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Esteri

Zelensky a Mykolaiv e Odessa: lottiamo per vincere

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Volodymyr Zelensky torna al fronte mentre i russi bombardano la sua citta’ natale Kryvyj Rih. Dopo le visite degli scorsi fine settimana alle truppe a Zaporizhzhia e nel Donbass, il presidente e’ comparso a sorpresa a Mykolaiv e Odessa, i due centri strategici sul mar Nero, visitando altri avamposti simbolo della resistenza ucraina. A Mykolaiv il leader di Kiev ha ispezionato le macerie degli edifici colpiti dai raid insieme al governatore Vitaly Kim, il cui palazzo era stato sventrato a fine marzo in uno dei piu’ sanguinosi attacchi compiuti dalle forze di Mosca. “Non smettiamo di lavorare per la vittoria”, ha promesso Zelensky, giunto all’indomani di un altro attacco che ha provocato due morti e 20 feriti. “Finche’ sarete vivi, c’e’ un forte muro ucraino che protegge il nostro Paese”, ha detto poi incontrando un gruppo di soldati, ringraziati insieme ai sanitari di un ospedale locale per “il loro lavoro difficile e importante, la loro sensibilita’ e le vite che hanno salvato”. La seconda tappa al fronte meridionale ha portato Zelensky a Odessa, dove ha visitato la base della guardia nazionale e il reparto traumatologico di un ospedale in cui sono ricoverati soldati feriti in battaglia. Con le autorita’ locali c’e’ stato poi un confronto sulle modalita’ di organizzazione dei possibili corridoio del grano. La nuova missione presidenziale si e’ svolta non lontano dalla regione di Kherson, dove secondo il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba potrebbe orientarsi la prossima controffensiva, forse la piu’ cruciale perche’ riguarda “la citta’ chiave per la stabilita’ strategica dell’Ucraina”. Intanto, in attesa del possibile contrattacco, in citta’ continua ad agire la resistenza con atti di sabotaggio. I russi l’hanno accusata di “terrorismo” per aver piazzato l’ordigno esploso vicino all’auto del responsabile del sistema penitenziario locale, Yevhen Sobolev, rimasto ferito e operato alle gambe, che era accusato da Kiev di “collaborazionismo”. Mentre Zelensky era al fronte sud, missili russi sono caduti sulla sua citta’ d’origine, Kryvyj Rih, nell’oblast di Dnipro, dove solo nell’ultima settimana sei civili sono rimasti uccisi, secondo il governatore Valentyn Reznichenko. L’artiglieria di Mosca ha colpito il villaggio di Velyka Kostromka, provocando almeno due feriti e distruggendo alcuni edifici. Nelle ultime ore, nuovi razzi hanno preso di mira diversi obiettivi in tutto il Paese. A Kremenchuk, a sud-est di Kiev lungo il corso del fiume Dnepr, e’ stata colpita una raffineria di petrolio, mentre un deposito di petrolio e’ stato colpito nella regione di Dnipro e a Izyum, nell’oblast di Kharkiv, dopo un raid ha preso fuoco un impianto del gas. Missili da crociera sono stati sparati anche contro Odessa dalla Crimea, ma sono stati abbattuti dalla contraerea, secondo il Comando operativo meridionale dell’esercito ucraino. La battaglia continua a infuriare anche nel Donbass. L’esercito russo ha attaccato con colpi di artiglieria e missili le posizioni delle truppe di Kiev e le infrastrutture civili vicino a Lysychansk, Metiolkino, Ustynivka e Voronove, nella regione di Lugansk, dove attacchi aerei sono stati lanciati anche sulle aree di Syrotyne e Borivske. A Severodonetsk, unita’ militari di Mosca hanno cercato di effettuare operazioni d’assalto al di fuori della citta’ sempre piu’ saldamente nelle mani di Mosca, ma secondo lo Stato maggiore di Kiev sono state respinte. Nell’area continuano pero’ ad affluire nuove truppe, con 30 tir carichi di soldati che arrivano ogni giorno dalla Russia, secondo il governatore Serhiy Gaidai. All’interno del perimetro urbano prosegue invece lo stallo armato nella fabbrica chimica Azot, dove rimangono intrappolati nei bunker oltre 500 civili, tra cui una quarantina di bambini. I russi continuano ad accusare le truppe ucraine asserragliate all’interno di utilizzarli come “scudi umani”. Fallito il corridoio umanitario proposto da Mosca, che avrebbe voluto condurli nei territori sotto il suo controllo del Lugansk, restano bloccati con scorte di acqua e cibo ormai ridotte al lumicino.

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Fico operato: è vigile e in condizioni stabili

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Il premier slovacco Robert Fico è “vigile” ed “in condizioni stabili” dopo l’operazione subita per gli spari che lo hanno colpito nel pomeriggio. Lo riferisce la tv slovacca TA3 che parla di “intervento riuscito”.

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Il premier Robert Fico colpito da più proiettili in un attentato è in fin di vita

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Un responsabile del partito Smer del premier slovacco Robert Fico ha confermato al Guardian che il primo ministro è stato colpito da più proiettili  all’addome ed è ora sottoposto ad un intervento chirurgico. Quali siano le sue condizioni cliniche è difficile da dire. C’è molta confusione ancora su dinamica e su identità dell’uomo arrestato.

In un aggiornamento postato sulla pagina Facebook del premier slovacco Robert Fico e rilanciato dai media slovacchi, c’è scritto che “Fico è stato vittima di un attentato. Gli hanno sparato più volte ed è attualmente in pericolo di vita. E’ stato trasportato in elicottero a Banská Bystrica, perché il trasporto a Bratislava richiederebbe troppo tempo a causa della necessità di un intervento urgente. A decidere saranno le prossime ore”.

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Il premier slovacco Robert Fico ferito a colpi di pistola dopo una riunione di Governo: è in fin di vita

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Il premier slovacco Robert Fico è stato ferito a colpi di arma da fuoco subito dopo la riunione di governo a Handlova, vicino Bratislava. Lo riferisce la Bbc. Fico è stato colpito davanti a un centro culturale della città di Handlova, dove si era tenuta una riunione di governo. Secondo i giornalisti presenti sul posto, sono stati uditi diversi spari.

Il premier slovacco Fico sarebbe stato colpito all’addome, al petto e ad un arto da almeno 3-4 colpi d’arma da fuoco e sarebbe stato trasportato in eliambulanza in ospedale. Lo riferiscono le prime ricostruzioni dei media sottolineando che l’attentatore, che si nascondeva tra la folla radunata davanti all’edificio dove stava parlando il primo ministro, è stato fermato da alcuni passanti e dalle forze di sicurezza.

Il leader slovacco è stato portato in ospedale, ma non sono emersi dettagli sulle sue condizioni.

Il Parlamento slovacco ha sospeso la seduta alla luce del ferimento del premier Robert Fico in un’aggressione a colpi d’arma da fuoco ad Handlova. Lo ha annunciato il vice speaker del Parlamento, Lubos Blaha, citato dal sito di informazioni locale Dennikn.

Il premiero Robert Fico colpito da più proiettili in un attentato è in fin di vita

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