Collegati con noi

Esteri

Zelensky, prime concessioni alla Russia sul negoziato di pace: pronti al dialogo su Crimea e Donbass ma no alla resa

Pubblicato

del

Dialogo si’, capitolazione no. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky apre alla possibilita’ di trovare un compromesso sui territori del Donbass e della Crimea, ma tiene il punto. L’Ucraina non si arrendera’ a Mosca. Nel Paese, dove le armi non tacciono mai, sono in corso operazioni di evacuazione – donne, anziani, bambini – da diverse citta’, dove la popolazione sotto assedio e’ ormai allo stremo e dove si continua a morire. Come a Sumy, a Est, dopo un attacco all’alba. Si aggrava la situazione umanitaria, con due milioni di profughi, mentre sul fronte dei negoziati e delle pressioni su Putin, l’Europa cerca di coinvolgere la Cina. Intervistato dall’emittente americana Abc, Zelensky afferma che si puo’ discutere e trovare “un compromesso su come questi territori continueranno a vivere”, riferendosi alla Crimea e alle “pseudo Repubbliche” separatiste del Donbass. Dialogo ma niente resa, e lancia un ‘j’accuse’ all’Occidente, reo di “promesse non mantenute”. A Zelensky si e’ rivolto l’ex presidente filorusso dell’Ucraina, Viktor Yanukovich: in una lettera pubblicata dai media russi, rilanciata dal Kyiv Independent, gli chiede di “fermare lo spargimento di sangue” e di “mettere da parte l’orgoglio”. Dal terreno ucraino arrivano notizie di evacuazioni in corso, ma anche di cruenti attacchi alla popolazione civile. Cinque sarebbero i corridoi aperti dai russi: Kiev, Chernihiv, Sumy, Kharkiv e Mariupol. Il governatore della regione della capitale ha dato conto di almeno 150 persone fatte evacuare stamattina. Civili via anche da Irpin, il sobborgo a ovest di Kiev teatro dei combattimenti piu’ pesanti. Sembra reggere il corridoio a Sumy, a circa 350 chilometri a Est di Kiev, vicino al confine con la Russia, dove questa mattina almeno 21 persone, due bimbi, sono rimaste uccise sotto il fuoco russo. A Mariupol gli ucraini denunciano che i russi non rispettano il corridoio umanitario. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba da’ un nuovo bilancio delle perdite inflitte ai russi, con almeno 12.000 soldati uccisi. Tra le perdite che peserebbero di piu’ il generale russo Vitaly Gerasimov. Gli ucraini affermano di averlo ucciso a Kharkiv ma Mosca non conferma e la notizia non trova verifiche indipendenti. Quel che e’ certo e’ che la crisi umanitaria raggiunge cifra imponente: due milioni i profughi secondo l’Unhcr, di cui oltre la meta’ ha varcato il confine dalla Polonia. La Francia teme una crisi alimentare mondiale. Dopo l’intervento davanti all’Europarlamento dei giorni scorsi, stasera, alle 18 (ora italiana), il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlera’ in videocollegamento ai deputati della Camera dei Comuni britannica. Un segno del coinvolgimento sempre maggiore del Regno Unito e di Boris Johnson. Il premier britannico oggi riceve a Londra i leader dei quattro Paesi del gruppo di Visegrad (V4): Polonia, Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceca. Sul tavolo la questione della fornitura di nuove armi alle forze ucraine. Parigi e’ l’altro perno europeo per una possibile soluzione al conflitto, col tentativo di coinvolgere Pechino nella mediazione. In giornata e’ atteso un incontro tra il presidente francese, Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, e il leader cinese, Xi Jinping. Da Mosca e’ arrivato nelle ultime ore un invito a Washington: tornare al principio della “coesistenza pacifica” come durante la Guerra Fredda, le parole del ministro degli esteri russo Sergej Lavrov.

Advertisement

Esteri

Wsj, Putin sta espandendo basi e truppe ai confini Nato

Pubblicato

del

A circa 160 chilometri dal confine con la Finlandia, nella città russa di Petrozavodsk, gli ingegneri militari russi stanno espandendo le basi militari dove il Cremlino prevede di creare un nuovo quartier generale dell’esercito per supervisionare decine di migliaia di soldati nei prossimi anni. E’ quanto scrive il Wall Street Journal. I soldati, molti dei quali ora in prima linea in Ucraina, dovrebbero costituire la spina dorsale dell’esercito russo in chiave anti-Nato. Il Cremlino sta ampliando il reclutamento militare, rafforzando la produzione di armi e potenziando le linee ferroviarie nelle zone di confine.

Continua a leggere

Esteri

Ft: accuse a Orban, 1 miliardo sussidi a media filogovernativi

Pubblicato

del

Due organi di informazione ungheresi, Magyar Hang e una seconda testata coperta dall’anonimato, intendono presentare oggi una denuncia alla Commissione europea, sostenendo che il governo di Viktor Orbán ha concesso più di un miliardo di euro di sovvenzioni illegali ai media filogovernativi. Lo riporta il Financial Times online. Secondo le due testate, le entrate pubblicitarie sarebbero state convogliate verso giornali, emittenti televisive e piattaforme online filo-Orbán tra il 2015 e il 2023 per per garantire il sostegno al partito al potere Fidesz e per escludere il giornalismo critico.

Continua a leggere

Esteri

Putin ringrazia i soldati nordcoreani, ‘sono eroi’

Pubblicato

del

Il presidente russo, Vladimir Putin, ha ringraziato in un messaggio i soldati nordcoreani che hanno preso parte alla “liberazione della regione di Kursk” dalle truppe d’invasione ucraine, definendoli “eroi”. Lo riferisce il servizio stampa del Cremlino.

“Il popolo russo non dimenticherà mai l’impresa delle forze speciali coreane, onoreremo sempre gli eroi coreani che hanno dato la vita per la Russia, per la nostra comune libertà, al pari dei loro compagni d’armi russi”, si legge nel messaggio di Putin. Il presidente russo sottolinea che l’intervento è avvenuto “nel pieno rispetto della legge internazionale”, in base all’articolo 4 dell’accordo di partenriato strategico firmato nel giugno dello scorso anno tra Mosca e Pyongyang, che prevede assistenza militare reciproca in caso di aggressione a uno dei due Paesi. “Gli amici coreani – ha aggiunto Putin – hanno agito in base a un senso di solidarietà, giustizia e genuina amicizia. Lo apprezziamo molto e ringraziamo con sincerità il presidente Kim Jong-un personalmente”.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto