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Conte non convince “Dibba”,ortodossi all’opposizione

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Giuseppe Conte leader dei 5 Stelle piace agli elettori, che gli accordano un gradimento in grado di far tornare il Movimento sopra la soglia del 20%, ma non convince i dissidenti e soprattutto non “piega” Alessandro Di Battista, fermo nella sua decisione di stare alla larga da quei partiti che siedono in quella maggioranza dell’ “assembramento pericoloso” che sostiene il governo Draghi. “Io ho lasciato il M5S non per l’assenza di Conte. Ma per la presenza al governo di Draghi, Pd, Berlusconi…” chiarisce l’ormai ex frontman pentastellato che professa la sua stima nei confronti dell’ex premier, ma chiude ad ogni possibilita’ di rivedere il suo addio di fronte alla rifondazione del partito da parte dell’avvocato. Ne’ i propositi di un’ “amnistia” generale che cancelli le espulsioni comminate e le liti in Tribunale, convince il resto dei dissidenti. “Non saranno i caminetti e i leader occulti improvvisati nelle call a farmi cospargere il capo di cenere” mette in chiaro pure Barbara Lezzi, anche lei raggiunta da un provvedimento di sospensione che si tradurra’ in espulsione. La “mannaia” sui dissidenti, intanto, continua a mietere vittime: gli ultimi in ordine di tempo sono tre deputati che si erano assentati al momento del voto senza pero’ giustificarsi. Sono Cristian Romaniello, Simona Suriano e Yana Ehm: gli unici ad essere allontanati tra gli 8 che erano rimasti tra gli assenti ingiustificati. Espulsioni immediate, senza ratifica degli iscritti, decise dal capo politico del Movimento per “motivazioni di carattere squisitamente politico” si legge in uno dei provvedimenti disciplinari. Ora stara’ a loro decidere se ricorrere o meno anche se l’opzione di rientrare nel Movimento non sembra al momento attraente, anche in caso di reintegro.

“E per cosa ? Per sentirmi dire che mi fanno questa gentile concessione solo se mi riallineo? Adesso sono io che mi aspetto un passo indietro di alcune persone del Movimento” avverte Romaniello. Intanto mentre anche il medico e deputato Giorgio Trizzino si interroga “deluso” se rimanere in un Movimento che poggia le sue basi “sul vuoto degli arroganti” e su “equilibri da circo equestre” , i 13 deputati espulsi confluiti nella componente “L’Alternativa C’e'” hanno scritto il loro Manifesto per l’opposizione “dentro e fuori il Parlamento”. “Non lasceremo questo compito a Fratelli d’Italia” promette Andrea Colletti che invita Alessandro Di Battista ad unirsi alla battaglia sapendo pero’ che “noi non abbiamo bisogno di leader”. Procede intanto il ricorso di un gruppo di senatori espulsi: il loro avvocato, Daniele Granara, ha redatto l’atto legale in cui si appella alla Commissione Contenziosa di palazzo Madama facendo un esplicito riferimento a violazioni della Costituzione oltre che del Regolamento del Senato, del regolamento del gruppo parlamentare M5s e dello Statuto del Movimento. Queste espulsioni, avverte il legale, rischiano di costituire un “pericoloso precedente” per i senatori e per la stessa Assemblea, anche “nelle legislature future”. Anche per questo il progetto per il nuovo Movimento che Giuseppe Conte si appresta a presentare entro la fine di marzo, dovra’ fare “tabula rasa” di tutte le attuali incrostazioni, anche delle pendenze legali in corso. Il nuovo Movimento, che dovrebbe aggiungere una dizione al suo simbolo che rimandi ai principi di “sostenibilita’” e all’ambiente, sara’ un partito nuovo. L’ipotesi piu’ accreditata vede Conte come fondatore, o co-fondatore, della nuova forza politica e suo capo politico, affiancato da una sorta di segreteria sui cui componenti, pero’, dovrebbe decidere in prima persona. E’ un progetto “all-in”, insomma, che portera’ la sua firma e che potrebbe poi essere rimesso comunque al voto degli scritti M5s.

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Cronache

Auto in fiamme a Napoli, si blocca la zona collinare, traffico in tilt

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Un incendio di vaste proporzione ha creato notevoli problemi alla circolazione della zona collinare di Napoli: un’auto in fiamme in via Bernardo Cavallino per motivi da accertare, ha provocato una nuvola di fumo che ha costretto due squadre di Vigili del Fuoco ad intervenire. Non ci sono feriti, ma gli abitanti del quartiere hanno temuto il peggio. La zona è rimasta bloccata da poco dopo le 8 del mattino ed ancora si sta lavorando per mettere la zona in sicurezza. visto che si tratta di un’arteria importante delal zona collinare della città e densamente abitata

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Esteri

‘Da banche Occidente in Russia 800 mln euro in tasse a Cremlino’

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Le maggiori banche occidentali che sono rimaste in Russia hanno pagato lo scorso anno più di 800 milioni di euro in tasse al Cremlino, una cifra quattro volte superiore ai livelli pre-guerra. Lo riporta il Financial Times sottolineando che le imposte pagate, pari allo 0,4% delle entrate russe non legate all’energia per il 2024, sono un esempio di come le aziende straniere che restano nel Paese aiutano il Cremlino a mantenere la stabilità finanziaria nonostante le sanzioni. Secondo quanto riportato dal quotidiano, “le maggiori sette banche europee per asset in Russia – Raiffeisen Bank International, Unicredit, Ing, Commerzbank, Deutsche Bank, OTP e Intesa Sanpaolo – hanno riportato profitti totali per oltre tre miliardi di euro nel 2023. Questi profitti sono stati tre volte maggiori rispetto al 2021 e in parte generati dai fondi che le banche non possono ritirare dal Paese”.

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Napoli bello, Roma fortunata: è pari al Maradona

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– Napoli e Roma si annullano nella sfida valevole per la 34 giornata di Serie A. Al Maradona finisce 2-2 una bella sfida, accesa ed emozionante soprattutto nella ripresa: apre Dybala su rigore, Olivera e Osimhen (altro rigore) la ribaltano, poi nel finale il prezioso ritorno al gol di Abraham permette ai giallorossi di tornare a casa con un punto abbastanza importante per la corsa alla Champions League. La squadra di De Rossi sale a 59 punti restando a -4 dal Bologna, ma vede accorciare l’Atalanta che ora e’ dietro di sole due lunghezze e con una gara da recuperare. Amaro in bocca invece per gli uomini di Calzona, che scivolano a -5 dal settimo posto della Lazio.

La prima nitida occasione del match capita al 6′ in favore dei giallorossi (sara’ l’unica del primo tempo), quando da corner del solito Dybala arriva una sponda area di Mancini che pesca Pellegrini, il cui colpo di testa termina di poco alto sopra la traversa. Dopo una prima parte di gara giocata a ritmi bassi da ambo le squadre, i partenopei provano a crescere dalla mezz’ora: Osimhen tenta da posizione defilata trovando la respinta di Svilar, graziato invece poco piu’ tardi da Anguissa che sbaglia tutto a tu per tu.

Al 40′ si fa vedere Kvaratskhelia con il suo classico destro a giro, deviato in tuffo ancora da un attento Svilar, mentre a pochi istanti dal riposo un colpo di testa di Di Lorenzo sfila di poco a lato. Nella ripresa il Napoli continua nella propria produzione offensiva, ma al 56′ e’ ancora decisivo un intervento di Svilar ad evitare il possibile vantaggio di Lobotka. Passano un paio di minuti e, dall’altra parte, e’ invece la Roma a trovare l’episodio per sbloccare: Azmoun va giu’ in area a contatto con Jesus, l’arbitro fischia il penalty e Dybala lo trasforma alla perfezione nell’1-0 ospite.

Gli azzurri non ci stanno e al 64′, grazie ad un pizzico di fortuna, la pareggiano con Olivera: l’esterno calcia di mancino da fuori area, Kristensen devia e di fatto mette fuori causa Svilar che stavolta non puo’ nulla. Il match prende ritmo e i partenopei in particolare ritrovano morale, sfiorando il vantaggio al 73′ con Osimhen, che svernicia Mancini in velocita’ ma trova un miracoloso Svilar davanti a se’. Nel finale succede di tutto: Osimhen porta avanti il Napoli grazie ad un calcio di rigore fischiato dopo un contatto tra Renato Sanches e Kvaratskhelia (decisivo intervento del Var), poi all’88’ la Roma trova il nuovo pari con un colpo di testa di Abraham, che segna dopo una sponda aerea da corner di Ndicka ed esulta dopo un altro intervento del Var (gol inizialmente annullato per offside).

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