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Zelensky all’Ue “siate con noi, Putin uccide i bambini”

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“Putin parla di operazioni militari ma uccide i bambini, solo ieri i suoi missili ne hanno ammazzati 16. Noi vogliamo essere membri a pari diritti dell’Ue e stiamo dimostrando a tutti che lo siamo. Dimostrateci che siete con noi”. Il Parlamento europeo ha accolto con un lungo applauso l’accorato appello rivolto in videocollegamento dal suo bunker di Kiev dal premier ucraino Volodymyr Zelensky. E poco dopo l’assemblea, convocata in seduta straordinaria, ha approvato a grandissima maggioranza con 637 si’ e solo 13 no la risoluzione unitaria con cui ha chiesto l’avvio del processo di adesione dell’Ucraina all’Ue, caldeggiando la concessione al Paese sotto attacco dello status di candidato. Della questione se ne parlera’ probabilmente al vertice europeo informale convocato a Parigi per la prossima settimana, ma difficilmente si riuscira’ ad andare oltre le dichiarazioni di solidarieta’ e apertura alle prospettive europee dell’Ucraina nonostante il sostegno ribadito anche oggi con grande enfasi, durante i loro interventi in plenaria, dai presidenti della Commissione europea Ursula von der Leyen e del Consiglio Europeo Charles Michel. Quest’ultimo ha auspicato che l’Ue “sia all’altezza del momento” sebbene il tema dell’allargamento sia tra i piu’ complessi e una posizione unanime dei Paesi membri ancora non ci sia. Ma per l’Unione, ha sottolineato von der Leyen, “questo e’ il momento della verita’” poiche’ in questo frangente “non e’ in gioco non solo il destino dell’Ucraina, ma anche il nostro”. Il sostegno dell’Eurocamera alla causa dell’Ucraina e alle sue aspirazioni europee, per le quali si sono spese oggi anche Polonia e Ungheria con varie iniziative diplomatiche, ha avuto una rappresentazione plastica durante il discorso di apertura della riunione tenuto dalla neo presidente, la popolare maltese Roberta Metsola. Le sue parole di apprezzamento per l’Ucraina, il coraggio del suo popolo e per Zelensky sono state accolte con una standing ovation dall’emiciclo. Nella risoluzione approvata, il Pe, oltre a dirsi in favore della concessione a Kiev dello status di Paese candidato, ha chiesto sanzioni piu’ severe contro la Russia e ha intimato al Cremlino di porre immediatamente termine a tutte le attivita’ militari in Ucraina. Gli europarlamentari hanno anche richiamato la Federazione russa al rispetto degli obblighi che derivano dalle leggi internazionali sottoscritte e dai rischi di un’escalation nucleare del conflitto. Sulla crisi dell’Ucraina i gruppi politici del Pe hanno mostrato una rara compattezza. Tra i voti contrari alla mozione c’e’ da registrare comunque quello dell’ex parlamentare leghista Francesca Donato, mentre i sui ex compagni di partito si sono espressi a favore. Tuttavia il capodelegazione di Identita’ e democrazia Marco Zanni ha tenuto a denunciare come da parte dei gruppi S&D e Renew sia stato posto il veto sull’adesione di Id alla risoluzione unitaria. Dopo l’approvazione della mozione, davanti alla sede dell’Europarlamento di Bruxelles si e’ svolta una cerimonia di solidarieta’ a cui hanno partecipato decine di parlamentari insieme a cittadini ucraini e a numerose persone che hanno voluto dare il loro sostegno alla causa degli ucraini. E’ invece giunta da Strasburgo, per l’esattezza dalla Corte europea per i diritti umani che fa capo al Consiglio d’Europa, un’altra censura al comportamento della Russia. La Corte ha infatti accolto la richiesta presentata con procedura d’urgenza dall’ambasciatore ucraino ed ha intimato alla Russia di astenersi dal condurre attacchi militari contro i civili e gli edifici che ospitano le abitazioni, gli ospedali e le scuole.

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Russia, respinto attacco di droni ucraini contro Mosca

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La Russia ha dichiarato stanotte di aver sventato un attacco di droni ucraini contro Mosca, pochi giorni prima delle celebrazioni del 9 maggio per la vittoria sulla Germania nazista nel 1945. Non è la prima volta che la capitale russa è bersaglio di simili operazioni di Kiev, sebbene rimangano rare. Il sindaco Sergei Sobyaninen ha dichiarato su Telegram che le difese aeree hanno “respinto un attacco di quattro droni diretti verso Mosca” senza causare “danni o vittime”.

L’attacco dei droni ucraini avviene pochi giorni prima della parata militare del 9 maggio nella Piazza Rossa, alla quale si prevede parteciperanno il presidente cinese Xi Jinping, il suo omologo brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva e altri partner e alleati di Mosca. La commemorazione della vittoria sulla Germania nazista, avvenuta esattamente 80 anni fa il 9 maggio, è fondamentale per la narrativa patriottica del Cremlino, che insiste sul fatto che il conflitto armato contro l’Ucraina è una continuazione di quello contro Berlino durante la Seconda guerra mondiale.

In occasione delle celebrazioni del 9 maggio, il presidente russo Vladimir Putin ha proposto all’Ucraina una tregua di tre giorni, dall’8 al 10 maggio, allo scopo, a suo dire, di testare la volontà di Kiev di raggiungere la pace. Ma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato domenica di “non credere” che la Russia rispetterà la tregua. I colloqui separati tra Mosca e Kiev, guidati da Washington, sono in corso da oltre due mesi e finora faticano a produrre risultati nella ricerca di una soluzione al conflitto scatenato dall’attacco russo all’Ucraina nel febbraio 2022.

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Trump riapre Alcatraz: “Ospiterà i criminali più spietati d’America”

Donald Trump ordina la ricostruzione e riapertura del carcere di Alcatraz. “Ospiterà i criminali più violenti d’America”, ha dichiarato su Truth.

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Il presidente americano annuncia su Truth il ritorno della famigerata prigione federale: sarà ampliata e usata per i detenuti più pericolosi

Donald Trump ha annunciato ufficialmente di aver ordinato la ricostruzione e la riapertura del carcere federale di Alcatraz, l’ex penitenziario simbolo della durezza del sistema carcerario americano, situato su un isolotto nella baia di San Francisco e chiuso dal 1963.

Con un post pubblicato su Truth Social, Trump ha dichiarato che la nuova Alcatraz ospiterà “i criminali più spietati e violenti d’America“. Il presidente ha inoltre anticipato che il complesso sarà “sostanzialmente ampliato” rispetto alla struttura originale, rimasta celebre per aver ospitato gangster del calibro di Al Capone e per la sua reputazione di carcere inespugnabile.

La scelta ha già provocato reazioni contrastanti negli Stati Uniti: un’operazione simbolica dal sapore fortemente propagandistico, che richiama l’idea di legge e ordine tanto cara alla narrazione trumpiana, soprattutto in vista delle prossime elezioni.

Non sono ancora stati diffusi dettagli tecnici né un cronoprogramma ufficiale per la ricostruzione. Ma l’annuncio rilancia l’uso di Alcatraz come deterrente mediatico, riportando nell’attualità una prigione che da sessant’anni era diventata solo un’attrazione turistica.

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Romania, il sindaco di Bucarest filoeuropeo Nicusor Dan al ballottaggio contro George Simion

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Sarà il sindaco di Bucarest filoeuropeo Nicusor Dan lo sfidante del candidato di estrema destra George Simion (nella foto) al ballottaggio delle elezioni presidenziali in Romania, secondo i risultati quasi definitivi del voto di ieri. Con il 99% delle schede scrutinate il leader del partito nazionalista Aur e sostenitore del presidente americano Donald Trump ha ottenuto il 40,5% dei voti e se la vedrà ora nel secondo turno con Dan, balzato al secondo posto con il 20,9% delle preferenze contro il 20,3% del candidato della coalizione di governo Crin Antonescu.

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