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Gli auguri al Nucleo Centrale della Polizia Penitenziaria dal Pm Maresca: punto fermo nella lotta alle mafie

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In questi giorni di grande confusione sul fronte carcerario si festeggiano i tredici anni dalla fondazione del Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria. Un punto fermo nella lotta al crimine organizzato che ho avuto l’onore di coordinare in alcune importanti indagini antimafia.

Catello Maresca. Il magistrato antimafia ha pubblicamente ringraziato uomini e donne del Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria per il lavoro svolto in questi 13 anni di collaborazione con la magistratura inquirente nella lotta alla mafia

Tredici anni fa iniziava anche il mio percorso alla DDA di Napoli e non posso non ricordare il contributo che l’organismo investigativo ha offerto sia al sottoscritto che a tutti i colleghi della Direzione distrettuale antimafia di Napoli.

Solo chi come noi ci ha lavorato è in grado di riconoscerne e ricordarne l’impegno e l’importanza strategica sul fronte della lotta alle mafie.

Ricordo le difficoltà organizzative iniziali, egregiamente superate dal personale di elevato profilo che vi fu assegnato e lo spirito di iniziativa che permise, sin da subito, di acquisire al NIC un ruolo di primo piano nell’ambito delle indagini.

Tra le più importanti investigazioni del NIC, mi vengono in mente tra gli anni 2007 – 2013 quelle che portarono al sequestro di svariati milioni di euro di beni riconducibili alla camorra ed ai clan Bidognetti – Setola, o all’arresto di importanti personaggi apicali dell’organizzazione quali, tra gli altri, Michele Bidognetti, fratello di Francesco Bidognetti, detto “cicciotto ‘e mezzanotte”. Ancora fu decisivo il contributo degli investigatori del NIC in altre decisive indagini come, ad esempio, tra le tanti, quelle su Michele Zagaria, su Nicola Schiavone, figlio di Francesco, Pasquale Zagaria (il boss che é passato dal 41 bis ai domiciliari grazie alla nota del Dap del 21 marzo, ndr) e su Stefania Martinelli (moglie del killer stragista dei casalesi Giuseppe Setola).


Non posso poi non ricordare, da ultimo, l’indispensabile contributo offerto nella cattura del noto latitante Antonio Iovine detto ‘o ninno, insieme alla gestione completa della sua collaborazione, che ho avuto l’onore di seguire insieme all’ottimo collega Cesare Sirignano, affidata per la prima volta alla polizia penitenziaria.
Auguri al Nucleo Investigativo Centrale e a tutti coloro che hanno reso questo organismo così efficace ed efficiente.


Anche se le recenti gestioni del DAP (Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria) ne hanno profondamente mutato gli equilibri spero possa ritornare ad essere il corpo investigativo che ho imparato ad impiegare in indagini delicate e che ho apprezzato sul campo.

Bernardo Petralia. Il nuovo capo del Dap arrivato dopo la disastrosa parentesi Basentini

Spero che la nuova dirigenza del DAP, pur senza avere la stessa esperienza operativa, sappia valorizzare questa o risorsa investigativa nella lotta al crimine organizzato. Ho sentito il bisogno di ringraziare pubblicamente donne e uomini del NIC e con loro tutti gli agenti della polizia penitenziaria che quotidianamente con decoro, onore e abnegazione assolvono ad un compito arduo, oserei dire ingrato in un contesto, quello delle carceri italiane, che definire al collasso é un eufemismo che non rende al meglio l’idea che vorrei trasferirvi. Auguri al NIC e alla Polizia Penitenziaria tutta.

Meritate ogni attenzione e rispetto come corpo dello
Stato. Nessuna mela marcia – se dovesse essere eventualmente accertato dalla magistratura –  potrà farci mai dimenticare il vostro fondamentale apporto nella quotidiana lotta alle mafie ed al crimine in genere.

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Stupro di gruppo: gli imputati rinunciano all’abbreviato

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Si svolgerà con il rito ordinario il processo ai sei ragazzi palermitani accusati di aver violentato, a luglio scorso, una 19enne al Foro Italico. Gli imputati avevano presentato richiesta di ammissione al rito abbreviato condizionando l’istanza a una serie di nuove attività tra le quali l’esame in aula della vittima che il gup ha però respinto. La 19enne peraltro è stata sentita dal Gip di Palermo, Clelia Maltese, nel corso di un incidente probatorio, due mesi e mezzo fa. Il giudice ha invece deciso di accogliere la richiesta di disporre una consulenza tecnica sul telefono della ragazza, ma i difensori hanno comunque rinunciato all’abbreviato optando per il dibattimento.

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Otto milioni evasi al fisco, tre aziende irpine nei guai

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False fatturazioni ed altrettante inesistenti operazioni transnazionali per evadere le imposte dirette e i versamenti Iva. Tre aziende operanti in provincia di Avellino sono state denunciate dalla Guardia di Finanza per una evasione complessiva di otto milioni di euro nel corso di altrettante verifiche fiscali. Cinque milioni sottratti alla tassazione dirette e 1,5 milioni all’Iva. Nel corso dei controlli è anche emerso che un professionista del capoluogo ha sottratto mezzo milione di euro all’erario facendo figurare come acquisite prestazioni tecniche, in realtà mai ricevute, ma falsamente fatturate da una società a lui riconducibile.

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Fassino denunciato, informativa Polaria trasmessa a pm

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E’ all’attenzione dei magistrati della Procura di Civitavecchia l’informativa della Polaria sull’episodio del furto di una confezione di profumo da parte del parlamentate Piero Fassino in un negozio del duty free di Fiumicino e costata una denuncia. Allegato all’incartamento anche il video di quanto avvenuto il 15 aprile scorso nello scalo della Capitale e ripreso da una telecamera di sicurezza presente nell’esercizio commerciale. Nei giorni scorsi è emerso dal racconto di alcuni dipendenti del negozio che Fassino sarebbe stato autore già di un tentativo di furto nelle scorse settimane. Spetterà ora ai pm decidere come procedere e se affidare delega alla polizia giudiziaria per svolgere ulteriori approfondimenti.

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