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Calcio, la Lega di serie A sotto pressione di Sky non decide ancora di dare i diritti tv a Dazn e Tim

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Nuova fumata grigia sui diritti tv. L’assemblea della Lega Serie A, andata in scena in videoconferenza dopo le positivita’ al Covid nella dirigenza dell’Inter, non ha infatti ancora trovato un accordo sulle offerte per trasmettere il campionato nel triennio 2021/24. Uno stallo che quindi prosegue e si continua ad intrecciare insieme alla trattativa con i fondi di private equity interessati ad entrare nella Media Company della Lega. Nessuna fumata bianca, quindi, anche se stavolta, dopo alcuni approfondimenti (tra cui una analisi di Deloitte su OTT e futuro a livello internet) quantomeno i club sono arrivati per la prima volta a votare: 11 societa’ a favore dell’offerta di Dazn (Atalanta, Cagliari, Fiorentina, Hellas Verona, Inter, Juventus, Lazio, Milan, Napoli, Parma e Udinese) e le altre 9 astenute (Benevento, Bologna, Crotone, Genoa, Roma, Sampdoria, Sassuolo, Spezia e Torino). Non abbastanza voti, quindi, per dare il via libera alla proposta della piattaforma di streaming visto che ne servono 14 a favore, ma nemmeno troppo lontani, anche se la votazione di oggi conferma la sostanziale spaccatura emersa gia’ nelle scorse settimane (con qualcuno tra i dirigenti che continua a sottolineare il peso del fronte pro-Dazn, che raggruppa il 90% del tifo italiano).

Sullo sfondo resta sempre la preferenza di qualche presidente verso Sky, anche se in diversi oggi hanno sottolineato, nel corso dell’assemblea, la sostanziale irricevibilita’ della proposta di Eleven Sports per creare il Canale di Lega, offerta da 110 milioni di euro annui circa legata a quella della pay-tv di Comcast da 750 milioni per cercare di recuperare terreno rispetto a Dazn. Intanto, continuano le analisi sulla possibilita’ di rimettere in vendita uno dei pacchetti (con 3 gare in co-esclusiva che si andrebbe ad integrare all’offerta di Dazn da 840 milioni), con la possibilita’ di trasmettere una partita a giornata in chiaro. L’impasse quindi non si sblocca e sembra difficile si possa sbloccare almeno finche’ e’ ancora in piedi l’operazione con la cordata formata da CVC, Advent e FSI. Tanto che i club che ancora sperano nella trattativa coi fondi hanno ottenuto che nella prossima assemblea “sara’ posta all’ordine del giorno anche l’operazione con il consorzio CVC-Advent-FSI”, ha spiegato la Lega in una nota. Ma la scadenza del 29 marzo, data in cui “scadranno” le proposte di Dazn e Sky sui diritti tv, ora si fa sempre più vicina.

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Omicidio Cerciello, difensore carabiniere: assoluzione ristabilisce giustizia

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È stato “un percorso straordinariamente sofferto dove il maresciallo Manganaro è rimasto solo durante questi lunghi 5 anni. E questa assoluzione della Corte d’Appello perché il fatto non costituisce reato ristabilisce giustizia nei confronti di un militare che per 25 anni con onore ha servito l’Arma, continua a servirla e che in quell’occasione del luglio del 2019 ha protetto l’incolumità del fermato ed è stato sottoposto nei mesi e negli anni successivi non solo a una gogna mediatica ma anche all’isolamento e all’abbandono da parte delle istituzioni”. Lo dice a LaPresse l’avvocato Roberto De Vita, difensore del carabiniere Fabio Manganaro, a processo per aver bendato dopo il fermo Gabriel Natale Hjorth, uno dei due americani arrestati per l’omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega. “Questa sentenza, sia nel dispositivo e poi nelle motivazioni, dovrà essere letta attentamente dall’ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dall’ex comandante generale dell’Arma Giovanni Nistri i quali all’indomani del fatto condannarono senza processo Fabio Manganaro”, conclude.

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Trovati e sequestrati dieci telefonini nel carcere di Avellino

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Nella casa Circondariale di Avellino, durante un ordinario giro di controllo, sono stati trovati 10 cellulari smartphone con caricabatterie. I telefonini sono stati scoperti in due sacchetti di plastica che si trovavano nell’intercinta, lo spazio che separa le aree detentive dal muro di cinta. Secondo gli agenti l’obiettivo era lanciarli all’interno del muro di cinta, in corrispondenza con il campo sportivo, dove è stata trovata anche una corda ricavata da lenzuola verosimilmente destinata ad essere usata per il recupero della merce. “È sempre più impellente che l’ amministrazione penitenziaria doti la polizia Penitenziaria di strumenti tecnologicamente avanzati con schermature degli istituti per contrastare il fenomeno dell’ingresso dei telefonini in carcere”, ripetono Giuseppe Moretti e Ciro Auricchio, dell’ Uspp.

“Si tratta di un fenomeno particolarmente rischioso e pericoloso – sottolineano – soprattutto se a farne uso sono i detenuti con reati di associazione mafiosa dati i probabili contatti esterni con la criminalità organizzata”. L’Uspp chiede anche “adeguate strumentazioni per fronteggiare la minaccia sempre più attuale e diffusa dei droni che sorvolano illecitamente sugli istituti di pena per trasportare oggetti pericolosi per la sicurezza interna ed esterna, come é avvenuto nel passato. Grazie agli sforzi profusi dalla polizia Penitenziaria impiegata in turni massacranti e con scarse risorse, – concludono i sindacalisti – si riescono comunque ma a fatica, ad arginare i tentativi fraudolenti, con continui rinvenimenti di telefonini e droga ed inevitabili gravi ripercussioni sull’ordine e la sicurezza, dato tra l’altro, come sopra evidenziato l’elevato rischio di contaminazioni con l’esterno”.

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Lite tra ragazzi a Casoria, 16enne esplode colpi a salve

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– Lite tra giovanissimi ed esplosione di colpi a salve, la notte scorsa a Casoria, in provincia di Napoli: coinvolto anche un 16enne armato. Sono stati alcuni cittadini, verso le 22, a segnalare al 112 l’esplosione di colpi d’arma da fuoco provenire da via Achille del Giudice all’altezza del civico 72. Sul posto sono arrivati in pochissimi minuti i carabinieri della sezione radiomobile della locale compagnia che erano in zona e hanno ricostruito a vicenda. Poco prima, per motivi ancora non chiari ma verosimilmente legati a sguardi mal tollerati, due gruppi di giovanissimi stavano litigando. La discussione è stata però interrotta dal rumore di tre colpi d’arma da fuoco con il successivo fuggi fuggi generale. Durante il sopralluogo i militari hanno trovato e sequestrato tre bossoli a salve. Hanno, quindi, iniziato la ricerca di chi aveva esploso quei colpi. Nascosto tra le auto in sosta un 16enne: impugnava una pistola replica a salve priva del tappo rosso; nelle tasche del ragazzino anche qualche dose di marijuana. Per il minorenne, prima di essere affidato ai genitori, è scattata una denuncia per minaccia aggravata e porto di armi. Il 16enne è stato segnalato anche alla prefettura perché assuntore di droga.

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