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Cronache

Allarme disagi trasporti, servono 20.000 bus in più

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L’apertura delle scuole e la ripresa delle attivita’ dopo le ferie estive avranno un impatto deciso sul sistema dei trasporti locali. E, ammettono gli stesi operatori del settore, “il rischio di recare pesanti disservizi a studenti e lavoratori e’ piu’ che mai concreto”. Asstra, l’associazione che riunisce le molte aziende del trasporto pubblico locale, ha lanciato l’allarme con un documento stilato dal proprio ufficio studi nel quale si fa una stima dell’impatto previsto. E i dati sono da capogiro. Per soddisfare una domanda attesa di mobilita’ pari all’85% rispetto al pre-Covid sarebbe necessario un incremento del 70% in urbano e 42% in extraurbano delle percorrenze chilometriche “con un fabbisogno di autobus e personale di guida insostenibile” che nelle ore di punta richiederebbe circa 19.400 autobus aggiuntivi e 31.000 conducenti, per un costo complessivo di 1,6 miliardi di euro. Cosi’, mentre governo e enti territoriali devono ancora fissare la quota di riempimento dei mezzi di trasporto in vista delle ‘riaperture’, le aziende di trasporto mettono sul tavolo i dati su cui ragionare. Nei calcoli dell’associazione, rispetto all’attuale quota del 60%, ogni punto di aumento della capienza dei mezzi consentirebbe risparmi complessivi per il sistema pari a 40 milioni. Con le regole attuali i disservizi – viene spiegato – saranno “inevitabili” perche’ il distanziamento di fatto si trasforma in una “la riduzione dell’offerta di trasporto” che diventa inadeguata a soddisfare il livello atteso di spostamenti. Il “documento di posizione” di Asstra non lancia solo allarmi. Ma contiene anche richieste e proposte. Auspica che il governo, nel caso di garanzia delle necessarie misure di sicurezza (es: mascherine chirurgiche, sistemi di aereazione adeguati, apertura delle porte a ogni fermata), ripristini la capienza totale dei mezzi, oppure l’aumenti rispetto all’attuale 60%. Ma il vero nodo e’ quello della riorganizzazione degli orari delle citta’, per mitigare i picchi dei flussi nelle ore di punta: “per il trasporto scolastico e’ necessario che i soggetti competenti definiscano in tempi rapidissimi gli orari sia di entrata che di uscita”. L’impatto non e’ ovunque uguale e quindi, se l’aumento di utenti arriva da fuori citta’, “potrebbe non bastare lo scaglionamento di una sola ora d’entrata”. Si pensa poi di aumentare l’offerta di servizi: per questo viene chiesto con forza di facilitare i subaffidamenti, sburocratizzando le procedure, ma anche prevedere un potenziamento nei servizi di linea anche di mezzi immatricolati per noleggio con conducente.

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Guida ubriaco, si scontra con 3 moto e muore centauro, arrestato

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E’ risultato positivo all’alcol test il conducente della Fiat Punto che oggi si è scontrato con tre moto lungo la statale 108 bis “Silana di Cariati” che porta a Lorica. Nell’urto un centauro 37enne di Settingiano (Catanzaro) è morto, e altri due sono rimasti gravemente feriti. Dopo i risultati, i carabinieri della Compagnia di Cosenza hanno arrestato l’uomo, un 41enne, con l’accusa di omicidio stradale e lo hanno posto ai domiciliari.

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Scossa di terremoto di magnitudo 3.1 fa tremare il Vesuvio, molta paura ma nessun danno

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Un terremoto di magnitudo 3.1 della Scala Richter ha colpito alle 5,55 alle pendici del Vesuvio. L’evento sismico, che ha avuto luogo a una profondità di circa 400 metri, è stato distintamente avvertito dagli abitanti delle zone circostanti, in particolare nei piani alti degli edifici.

Gi esperti hanno definito la scossa come un evento “inusuale” e hanno confermato che non ci sono stati segnali di un incremento dell’attività vulcanica. L’epicentro del terremoto è stato localizzato vicino al Monte Somma, una zona storicamente monitorata per la sua vicinanza con il vulcano.

La comunità locale ha reagito con una comprensibile apprensione, ma, fortunatamente, non sono stati segnalati danni a persone o strutture. Le autorità locali nelle prossime ore decideranno se mantenere aperte le scuole. Intanto c’è da rassicurare  la popolazione sulla gestione dell’evento.

Ieri, alle 5,45, dall’altra parte di Napoli, in un’altra area vulcanica, nei Campi Flegrei, c’è stata una scossa di magnitudo 3.9. Anche in quel caso paura tanta ma nessun danno.

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“Due uomini dei servizi segreti vicino l’auto di Giambruno”, le rivelazioni del Domani

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Due uomini fuori dalla villetta di Giorgia Meloni, la notte tra il 30 novembre e l’1 dicembre. Armeggiavano attorno all’auto dell’ex compagno, Andrea Giambruno, mentre la premier era in missione a Dubai. Nell’episodio, però, non sono stati coinvolti “appartenenti ai Servizi” e la sicurezza della premier “non è mai stata posta a rischio”. Così il sottosegretario Alfredo Mantovano interviene dopo che un articolo apparso oggi sul Domani ha riferito sull’allarme scattato in quella occasione. Nella ricostruzione del quotidiano, un’auto si avvicina alla villetta nel quartiere Torrino.

Scendono due uomini, accendono una torcia o un telefonino e si mettono a trafficare attorno alla macchina di Giambruno. A sorvegliare la scena c’è però una volante della Polizia appostata in servizio di vigilanza. Un agente scende e chiede conto ai due dei loro movimenti. Gli uomini si identificano come “colleghi” senza però mostrare documenti di riconoscimento e si allontanano. Sull’accaduto viene stilato un rapporto che finisce alla Digos; vengono avvertiti – sempre secondo l’articolo del Domani – il capo del Polizia, Vittorio Pisani, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, l’Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica, Mantovano e la stessa premier.

Sarebbe stata informata anche la procura della Capitale. Inizialmente i sospetti ricadono su due uomini dell’Aisi, l’Agenzia d’intelligence per la sicurezza interna, che fanno parte della scorta di Meloni. I due vengono quindi trasferiti all’Aise, l’agenzia che invece si occupa dell’estero. In seguito però le indagini dell’Aisi scagionano gli 007 che quella notte – e lo testimonierebbero le celle telefoniche – si trovavano altrove.

I due potrebbero essere stati banalmente ladri alla ricerca di qualcosa nell’auto di Giambruno. Il fatto, secondo il quotidiano, avrebbe influito anche sulla nomina del nuovo direttore dell’Aisi, sbarrando la strada ad uno dei papabili, Giuseppe Del Deo, alla guida del gruppo dell’Agenzia che ha investigato sul caso. Mantovano non entra nei dettagli della vicenda, ma si limita a rivelare di averne dato notizia il 4 aprile nella sua audizione al Copasir, dove ha chiarito che “gli accertamenti svolti per la parte di competenza dell’intelligence hanno consentito con certezza di escludere il coinvolgimento di appartenenti ai Servizi, e che la sicurezza del presidente Meloni non è mai stata posta a rischio”.

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