Collegati con noi

In Evidenza

Sette università per Futuro Remoto: per costruire una cittadinanza scientifica

Pubblicato

del

Anche per la XXXIV edizione dedicata al nostro Pianeta, tra cambiamenti epocali e sfide globali, ‘Futuro Remoto’ ha consolidato il rapporto con le sette Università della Campania che figurano come co-organizzatrici per numerose iniziative nel comune intento di costruire insieme una cittadinanza scientifica. Numerosi tra i 350 seminari, dibattiti, conferenze programmati interamente su piattaforma online, per questo fruibili anche da una platea internazionale, sono stati proposti dagli Atenei campani i cui dipartimenti hanno approfondito tematiche relative a Salute, Ambiente, Cambiamenti Climatici, Nuove Tecnologie, Arte e Scienza. Il Festival della Scienza, anche grazie al supporto delle Università, si pone quale un enorme ‘hub’ di riferimento per la ricerca scientifica e la cultura, occasione per trasmettere al grande pubblico esperienze significative nel campo dell’innovazione scientifica, tecnologica e sociale. Perché – volendo anche affrontare e superare il periodo che stiamo vivendo, segnato dalla pandemia – emerge la consapevolezza che informazione e conoscenza sono l’unico vero anticorpo per i mali del Pianeta e del nostro tempo.


L’Università degli Studi di Napoli Federico II collabora da molti anni sulla base della consapevolezza dell’importanza di comunicare la cultura scientifica. Futuro remoto è l’occasione di apertura e coinvolgimento della città, facendo conoscere il lavoro, il risultato delle ricerche, delle attività nei laboratori, sia in ambito tecnico scientifico che umanistico, dagli sviluppi nei settori dell’intelligenza artificiale alle ricerche archeologiche. All’edizione di quest’anno i contributi della Federico II sono numerosi, innovativi e al passo con i tempi. Tra questi: Il Dipartimento di Agraria con “Il clima sta cambiando, come reagiscono le piante? È scritto nel DNA!” esplora la biodiversità vegetale, con “Percorsi di Arte e Scienza” illustra come molti concetti scientifici possano essere spiegati utilizzando il linguaggio dell’Arte mentre con “Che decisore sei? Decisopoly on-line” intende simulare il processo decisionale e le possibili ricadute a scala globale, legate alle azioni di gestione del territorio. Il Dipartimento di Biologia con il ciclo “Biology Laboratory@home or classroom? Ring a scientist!” compie un’esperienza virtuale nei laboratori di ecologia; costruisce un ecosistema microbico complesso in bottiglia; mostra quali sono le aree marine protette della Campania per sottolineare l’importanza della biodiversità marina e infine esamina le condizioni utili a prevenire l’estinzione delle orchidee nel 21° secolo. Nel café scientifique “Istruzione, ricerca e medicina in Africa” si discute dello stato della ricerca e della medicina in Africa ma anche delle opportunità di collaborazione Europa-Africa in termini di ricerca e formazione mentre si parla di Eccellenza Italiana nel mondo nell’incontro con 13 ricercatori in biomedicina,uno speed dating per conoscere da vicino la ricerca italiana e i suoi risvolti sociali, etici ed economici nei vari paesi del mondo. Inoltre il Dipartimento degli Studi Umanistici illustrerà le prospettive legate alle connessioni urbane, lo sviluppo delle tecnologie di produzione nel mondo antico attraverso l’impiego di risorse naturali e analizza l’effetto ‘Butterfly’ e quali sono le conseguenze delle nostre azioni.

Università di Salerno

Anche quest’anno l’Università di Salerno è tra i protagonisti di Futuro Remoto: nel padiglione virtuale di UNISA sono presentati numerosi progetti, con tanti format innovativi che promuovono il dialogo interattivo e proattivo tra il pubblico e i ricercatori del campus salernitano. Tra questi, il Dipartimento di Ingegneria Industriale presenta le proprie attività di ricerca attraverso i lab live dal titolo “Le imprese del mondo ferroviario incontrano la ricerca universitaria del DIIN di Unisa” e“Plastica e sostenibilità: tra percezione e realtà!” e la rubrica speciale “Greenopoli”. Partecipa, inoltre, alla rubrica speciale il “Salotto Pirata” di Barbascura X, con una live dal titolo “Il mostro di plastica”. Sulla stessa scia anche il lab live “Sfruttamento della risorsa idrica nel contesto del cambiamento climatico” a cura del Dipartimento di Ingegneria Civile – Laboratorio di Idraulica Ambientale e Marittima. Il Dipartimento di Chimica e Biologia “A. Zambelli” presenta science shows, talks e speed dating dal titolo: “Economia Circolare: dagli oli di scarto ai bio-carburanti, dai bio-carburanti ai solventi, dai solventi a …”, “Tiro al bersaglio virtuale cercando farmaci contro COVID-19”, “From the Synthesis of Marine Natural Products to the Design of New Compounds”, “COVID-19 e particolato atmosferico: un viaggio nell’aria che respiriamo” e “Inquinanti ambientali, alimentazione e salute”. E ancora: il Dipartimento di Fisica “E.R. Caianiello” propone i live interattivi: “Tante le facce di una sola Terra quante le lettere dell’alfabeto: gira la ruota e le scoprirai” e “Il treno del futuro è superconduttivo”. Il science show “Intelligenza Artificiale e Robotica Cognitiva” del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione ed Elettrica e Matematica presenta l’intelligenza artificiale MIVIABot, mentre il Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale cura la mostra online “Antica Abellinum: un ecosistema culturale a sostegno della Comunità”. Infine, il Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione ci invita al Cafè Scientifique “Cultura e Società Digitale. Il Futuro che verrà…” Cospicuo quindi il supporto dell’Ateneo alla XXXIV Edizione di Futuro Remoto con un’interazione multidisciplinare che è connaturale alla dimensione del “Campus” universitario di Salerno e che vuole apportare il suo contributo al dibattito sul ruolo imprescindibile della ricerca scientifica e tecnologica per il benessere della collettività e quello del pianeta.

Università Parthenope

Come ogni anno, l’Università Parthenope partecipa a Futuro Remoto, proponendo un ampio ventaglio di attività. Il Dipartimento di Ingegneria, in collaborazione con INGV, CNR, Federico II, università del Sannio e Vanvitelli, propone due interessanti webinar, il primo sull’utilizzo sostenibile e innovativo della risorsa geotermica in aree vulcaniche ed il secondo sul geoscambio innovativo per il risparmio di energia nel condizionamento degli ambienti.
Il laboratorio di Telecomunicazioni ed Elaborazione dei segnali e delle immagini presenta un prototipo originale utilizzato per riconoscere i gesti con gli ultrasuoni. Nel corso dell’incontro si mostra come vengono riconosciuti i gesti della mano in maniera completamente autonoma. In collaborazione con SSDI-ASI, ASI, Royal Belgian Institute for Space Astronomy e INAF, l’Università propone un incontro dedicato allo studio della Terra ed alla sua esplorazione dallo spazio, con le sue calotte polari, un’eruzione vulcanica, e tanto altro ancora. Il Dipartimento di Scienze e Tecnologie propone un incontro dedicato allo studio dei paesaggi archeologici sommersi ed alla sensibilità dei paesaggi costieri ai cambiamenti a scala globale, come quelli connessi ai cambiamenti climatici. Ed inoltre ‘Neptun-is: Tecnologie ICT applicate al mare; un incontro mirato a far conoscere le differenti applicazioni dell’intelligenza artificiale nell’ambito marino.
Il Dipartimento di Giurisprudenza propone un calendario di seminari molto attuali: ‘Verso una società post covid sostenibile, sicura, inclusiva e resiliente, l’innovazione dei modelli regolativi, economici e sociali per la realizzazione dell’Agenda 2030’. Una delle chicche di quest’anno è la mostra “Missione Antartide. “35 anni di missione italiana nel continente estremo”, allestita dal PNRA con la collaborazione del Dipartimento di Scienze e Tecnologie, che racconta l’evoluzione delle missioni in Antartide con pannelli didattici, attrezzature scientifiche e tecniche una mostra fotografica dedicata al continente bianco.

La cultura che viaggia in rete. Per superare le restrizioni del distanziamento al tempo del Covid ma anche e soprattutto per offrire stabili soluzioni per un futuro sempre più multimediale nella fruizione del patrimonio culturale. C’è anche questa nuova mission nella presenza dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, la più antica libera Università Italiana, all’edizione 2020 di Futuro Remoto. Le nuove frontiere dello storytelling, del mapping video e delle visite museali virtuali, esplorate già da alcuni anni dai corsi di laurea del settore dei beni culturali e della comunicazione dell’Ateneo napoletano, saranno alcune delle attività in cui docenti ed esperti dei diversi Centri di Ricerca del Suor Orsola, con il coordinamento del servizio di Orientamento dell’Ateneo diretto da Paola Villani, accompagneranno gli studenti in questa edizione digitale della storica manifestazione promossa da città della Scienza. Tra le attività didattiche messe in campo dal Suor Orsola ci saranno: un workshop di storytelling con metodologie attinte alla Narrative Medicine per presentare i nuovi percorsi di studio nel settore delle “Medical Humanities”; una serie di attività laboratoriali di restauro nei Laboratori di tele, affreschi e lapidei per mostrare ‘on the job’ il lavoro del Corso di laurea magistrale in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali ; un webinar su “Il patrimonio culturale invisibile” sulle esperienze di fruizione virtuale dei beni culturali; un workshop sulla creazione e la produzione delle installazioni di mapping video tenuto da Franz Cerami, docente di Storytelling digitale al Suor Orsola, nominato nei giorni scorsi dal Ministero degli Esteri ambasciatore del Design Italiano nel mondo.

Suor’Orsola Benincasa

Interessante il contributo dell’Università degli studi di Napoli L’Orientale. Si affronta il tema della migrazione per cause ambientali con Cambiamento climatico e migrazione: nuove modalità di narrazione, comunicazione e divulgazione scientifica tra vecchi e nuovi media e Futuri in Movimento; uso dell’Intelligenza Artificiale per monitorare i social network rispetto alla segnalazione di reati ambientali con Spegni i fuochi e accendi l’intelligenza. Ambiente e Social Media; come proteggere la terra dei fuochi; sostenibilità ambientale e sociale, con Ritorni alla Terra. Alienazioni e riappropriazioni, abbandoni e ripopolamenti ai tempi dell’Antropocene; inclusione e partecipazione sociale con Partecipazione, creatività e vita cittadina. Impresa sociale, migrazione e vulnerabilità nel tessuto urbano napoletano; diritti delle donne in contesto islamico e sul mondo arabo islamico, con Svelate Marocco: femminile plurale.

E ancora: riti di guarigione nell’Egitto faraonico, con I riti di guarigione nell’Egitto faraonico e nel mondo della pandemia: rimedi, formule, gesti; geoarcheologia per sensibilizzare attraverso il passato i visitatori sui potenziali futuri cambiamenti climatici con il “Laboratorio di Geoarcheologia. Il telerilevamento per la ricostruzione del paleoambientee del contesto archeologico” e infine: cambiamenti climatici e sfide epocali dal punto di vista delle popolazioni Tuareg con il laboratorio “I Tuareg tra mutamenti, resistenza e persistenza. Gli effetti della modernità sull’ambiente naturale e culturale del deserto sahariano”.

Università del Sannio

L’Università degli Studi del Sannio nel viaggio attraverso le metamorfosi del nostro Pianeta propone diverse tappe per riflettere su ambiente, nuove tecnologie, arte e scienza. Sul tema del risparmio energetico e della riduzione delle emissioni inquinanti, il Dipartimento di Ingegneria di Unisannio interviene con le Tecniche innovative per la riduzione delle emissioni di CO2 e la Micro-conversione di energia ovvero la capacità di materiali innovativi smart di convertire l’energia cinetica (vibrazioni) in energia elettrica. E a proposito di città del futuro non poteva mancare una dimostrazione di Proxima City, una smart city del futuro fatta di cloud, dati aumentati e intelligenza artificiale. Il Dipartimento di Scienze e Tecnologie dimostra, nell’incontro su Biomonitoraggio e sostenibilità ambientale in laboratorio, come alcuni organismi vegetali sono capaci di intercettare e trattenere inquinanti atmosferici così da ottenere substrati biologici per applicazioni di tecniche di biomonitoraggio. Viene anche mostrato come l’utilizzo degli scarti dei processi dell’industria agro-alimentare permettono di ottenere composti funzionali con importanti proprietà benefiche per la salute umana. Al Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi Quantitativi dell’ateneo sannita il compito di affrontare i temi legati all’interrelazione tra Ambiente, Lavoro, Salute e nell’incontro su La transizione energetica globale e locale una riflessione sule scelte responsabili per una crescita sostenibile. In Il paesaggio siamo noi un interessante confronto sul Paesaggio inteso come Patrimonio di eredità culturale e come esso possa essere continuamente costituito mediante il concreto comportamento dei cittadini. Infine l’ecclettico appuntamento MUSImatematICA per IL PIANETA, con la partecipazione dello scienziato e maestro David Carfì. La conferenza si alterna tra discussione scientifica ed esibizioni musicali. L’iniziativa vede lavorare insieme economisti, matematici e scienziati della natura per descrivere le caratteristiche cooperative e competitive delle attività economiche dal punto di vista della produttività e della sostenibilità.


Anche l’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli quest’anno partecipa con numerosi progetti. Il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale (DADI) propone “Tra reale e virtuale: laboratori ibridi per esperienze e progetti multisensoriali” ovvero l’importanza di progettare ambienti basati su bisogni e preferenze espressi dalle persone. Il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali e Biologiche e Farmaceutiche illustra L’importanza della ricerca scientifica nelle aree polari in tempi di “Global Change”. “Storie di crisi, trasformazioni e collassi dall’antichità” curato dal Dipartimento di Lettere e Beni Culturali spiega l’importanza della riflessione sul passato per comprendere il presente mentre “Ambienti urbani ed epidemie: una riflessione sul rapporto fra uomo e natura” documenta perché le zoonosi minacciano lo sviluppo economico, il benessere umano e animale, nonché l’integrità degli ecosistemi. Infine: Antropocene. Progetti e iniziative nell’arte contemporanea. Il Dipartimento Multidisciplinare di Specialità Medico-Chirurgiche e Odontoiatriche con “Ortognatodonzia virtuale ai tempi del Covid-19” racconta la professione odontoiatrica si sia adeguata con tecnologie innovative in pandemia. Per valutare cosa succede alla cellula quando viene “aggredita” da un inquinante il Dipartimento di Medicina di Precisione interviene con Salute del Pianeta e salute dell’uomo, mentre la triade Il Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Avanzate (DAMSS), DADI e CIRN intervengono con il “DNA non è il tuo destino”: un focus sull’essere consapevoli della qualità nostro cibo, acqua ed aria che si respira. In “Ruolo, poteri e politiche dello Stato nella nuova governance globale” curato dal Dipartimento di Scienze Politiche “Jean Monnet”, i partecipanti effettuano una mappatura di idee e simboli associati allo Stato, mentre in Cyber Escape Room del Dipartimento di Ingegneria bisogna cimentarsi in una serie di rompicapi su vari temi dell’ICT. E infine la mostra virtuale Passione Virale sul mondo dei virus curata anche con la “Federico II”, il New York Hall of Science e l’Istituto di Biostrutture e Bioimmagini CNR-IBB.

Advertisement

In Evidenza

Ayrton Senna, trent’anni dopo: un mito e una bella persona

Pubblicato

del

Scusate il ritardo ma dopo trent’anni parlare di Ayrton che non c’è più a me fa ancora male. Soprattutto non mi piace celebrare una scomparsa. Per questo arrivo solo il giorno dopo.
L’ho conosciuto che correva in Formula Ford, si chiamava Ayrton Senna da Silva ma poi ha scelto di portare solo il cognome di sua madre, di origini napoletane e l’ho seguito durante la sua carriera, mi ha regalato molti scoop emozionanti ma il giorno che è morto non ero a Imola perché avevo l’esame di subacquea. E chi se la dimentica quella giornata: ero appena uscita dall’acqua per la prova per il brevetto open, ero a Sant’Angelo, nella mia Ischia. I miei colleghi sub mi dissero: vedi che Senna ha avuto un brutto incidente. Tornai di corsa a casa di mio fratello dove stavo in quei giorni ed accesi la tv giusto quando annunciarono che Ayrton era morto. E da allora io non me la sento di vedere la Formula 1.

Senna

Ogni volta ci provo ma troppi ricordi affollano la mia mente: Ayrton che pulisce il casco mentre siamo seduti sulle gomme nella prima intervista. Che mi fa entrare mentre sta girando uno spot pubblicitario a dispetto dello sponsor. Che si concede alle mie domande per l’Europeo mentre non parla con gli altri. Che telefona con me al mio direttore di allora, Marcello Sabbatini. E quando mi offre un suo pass per entrare al GP di Francia… E l’ultima intervista quando tutti dicevano che si sarebbe ritirato… E poi ai box suo fratello, mamma Joanna, l’impegno nel sociale per aiutare i bimbi sfortunati, la pastasciutta e quel messaggio registrato per un ragazzino ricoverato in coma all’ospedale di Imola . “Ana, non lo scrivere”, mi disse allora: pudico sempre quando faceva qualcosa per aiutare gli altri. Faceva tanto bene ma non lo diceva a nessuno. Una perdita vera, non solo per l’ automobilismo (un mondo al quale stava diventando scomodo quale paladino della sicurezza) e per la sua famiglia, ma per tutti, perché era un esempio positivo. Addio, Ayrton. Trent’anni dopo, un ricordo immutato.

Continua a leggere

In Evidenza

Tennis, infortunio all’anca: Sinner si ritira dal Madrid Open

Pubblicato

del

Il mondo del tennis è stato colpito da una notizia improvvisa durante il Masters 1000 di Madrid, con il numero due delle classifiche mondiali, Jannik Sinner, costretto al ritiro a causa di un infortunio all’anca destra. Questo ha dato il via libera per la semifinale al suo avversario, il talentuoso canadese Felix Auger-Aliassime, con cui avrebbe dovuto competere domani.

Il comunicato ufficiale del torneo, pubblicato su X, ha confermato il ritiro di Sinner e ha sottolineato che il giovane talento non sarà in grado di scendere in campo per l’incontro di quarti di finale contro Auger-Aliassime. Questo evento è avvenuto pochi minuti dopo che il numero tre del mondo e due volte campione a Madrid, Carlos Alcaraz, è stato eliminato nei quarti di finale da Andrey Rublev con il punteggio di 4-6 6-3 6-2.

“È molto triste dovermi ritirare dalla mia prossima partita qui a Madrid, scrive Sinner. La mia anca mi ha dato fastidio questa settimana e sta lentamente diventando più dolorosa. Seguendo il consiglio dei medici abbiamo deciso che era meglio non giocare oltre e peggiorare la situazione”.

L’infortunio di Sinner ha gettato un’ombra sulle prossime fasi del torneo, lasciando spazio a domande sulla sua pronta guarigione e sulla sua partecipazione futura agli eventi. Nel frattempo, gli appassionati del tennis aspettano con trepidazione gli incontri che seguiranno, con Fritz e Cerundolo pronti a scendere in campo, mentre domani si svolgerà la sfida attesa tra Medvedev e Lehecka.

Questo infortunio rappresenta una delusione per i fan di Sinner, che avevano sperato di vederlo competere al massimo delle sue capacità in questo torneo di prestigio. Tuttavia, l’attenzione ora si sposta sulla sua salute e sul suo recupero, con l’auspicio che possa tornare più forte che mai sulle scene del tennis mondiale.

Continua a leggere

In Evidenza

Fini condannato a 2 anni e 8 mesi per casa a Montecarlo

Pubblicato

del

featured, Stupro di gruppo, 6 anni ,calciatore, Portanova

Una operazione immobiliare dai contorni opachi e dietro la quale, secondo il tribunale di Roma, si nascondeva una attività di riciclaggio di denaro. Dopo sette anni dalla richiesta di rinvio a giudizio arriva la sentenza di primo grado per la vicenda legata all’acquisto di un appartamento a Montecarlo, al numero 14 di Boulevard Princesse Charlotte. I giudici della quarta sezione collegiale, dopo circa due ore di camera di consiglio, hanno condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione l’ex presidente della Camera, Gianfranco Fini, a 5 anni la sua compagna Elisabetta Tulliani. Il tribunale ha inoltre inflitto 6 anni a Giancarlo Tulliani, 5 anni al padre Sergio e 8 anni a Rudolf Theodor Baetsen. Il tribunale ha sostanzialmente recepito l’impianto accusatorio della Procura di Roma che ai cinque muove l’accusa riciclaggio.

A Fini, che era presente in aula, i magistrati contestano “la condotta relativa all’autorizzazione alla vendita dell’appartamento” escludendo l’aggravante e riconoscendogli le attenuanti generiche. “Non ho autorizzato la vendita dell’abitazione di Montecarlo ad una società riconducibile a Giancarlo Tulliani. Quando ho dato l’ok non sapevo chi fosse l’acquirente” ha commentando l’ex presidente della Camera lasciando la cittadella giudiziaria della Capitale che ha poi aggiunto: “me ne vado più sereno di quello che si può pensare dopo 7 anni di processo. Ricordo a me stesso che per analoga vicenda una denuncia a mio carico fu archiviata dalla procura di Roma. Dopo tanto parlare, dopo tante polemiche, tante accuse, tanta denigrazione da un punto di vista politico sono responsabile di cosa? Di aver autorizzato la vendita. Non mi è ben chiaro in cosa consista il reato”. La difesa dell’ex parlamentare annuncia il ricorso in appello sostenendo che il tribunale ha riconosciuto nei suoi confronti una sorta di “concorso morale” nell’attività illecita.

L’accusa prevista dall’articolo 648 bis del codice penale era l’unica fattispecie contestata nel processo dopo che nell’udienza del 29 febbraio scorso i giudici avevano dichiarato prescritta l’associazione a delinquere, reato che coinvolgeva altri imputati ma non Fini. La prescrizione era legata alla esclusione dell’aggravante della transnazionalità. Nel corso del procedimento è intervenuta anche la compagna di Fini che nel corso di brevi dichiarazioni spontanee aveva di fatto scaricato le colpe sul fratello Giancarlo.

“Ho nascosto a Fini la volontà di mio fratello di comprare la casa di Montecarlo. Non ho mai detto a Fini la provenienza di quel denaro, che ero convinta fosse di mio fratello – ha affermato visibilmente commossa la donna nel corso dell’udienza del 18 marzo scorso-. Il comportamento spregiudicato di mio fratello rappresenta una delle più grandi delusioni della mia vita”. Inizialmente il processo vedeva imputate, come detto, anche altre ‘posizioni’, tra cui il ‘re delle Slot’ Francesco Corallo e il parlamentare Amedeo Laboccetta, per le quali è stata riconosciuta la prescrizione. Secondo l’iniziale impianto accusatorio dei pm della Dda capitolina gli appartenenti all’associazione a delinquere hanno messo in atto, evadendo le tasse, il riciclaggio di centinaia di milioni di euro. Quel fiume di denaro, una volta ripulito, è stato utilizzato da Corallo per attività economiche e finanziarie ma anche, è la convinzione degli inquirenti, in operazioni immobiliari che hanno coinvolto i membri della famiglia Tulliani.

Gli accertamenti della Procura hanno riguardato, quindi, anche l’appartamento di Boulevard Principesse Charlotte, finito poi nella disponibilità di Giancarlo Tulliani che attualmente vive a Dubai da latitante. L’appartamento monegasco, secondo quanto accertato, sarebbe stato acquistato da Tulliani junior grazie ai soldi di Corallo attraverso due societa’ (Printemps e Timara) costituite ad hoc. Il coinvolgimento di Fini nell’inchiesta è legato proprio al suo rapporto con Corallo. Un rapporto, per la procura, che sarebbe alla base del patrimonio dei Tulliani. Quest’ultimi per gli inquirenti avrebbero ricevuto su propri conti correnti ingenti somme di danaro riconducibili a Corallo e destinati alle operazioni economico-finanziarie dell’imprenditore in Italia, Olanda, Antille Olandesi e Principato di Monaco.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto