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Il Milan di Pioli difende il primato, battere Lazio vale tanto

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“L’ultimo sforzo”, come lo ha definito Stefano Pioli alla vigilia, per chiudere uno straordinario 2020 confermando la vetta: il Milan affronta la Lazio nell’ultima sfida dell’anno, uno scontro diretto condizionato dalle tante assenze in casa rossonera. Vincere domani acquisterebbe cosi’ un valore ancora piu’ importante, una prova di forza, l’ennesima, di un gruppo giovane che ha saputo trasformare la fame di riscatto in una striscia di risultati utili senza precedenti. “Battere la Lazio vale tanto, la squadra in questi giorni ha lavorato e faticato molto. Abbiamo stretto i denti e dobbiamo fare un ultimo sforzo. Abbiamo delle assenze, ma stiamo bene anche noi”. Con Kessie’ squalificato, Ibrahimovic, Bennacer, Gabbia e Kjaer fermi per infortunio, poter contare su Tonali e Rebic diventa fondamentale. Le condizioni dei due pero’ non sono ottime. Pioli non si sbilancia, rimanda la decisione al giorno della sfida, anche se annuncia un cauto ottimismo: “La formazione la daro’ domani mattina. Oggi abbiamo fatto un allenamento tranquillo perche’ qualche giocatore e’ acciaccato. Oggi Tonali e Rebic stavano abbastanza bene, ma prenderemo una decisione domani mattina”. Affrontare la Lazio “squadra che sta bene e che spinge sugli esterni”, senza alternative al giovane Kalulu nel reparto difensivo e con l’attacco affidato a Leao, non sara’ semplice. Aver individuato un vice-Ibra e un centrale nel mercato estivo avrebbe fatto la differenza. Pioli, pero’, che vive un momento idilliaco con il proprio club, minimizza: “Non penso che la coperta sia corta. E in questo momento sto capendo ancora di piu’ che il club mi ha messo a disposizione una rosa importante. Tutte le squadre risentirebbero di 5 o 6 assenze importanti. Dopo la sosta mi auguro di avere qualche giocatori in piu’ dall’infermeria”. Poi ci saranno anche i rinforzi dal mercato, il cui identikit deve andare al di la’ delle qualita’ in campo. Pioli vuole giocatori che si distinguano per l’atteggiamento per “il modo di lavorare, la professionalita’ e la fame. L’area tecnica inserira’ giocatori solo con caratteristiche giuste, non solo tecniche ma anche morali”. Per raggiungere i sorprendenti risultati di questo 2020 serve abnegazione, disponibilita’ al sacrificio, giocatori che sposino la causa rossonera. C’e’ tutto questo dietro l’impresa del Milan che esattamente un anno fa, nella sfida del 22 dicembre 2019 contro l’Atalanta persa 5-0, ha toccato il fondo e ha poi saputo rialzarsi. L’obiettivo stagionale resta il quarto posto ma, senza superbia, e’ lecito che il Milan alzi un po’ piu’ lo sguardo. “Domani cercheremo di chiudere bene l’anno. A voi piace parlare del futuro, ma il futuro non si costruisce pensando a maggio bensi’ pensando alla partita di domani”. Per ora, quindi, l’obiettivo e’ fare un regalo di natale ai tifosi rossoneri confermando il primato in Serie A e coronando un 2020 quasi perfetto. “Il momento piu’ bello? Ce ne sono stati tanti visto che abbiamo ottenuto risultati importanti. La cosa piu’ bella per me e’ vedere ogni giorno un gruppo che lavora insieme. Il momento piu’ bello e’ stato quando Gazidis mi ha detto che la societa’ voleva andare avanti con me”, una scelta vincente.

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Coppa Italia alla Juve, Vlahovic stende l’Atalanta

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La Juventus si aggiudica la 15esima Coppa Italia della sua storia. La squadra di Max Allegri si impone 1-0 sull’Atalanta, nella finale andata in scena allo stadio Olimpico di Roma, grazie al gol del suo centravanti Dusan Vlahovic e può festeggiare la conquista del trofeo, staccando ulteriormente Inter e Roma con 9 a testa. Inoltre Allegri diventa il primo allenatore nella storia a vincere cinque volte la Coppa Italia, superando a quota quattro Sven-Göran Eriksson e Roberto Mancini. Risveglio amaro per l’Atalanta di Gasperini che alla sua sesta finale deve rimandare il bis dopo quella vinta nell’edizione 1962-1963. I nerazzurri cercheranno di rifarsi in Europa League il 22 maggio a Dublino con il Bayer Leverkusen.

Allegri parte dal 1′ con la coppia Vlahovic-Chiesa, mentre la novità é Iling da quinto di sinistra con Cambiaso a destra e Nicolussi Caviglia in mezzo al campo. Gasperini, invece, sceglie Lookman e De Ketelaere in avanti, con Koopmeiners a supporto e Pasalic da mediano con de Roon che scala sulla linea di difesa con Hien e Djimsiti. La Juve parte subito forte e sblocca subito il risultato e indirizza la gara. Al 4′ servizio in verticale di Cambiaso per Vlahovic che vince il duello di fisico con Hien e, davanti a Carnesecchi, lo batte per l’1-0. L’Atalanta accusa il colpo e all’8′ nuova ripartenza Juventus iniziata da un bel tacco di Vlahovic, ma sul cross finale di Iling Jr Djimsiti mette in angolo. Passa un minuto e ancora bianconeri pericolosi: cross di Nicolussi Caviglia e Gatti manda alto. L’Atalanta prova la reazione al 10′ su una palla persa di Cambiaso, Lookman calcia di prima intenzione ma respinge Danilo. La formazione di Gasperini alza i giri e al 13′ Pasalic si inserisce centralmente ma un tocco di Bremer facilita l’uscita di Perin.

I bianconeri aspettano gli avversari per ripartire, sfruttando la grande corsa di Chiesa e delle sue mezzali, oltre alla buona vena e condizione psicofisica di Vlahovic. Al 34′ ci prova De Ketelaere ma spreca calciando alto sopra la traversa. Sul finale di tempo al 44′ Pasalic conclude dal limite ma Gatti salva la sua porta in scivolata. Ad inizio ripresa l’Atalanta si riaffaccia subito in avanti e al 50′ su un cross di Ruggeri, Iling non interviene mandando fuori giri Zappacosta. Al 51′ ci prova Lookman ma la conclusione viene deviata in angolo. I nerazzurri premono e schiacciano la Juve nella sua metà campo: al 58′ Koopmeiners di testa manda al lato. La gara si innervosisce e la Juve ne approfitta.

Al 64′ altro contropiede Juventus, con Chiesa che scarica su Vlahovic che supera due avversari e conclude ma una deviazione di de Roon consente la parata di Carnesecchi. Nell’intervento però rimane a terra de Roon dopo la grande chiusura. L’olandese esce in lacrime, al suo posto Tolói. L’Atalanta continua a pressare e al 71′ su un cross di Ruggeri, di controbalzo Miranchuk manda alto. La Juve reagisce al 74′ ma il gol di Vlahovic viene annullato per fuorigioco millimetrico dal Var, con l’attaccante che aveva deviato di testa un cross di Cambiaso. La gara è intensa e al l’Atalanta sfiora il pari: al 79′ Lookman rientra sul destro e conclude di precisione ma colpisce la parte esterna del palo. La Juve trema ma risponde e all’83’ Miretti da poco entrato colpisce la traversa con una conclusione in diagonale. In pieno recupero ancora Atalanta all’arrembaggio: al 94′ Ederson sugli sviluppi di una punizione conclude ma Perin respinge. Allegri va su tutte le furie per le decisioni arbitrali e viene espulso al 95′, ma ormai è finita e la Juve può festeggiare.

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Coppa Italia: Allegri espulso al 94′, “dov’è Rocchi?”

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Un Massimiliano Allegri furioso per una punizione concessa all’Atalanta, è stato espulso al 94′ della finale di Coppa dall’arbitro Maresca. Dopo essersi strappato giacca e cravatta di dosso, Allegri ha continuato a protestare ed uscendo ha urlato più volte verso la tribuna autorità “dov’è Rocchi?”, ovvero il designatore degli arbitri.

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Napoli, terapie per Osimhen, in dubbio per la Fiorentina

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Il Napoli si è allenato questa mattina all’SSCN Konami Training Center di Castelvolturno. Gli azzurri preparano il match contro la Fiorentina in programma venerdì allo Stadio Franchi per la 37esima giornata di Serie A (ore 20.45). La squadra ha lavorato sul campo 1 dove ha iniziato la sessione con attivazione e torello.Successivamente il gruppo è stato impegnato in seduta tecnico tattica e partitina finale.Zielinski ha svolto lavoro personalizzato in campo. Per Mario Rui lavoro personalizzato in palestra e campo. Osimhen ha fatto terapie e lavoro personalizzato in palestra. Lindstrom si è allenato in gruppo.

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