L’Agenzia italiana per il Farmaco (Aifa) ha diffuso il vademecum del vaccino anti-Covid Pfizer in 35 punti.
Ecco i principali in sintesi:
1) È destinato a chi ha più di 16 anni, non contiene il virus e non può provocare la malattia. E sarà gratuito.
2) Sarà disponibile solo nei presidi definiti dal Piano vaccini, non in farmacia.
3) La sua somministrazione avverrà con due iniezioni, distanziate di 21 giorni l’ una dall’altra, sotto stretta supervisione medica e sarà usata una speciale siringa sterile, monouso, dotata di sistema di bloccaggio dell’ ago per evitare distacchi accidentali.
4) Il vaccino introduce solo l’ informazione genetica che serve alla cellula per costruire copie della proteina Spike che permette l’ accesso del virus. La molecola mRNA non resterà nell’ organismo, ma si degraderà poco dopo la vaccinazione.
5) Il dubbio se la vaccinazione impedisca la sola manifestazione della malattia o la sola trasmissione dell’ infezione è ancora aperto. Ma per chi è ancora scettico, considerando la brevità della sperimentazione, l’ Aifa sottolinea “la partecipazione di un numero assai elevato di persone” e che “non è stata saltata nessuna delle regolari fasi di verifica dell’ efficacia e della sicurezza del vaccino”.

6) L’ efficacia del vaccino, a detta di Aifa, è molto alta, “oltre il 90%”, e si è potuta testare grazie alle ricerche svolte in USA , Germania, Brasile, Argentina.
Sudafrica e Turchia, partecipate da oltre 44 mila persone: una metà lo ha ricevuto, l’altra ha ottenuto un placebo, identico al vaccino ma non attivo.
7) Da uno studio con 36 mila partecipanti è scaturito che i casi sintomatici di Covid-19 si è ridotto del 95% in chi ha ottenuto il vaccino (8 casi su 18.198 avevano sintomi di Covid-19) rispetto a quelli che hanno ricevuto il placebo (165 su 18.325).
Sono proprio le due dosi somministrate a distanza debita ad aver dato prova dell’ impedimento al 95% dei partecipanti dello sviluppo della malattia.
8) L’ efficacia si attiva una settimana dopo la seconda dose, mentre la durata della protezione è ancora ignota, sebbene le conoscenze sugli altri tipi di coronavirus indichino che “dovrebbe essere di almeno 9-12 mesi”.
9) Ignota è anche l’ ipotesi di trasmissibilità dell’infezione da parte dei vaccinati; per questo gli viene richiesto di “continuare ad adottare le misure di protezione anti Covid-19”.
10) Pfizer sarà uno dei tanti vaccini anti-Covid di cui usufruirà l’Italia: il consiglio, ovviamente, è quello di continuare a somministrare lo stesso vaccino nella seconda dose.
11) Tra le reazioni avverse che si sono rivelate tutte dopo la seconda dose, quelle di entità lieve o moderata – risolte entro pochi giorni dalla vaccinazione – le più frequenti sono dolore e gonfiore nel sito dell’ iniezione, stanchezza, mal di testa, dolore ai muscoli, brividi e febbre. E l’ unica reazione severa riscontrata è stata l’ ingrossamento delle ghiandole linfatiche. Comunque, una patologia benigna che si guarisce da sola.


12) Ogni reazione, secondo Aifa, andrà comunicata al medico di famiglia o all’ Asl di appartenenza.
13) Le varianti del virus rilevate finora non avrebbero alterato l’ assetto dello stesso virus.
Quindi, “appare improbabile un effetto negativo sulla vaccinazione”, con un occhio alla variante inglese.
14) Per chi è già stato positivo, non è necessario un vaccino nella prima fase di campagna vaccinale, in cui verrà riservata la priorità al personale sanitario e a chi lavora e dimora nelle Rsa.
15) Le persone con una storia di gravi reazioni anafilattiche o di grave allergia dovranno, invece, consultarsi con il loro medico prima di sottoporsi alla vaccinazione.
16) La vaccinazione è aperta non solo alle donne in gravidanza o in fase di allattamento, ma anche ad altre persone ad alto rischio, come malati con documentate immunodeficienze o autoimmuni.
17) Chi è affetto da malattie croniche, diabete, tumori e malattie cardiovascolari avrà la priorità. Diverso sarà per chi è in trattamento con anticoagulanti, a cui toccherà una valutazione del proprio medico a seconda del caso.
18) Per chi ha già fatto l’ antinfluenzale non dovrebbero esserci interferenze di rilievo con altri vaccini.