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Musetti-Sinner-Berrettini: l’Italia brilla a Parigi

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Ci sono due teenager italiani agli ottavi di finale del Roland Garros. Lorenzo Musetti e Jannik Sinner hanno strappato applausi a Parigi, dove lunedi’ dovranno vedersela contro due mostri sacri della terra rossa: il toscano affrontera’ Novak Djokovic, che superando il terzo turno per la dodicesima volta di fila in questo torneo ha realizzato una striscia da record per l’era Open; l’altoatesino invece dovra’ provare a fare abdicare Rafa Nadal, 13 volte Re di Parigi. E in serata e’ grand’Italia grazie al successo di Matteo Berrettini (testa di serie n.9) sul sudcoreano Soonwoo Kwon per 7-6 (8-6) 6-3 6-4: tre italiani nei migliori 16 del Roland Garros e’ una cosa che non si era mai vista nell’era del tennis open. Gli azzurri stanno stupendo, anche se non al livello della ceca Barbora Krejcikova, numero 33 al mondo che nel tabellone femminile ha piazzato il colpo a sorpresa eliminando la numero 6 Elina Svitolina. C’e’ quindi una “generazione d’oro del tennis italiano”, come l’ha definita anche un articolo del New York Times alla vigilia del terzo turno del Roland Garros, con cinque italiani impegnati. In attesa della maturita’ scolastica, Musetti ha superato l’esame per quella tennistica. Ha mostrato nervi saldi e sfoggiato qualche colpo acrobatico gia’ virale sui social (uno dietro la schiena a rete, l’altro con le spalle alla rete da fondo campo) nel derby con Marco Cecchinato, dieci anni piu’ grande, che ha imposto il proprio gioco nel primo e nel terzo set, ma nell’ultimo si e’ arreso alla lucidita’ del toscano classe 2002. “E’ stato un concentrato di emozioni non semplice da gestire. Voglio godermi per un po’ questa bella vittoria, poi pensero’ a come provare a battere Djokovic. Cerchero’ soprattutto di divertirmi”, ha detto Musetti, che mai prima aveva giocato un match da cinque set, ed e’ il sesto tennista dal 2000 a raggiungere gli ottavi di finale al suo debutto in un Grande Slam.

A fine torneo scalera’ diverse posizioni nel ranking mondiale (ora e’ al numero 76), comunque andra’ a finire l’arduo confronto con il serbo numero 1 al mondo, che finora ha concesso solo 23 game in 9 set nel percorso che lo ha portato all’ennesimo record della sua carriera. “Non male”, ha sorriso dopo aver eliminato in 92 minuti il lituano Ricardas Berankis, senza concedergli palle break. Ora proseguira’ a caccia del suo secondo trionfo a Parigi dopo quello del 2016. “Giocare contro Novak e Rafa? Difficile, ma si tratta di test importanti, che ci faranno bene”, e’ sicuro Sinner, numero 19 al mondo, 20 anni ancora da compiere. Dopo aver eliminato lo svedese Mikael Ymer in tre set (6-1, 7-5, 6-3) in due ore e ventidue minuti, deve vedersela appunto contro Nadal, che l’anno scorso lo ha sconfitto ai quarti. Lo spagnolo non ha ancora perso un set, anche se a tratti ha sofferto contro il britannico Cameron Norrie (triplo 6-3 finale) per portare il suo bilancio al Roland Garros a 103 vittorie e solo 2 ko dal 2005. “Avrei potuto giocare meglio ma ho vinto in tre set, e’ quello che conta – ha sorriso Nadal -. Sono piu’ che felice che ci sia un po’ di pubblico, per noi e’ molto importante, speriamo che la situazione migliori”. In serata Berrettini ha la meglio sul coreano Soonwoo Kwon e raggiunge per la prima volta gli ottavi di finale a Parigi, diventando anche il primo azzurro di sempre a raggiungere almeno gli ottavi in tutti e quattro i Major.

La vittoria di oggi e’ stata caratterizzata da una grande prestazione al servizio: 23 ace contro 2 doppi falli, il 70% di prime in campo con l’84% dei punti conquistati, il 59% di punti vinti anche con la seconda e nessuna palla-break concessa. Ora si giochera’ un posto nei quarti con il vincente del match tra il grande Roger Federer, 39 anni, n.8 del ranking e del seeding, e il tedesco Dominik Koepfe.

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Ayrton Senna, trent’anni dopo: un mito e una bella persona

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Scusate il ritardo ma dopo trent’anni parlare di Ayrton che non c’è più a me fa ancora male. Soprattutto non mi piace celebrare una scomparsa. Per questo arrivo solo il giorno dopo.
L’ho conosciuto che correva in Formula Ford, si chiamava Ayrton Senna da Silva ma poi ha scelto di portare solo il cognome di sua madre, di origini napoletane e l’ho seguito durante la sua carriera, mi ha regalato molti scoop emozionanti ma il giorno che è morto non ero a Imola perché avevo l’esame di subacquea. E chi se la dimentica quella giornata: ero appena uscita dall’acqua per la prova per il brevetto open, ero a Sant’Angelo, nella mia Ischia. I miei colleghi sub mi dissero: vedi che Senna ha avuto un brutto incidente. Tornai di corsa a casa di mio fratello dove stavo in quei giorni ed accesi la tv giusto quando annunciarono che Ayrton era morto. E da allora io non me la sento di vedere la Formula 1.

Senna

Ogni volta ci provo ma troppi ricordi affollano la mia mente: Ayrton che pulisce il casco mentre siamo seduti sulle gomme nella prima intervista. Che mi fa entrare mentre sta girando uno spot pubblicitario a dispetto dello sponsor. Che si concede alle mie domande per l’Europeo mentre non parla con gli altri. Che telefona con me al mio direttore di allora, Marcello Sabbatini. E quando mi offre un suo pass per entrare al GP di Francia… E l’ultima intervista quando tutti dicevano che si sarebbe ritirato… E poi ai box suo fratello, mamma Joanna, l’impegno nel sociale per aiutare i bimbi sfortunati, la pastasciutta e quel messaggio registrato per un ragazzino ricoverato in coma all’ospedale di Imola . “Ana, non lo scrivere”, mi disse allora: pudico sempre quando faceva qualcosa per aiutare gli altri. Faceva tanto bene ma non lo diceva a nessuno. Una perdita vera, non solo per l’ automobilismo (un mondo al quale stava diventando scomodo quale paladino della sicurezza) e per la sua famiglia, ma per tutti, perché era un esempio positivo. Addio, Ayrton. Trent’anni dopo, un ricordo immutato.

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Tennis, infortunio all’anca: Sinner si ritira dal Madrid Open

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Il mondo del tennis è stato colpito da una notizia improvvisa durante il Masters 1000 di Madrid, con il numero due delle classifiche mondiali, Jannik Sinner, costretto al ritiro a causa di un infortunio all’anca destra. Questo ha dato il via libera per la semifinale al suo avversario, il talentuoso canadese Felix Auger-Aliassime, con cui avrebbe dovuto competere domani.

Il comunicato ufficiale del torneo, pubblicato su X, ha confermato il ritiro di Sinner e ha sottolineato che il giovane talento non sarà in grado di scendere in campo per l’incontro di quarti di finale contro Auger-Aliassime. Questo evento è avvenuto pochi minuti dopo che il numero tre del mondo e due volte campione a Madrid, Carlos Alcaraz, è stato eliminato nei quarti di finale da Andrey Rublev con il punteggio di 4-6 6-3 6-2.

“È molto triste dovermi ritirare dalla mia prossima partita qui a Madrid, scrive Sinner. La mia anca mi ha dato fastidio questa settimana e sta lentamente diventando più dolorosa. Seguendo il consiglio dei medici abbiamo deciso che era meglio non giocare oltre e peggiorare la situazione”.

L’infortunio di Sinner ha gettato un’ombra sulle prossime fasi del torneo, lasciando spazio a domande sulla sua pronta guarigione e sulla sua partecipazione futura agli eventi. Nel frattempo, gli appassionati del tennis aspettano con trepidazione gli incontri che seguiranno, con Fritz e Cerundolo pronti a scendere in campo, mentre domani si svolgerà la sfida attesa tra Medvedev e Lehecka.

Questo infortunio rappresenta una delusione per i fan di Sinner, che avevano sperato di vederlo competere al massimo delle sue capacità in questo torneo di prestigio. Tuttavia, l’attenzione ora si sposta sulla sua salute e sul suo recupero, con l’auspicio che possa tornare più forte che mai sulle scene del tennis mondiale.

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A Madrid Sinner avanza: ma non sono al 100%

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Una vittoria in rimonta contro un avversario ostico e giocando non al meglio delle condizioni fisiche. Jannik Sinner batte in tre set il russo Karen Khachanov e ottiene il pass per i quarti di finale del torneo Masters 1000 di Madrid. Ma la sua tenuta fisica desta preoccupazioni. Alla vigilia del match erano numerosi i dubbi sulla presenza in campo del campione di Sesto Pusteria, uscito acciaccato dalla partita ai sedicesimi con Pavel Kotov. Ed gli ormai noti problemi all’anca lo hanno sicuramente condizionato anche contro Khachanov, almeno nel primo set perso per 5-7. L’azzurro ha dovuto lottare per più di due ore per riuscire finalmente ad imporsi con un doppio 6-3 nei due successivi set. Ma la partita è stata molto compattuta. Khachanov, n.17 della classifica mondiale, non ha fatto sconti all’italiano. Sinner per rimontare ha così dovuto affidarsi soprattutto al servizio, che non lo ha abbandonato.

“Oggi è stata molto dura, il mio avversario ha giocato davvero bene – ha ammesso lo stesso Jannik – nel primo set ho fatto un po’ troppi errori, ma nel secondo ho ritrovato subito la concentrazione: nel terzo ho dovuto ricominciare a soffrire e a combattere perché nei primi due turni di battuta ho dovuto salvare palle-break, ma ho servito bene nei momenti importanti. Posso essere contento di questa prestazione e vediamo cosa succederà nel prossimo turno”. L’italiano, infatti, si nasconde: prima del torneo spagnolo aveva detto che l’impegno a Madrid va interpretato soprattutto come preparazione del torneo di Roma, al quale tiene particolarmente, e ovviamente al Roland Garros.

Per questo c’è molta attenzione sulla sua tenuta fisica. “L’anca? Bella domanda, ho giocato tanti match quest’anno, sono consapevole che possono succedere queste cose. Ho scelto di giocare all’ultimo momento: in carriera ho già vissuto questo tipo di situazioni. E comunque oggi mi sentivo meglio fisicamente anche se non ancora al 100%. Mi piace giocare e, se ho la possibilità di farlo, gioco. Inoltre sapevo che se avessi vinto, domani col giorno di riposo avrei potuto recuperare meglio”, ha chiarito lo stesso Sinner. Intanto la serie di vittorie del 2024 si allunga: sono 28 su 30 incontri giocati.

Due le sconfitte: quella in semifinale a Indian Wells con Carlos Alcaraz e quella ancora in semifinale a Montecarlo con Stefanos Tsitsipas. Giovedì il 22enne altoatesino tornerà in campo contro il vincente tra il canadese Felix Auger-Aliassime, n.35 del ranking Atp, ed il norvegese Casper Ruud, n.6 mondiale. Dall’altro lato del tabellone avanza Alcaraz che ha sofferto non poco per avere la meglio sul tedesco Jan-Lennard Struff: 6-3 6-7 7-6 il punteggio finale a favore dello spagnolo che sfiderà il russo Andrej Rublev.

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