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Cronache

Ragazza di 17 anni confessa l’omicidio di un pregiudicato, forse è legittima difesa

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Omicidio volontario o, piu’ probabilmente, eccesso colposo in legittima difesa. Ruota attorno a questi reati la configurazione giuridica dei fatti di cui dovra’ rispondere la 17enne barese che si e’ autoaccusata di aver ucciso il pregiudicato di 45 anni Giuseppe De Mattia che, giovedi’ sera, in una strada del rione Liberta’ di Bari, ha affrontato la mamma della minorenne e la stessa 17enne brandendo un coltello. Motivo della violenta lite vecchie discussioni per la divisione di un’eredita’. Il pm minorile, Rosario Plotino, dopo aver ascoltato ieri in Questura la ragazzina, ha ricevuto dalla Procura ordinaria il fascicolo aperto per omicidio volontario e ora sta esaminando gli atti della polizia e i verbali della confessione della ragazza per capire se la dinamica dei fatti e’ sovrapponibile al racconto della giovane e di sua madre, assistite dall’avvocato Massimo Roberto Chiusolo. Dall’autopsia, compiuta dal medico legale dell’Universita’ di Bari Francesco Introna, e’ emerso che il 45enne e’ stato ucciso con una coltellata alla parte alta del torace. Dopo il ferimento De Mattia e’ stato portato con un’auto privata al Pronto soccorso e dopo circa un’ora e’ morto. A sferrare il colpo mortale sarebbe stata la 17enne che – stando al suo racconto – e’ intervenuta per difendere la mamma dalla furia del 45enne. Mentre era in corso la violenta discussione, la minorenne si e’ frapposta tra i due ed e’ stata ferita al sopracciglio sinistro con una coltellata. A quel punto avrebbe afferrato un coltello e sferrato il fendete che ha ferito a morte il pregiudicato. Da qui l’ipotesi dell’eccesso colposo in legittima difesa che si verifica quando la giusta proporzione fra offesa e difesa viene meno per colpa nel calcolare il pericolo e i mezzi di salvezza. Dagli accertamenti medico legali sul corpo della vittima e’ emersa anche un’altra ferita di striscio ad un braccio. Sul delitto proseguono le indagini della Squadra mobile per ricostruire l’esatta dinamica dell’accoltellamento e verificare il ruolo di tutte le persone coinvolte come spettatori, almeno una decina, molte delle quali gia’ ascoltate negli uffici della Questura. L’arma che impugnava la vittima e un secondo coltello che sarebbe stato usato dalla ragazza per colpire a morte De Mattia non sono stati trovati. (

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Calcio: il Bari condanna l’aggressione al direttore sportivo

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Il Bari “esprime vicinanza e solidarietà al ds Ciro Polito vittima nella serata di ieri di una vera e propria aggressione avvenuta, ad opera di ignoti, nel post gara di Cittadella-Bari”. Secondo quanto denunciato da Polito, un gruppo di tifosi baresi lo ha aggredito in un autogrill in provincia di Rovigo. “Il dirigente biancorosso, mentre si trovava in sosta in un autogrill sulla via di ritorno dalla città veneta – scrive il club di Luigi De Laurentiis – è stato raggiunto e aggredito, verbalmente e fisicamente, da un gruppo di ignoti che subito dopo si sono dileguati. Le autorità competenti intervenute hanno da subito avviato le procedure per l’individuazione dei soggetti responsabili”. “La società biancorossa – si legge ancora – condanna con forza quanto accaduto ad opera di ‘vigliacchi’ che nulla hanno a che vedere con il tifo barese e con lo sport. In attesa che la giustizia faccia il suo corso, quando la ragione lascia spazio alla violenza abbiamo già perso tutti”.

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L’Italia: terra di santi, poeti, navigatori… e commercialisti

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L’Italia, patria di santi, poeti, navigatori e… commercialisti? Sembrerebbe proprio di sì, se guardiamo ai dati recentemente pubblicati dalla Fondazione nazionale di ricerca dei commercialisti. Nel loro rapporto annuale sull’albo della categoria professionale, emerge un trend in crescita che potrebbe far sorridere gli amanti delle espressioni stereotipate sul popolo italiano.

Nel corso del 2023, il numero di nuovi iscritti alla professione di commercialista ha registrato un significativo incremento, con ben 1.864 nuovi membri che hanno varcato la soglia dell’Albo. Ma non è tutto: sono state anche costituite 161 nuove Società tra professionisti, segno di un interesse sempre più vivo per questa professione.

Secondo i dati riportati, rispetto al 2007, anno cruciale che ha segnato la formazione dell’Albo unico tra dottori e ragionieri, il numero degli associati è aumentato del 12%, raggiungendo la considerevole quota di 120.424. Una crescita significativa, che testimonia l’importanza e la rilevanza che questa figura professionale continua a rivestire nell’ambito economico italiano.

Ma non è solo il numero degli iscritti a destare interesse. Anche la composizione della professione sta subendo delle trasformazioni. Secondo il rapporto, al 31 dicembre scorso le professioniste hanno raggiunto il 33,8%, mentre i giovani rappresentano il 14,7% della platea professionale. Un segno di cambiamento e di inclusione che caratterizza il tessuto dei commercialisti italiani.

Tuttavia, non mancano le sfide. Se da un lato si registra una crescita costante degli iscritti, dall’altro si osserva un rallentamento in alcune aree geografiche. Le regioni settentrionali e centrali, ad esempio, mostrano un tasso di crescita inferiore rispetto agli anni precedenti, mentre nelle regioni meridionali si assiste addirittura a un’inversione di tendenza.

Il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio, interpreta questi dati come una testimonianza della resilienza della professione di commercialista in un momento di crisi per molti altri settori professionali. La crescita costante e il recupero del reddito medio negli ultimi due anni dimostrano, secondo de Nuccio, la solidità e la dinamicità di questa figura professionale.

Insomma, se l’Italia è stata storicamente celebrata per i suoi santi, poeti e navigatori, sembra che ora i commercialisti abbiano conquistato un posto di rilievo nella narrazione del paese. Forse è proprio vero quello che si dice: in Italia c’è posto per tutti, anche per i numeri e le cifre.

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Scontro fra Vannacci e Paglia, consigliere di Crosetto

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Scontro a distanza fra Roberto Vannacci e il tenente colonnello Gianfranco Paglia , consigliere del ministro della Difesa Guido Crosetto, che a Zona Bianca, su Rete4, ha sostenuto che il generale, sospeso dal servizio e ora candidato con la Lega alle Europee, con il suo libro “ha macchiato l’uniforme, e noi militari non possiamo permettercelo”.

“Il mio dovere – ha aggiunto Paglia – è spiegare all’Italia tutta che il pensiero Vannacci non è il pensiero della Difesa”. “Io non ho visto la TV ma mi faccio una domanda – la replica di Vannacci su Facebook -: parlando in Uniforme esprimeva un suo parere personale o quello dell’Istituzione a cui appartiene? Perché io, per aver scritto un libro a titolo personale nel mio tempo libero, sono stato accusato e sospeso anche per aver suscitato l’associazione tra l’autore e le idee dallo stesso espresse all’Istituzione di appartenenza! Ma non mi preoccupo….si tratta di un fuoco di PAGLIA!”.

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