como. E’ dapprima il vescovo, monsignor Oscar Cantoni, a rivolgere la petizione, a nome della Diocesi e delle Suore Figlie della Croce, perche’ il Papa iscriva suor Mainetti nel numero dei beati. Quindi e’ la postulatrice della causa, Francesca Consolini, a proporre un breve profilo biografico della martire, prima che Semeraro presenti la lettera apostolica con cui papa Francesco riconosce la religiosa come beata. Sull’altare viene quindi recata una teca-reliquiario che contiene una pietra intrisa di sangue e raccolta in via Poiatengo – luogo dell’agguato delle tre baby-killer -, nelle ore dopo la scoperta del martirio: dopo essere stata stordita con un sampietrino, la suora fu finita con 19 coltellate. Descrivendo brevemente le circostanze della morte di suor Mainetti, la postulatrice ricorda che le tre giovani assassine, “intrise di ideologie sataniste, volevano sacrificare al demonio una persona consacrata”. Il martirio di suor Mainetti e’ stato riconosciuto da papa Bergoglio il 19 giugno 2020 proprio perche’ compiuto “in odio alla fede”. Suor Maria Laura, allora 61/enne, fu attirata nella trappola con un pretesto: la piu’ giovane delle ragazze telefono’ di sera al convento dando un nome falso e raccontando di essere rimasta incinta dopo uno stupro. E di aver bisogno di aiuto perche’ voleva abortire. Un piano, racconto’ in seguito una di loro, architettato per noia davanti a una birra nel bar del paese. Oggi le tre amiche diaboliche Veronica Pietrobelli, Ambra Gianasso, e Milena De Giambattista, arrestate tre settimane dopo l’omicidio e pagati i loro conti con la giustizia, hanno cambiato identita’ e vivono lontano da Chiavenna, tra Roma, Torino e il Veneto.

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Cronache

Ancora una forte scossa di terremoto all’alba a Pozzuoli, in centinaia in strada per paura ma nessun danno

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Questa mattina, alle 6:30, una scossa di terremoto di magnitudo 3.7 della scala Richter è stata avvertita in provincia di Napoli, precisamente nella zona dei Campi Flegrei. L’epicentro del sisma è stato localizzato a Pozzuoli, tra la zona della Solfatara e via Pisciarelli, con un ipocentro a soli 2,8 chilometri di profondità, rendendo il terremoto particolarmente avvertito dalla popolazione locale.

Nonostante la scossa sia stata sentita distintamente, fortunatamente non si registrano danni a persone o strutture. Tuttavia, l’evento ha generato numerose chiamate ai vigili del fuoco e ai servizi di emergenza, segno evidente dell’apprensione tra i cittadini.

Questa recente attività sismica solleva preoccupazioni, in quanto nei giorni scorsi la stessa area ha esperito due eventi sismici simili, entrambi di magnitudo 3.6 e 3.7. Questa sequenza di scosse potrebbe indicare una crescente instabilità geologica nella regione, notoriamente attiva dal punto di vista vulcanico.

L’area dei Campi Flegrei è infatti una delle zone vulcaniche più monitorate d’Europa, data la sua storia e la sua potenziale pericolosità. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) continua a monitorare la situazione, raccogliendo dati e fornendo aggiornamenti per garantire la sicurezza dei cittadini. La comunità scientifica è particolarmente attenta a rilevare qualsiasi variazione che potrebbe suggerire cambiamenti significativi nel sottosuolo.

La popolazione locale è incoraggiata a rimanere informata attraverso i canali ufficiali e a seguire le eventuali indicazioni delle autorità, mantenendo un approccio cauto e preparato in caso di ulteriori sviluppi.

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Bimbo di 5 mesi ucciso dal pitbull di famiglia

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Tragedia questa sera a Palazzolo Vercellese, piccolo Comune di un migliaio di abitanti in provincia di Vercelli, dove un bimbo di cinque mesi ha perso la vita dopo essere stato azzannato da un cane di grossa taglia, sembra un pitbull, di proprieta’ dei suoi genitori, una giovane coppia da poco trasferitasi in paese. Secondo quanto si e’ appreso il bimbo si trovava in casa con la nonna. Il fatto e’ avvenuto nel tardo pomeriggio di oggi. Sul posto e’ intervenuto il 118 di Alessandria con l’elisoccorso, ma per il piccolo non c’e’ stato nulla da fare.

La tragedia è avvenuta in una zona del paese vicino all’ex asilo. A quanto si apprende il bimbo sarebbe stato in braccio alla nonna, mentre la donna passeggiava nel giardino. I genitori, invece, erano usciti a fare la spesa. Sulla vicenda indagano i carabinieri di Vercelli. Il pitbull è stato sequestrato dai militari dell’Arma forestale in attesa degli accertamenti. A quanto pare non c’erano mai stati segnalazioni di aggressività del cane. I genitori, trentenni, hanno portato il bimbo in fin di vita direttamente all’elisoccorso che era atterrato nel campo sportivo del paese.

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Tentata estorsione al consigliere regionale Giovanni Zannini, arrestato Tiberio Francesco La Torre

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“Ho fatto io mio dovere. Speravo che condotte del genere non si verificassero più. Ringrazio la DDA di Napoli e i Carabinieri per l’intervento tempestivo e dirimente”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale Giovanni Zannini, vittima di un tentativo di estorsione che oggi hanno condotto in carcere Tiberio Francesco La Torre, cugino dell’ex capoclan e collaboratore di giustizia Augusto La Torre, a cui la DDA di Napoli (sostituto procuratore Roberto Patscot, procuratore aggiunto Michele Del Prete) contesta i reati di tentata estorsione ed estorsione aggravate dal metodo mafioso.

“In quattro giorni – continua Zannini – hanno arrestato il La Torre dimostrando che lo Stato c’è ed è forte. Sono circa 6 mesi che vivo sotto minaccia. La settimana scorsa si è superato ogni limite. Invito tutti a denunciare e a vincere ogni paura”. L’arresto di La Torre – viene spiegato nella nota – si fonda sulla denuncia sporta dal consigliere regionale Giovanni Zannini (al quale La Torre voleva estorcere 50mila euro) e dall’imprenditore Alfredo Campoli (al quale il La Torre ha estorto circa 22 mila euro pretendendo che la consegna avvenisse presso una cappella del locale cimitero).

La Torre – si legge nel comunicato – si è presentato a casa di Zannini più volte senza che nessuno gli aprisse la porta. La famiglia del consigliere regionale è stata anche costretta a chiudersi in casa. Zannini si è quindi recato dai carabinieri “ottenendo l’immediato e risolutivo intervento”. Poi le denunce, poi l’intervento della DDA e poi l’arresto.

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