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Yildiz show, esordio con vittoria per Tudor alla Juve

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Mai come questa volta, vincere era l’unica cosa che contava per la Juventus. E Tudor riesce a farlo all’esordio: allo Stadium contro il Genoa finisce 1-0, la magia di Yildiz prova a far ripartire i bianconeri dopo le batoste contro Atalanta e Fiorentina. L’allenatore si prende i tre punti e risponde al successo del Bologna, con il quarto posto sempre a una lunghezza. Per il bel gioco e vittorie più convincenti, però, bisognerà aspettare ancora. La rivoluzione di Tudor comincia dal modulo: via la difesa a quattro, si passa a tre con i due acquisti di gennaio, Veiga e Kelly, ad affiancare Gatti. Sulle corsie laterali ci sono Nico Gonzalez e McKennie, in mezzo la coppia Locatelli-Thuram, davanti viene escluso Kolo Muani per rilanciare Vlahovic supportato da Koopmeiners e Yildiz. Nel Genoa parte titolare Miretti, una vita in bianconero dalle giovanili alla prima squadra, che completa il tridente con Zanoli e Pinamonti.

A sinistra manca Martin per squalifica e Vieira sceglie Matturro, in difesa l’altra vecchia conoscenza della Juve, De Winter. I liguri giocano con una maglia speciale, dedicata ai 120 anni degli argentini del Boca Junior, con il giallo e il blu che diventano i colori dominanti. Sugli spalti è presente anche l’amministratore delegato di Exor John Elkann, in curva sud il tifo bianconero accoglie il nuovo allenatore: “Bentornato a casa, Igor” è lo striscione dedicato a Tudor. I genoani, invece, sbeffeggiano i rivali cantando “Thiago Motta uno di noi”, allenatore appena esonerato dalla Juve con un passato in rossoblù. In campo Locatelli e compagni provano a fare gioco ma il Genoa riesce a chiudere gli spazi e a ripartire in contropiede, con Frendrup che per due volte inquadra la porta ma non impensierisce Di Gregorio.

I bianconeri sembrano ancora imbrigliati, ci pensa Yildiz a prendere per mano la squadra: il turco riceve palla sulla trequarti e va all’uno contro uno con De Winter, riesce a saltarlo e poi da posizione defilata trova l’incrocio dei pali opposto. Subito dopo Gatti alza bandiera bianca per una botta al piede subita in apertura di gara da Pinamonti e lascia il posto a Kalulu, poi la seconda parte di primo tempo scivola via senza grossi sussulti, con un mancino di Vlahovic bloccato senza problemi da Leali. Durante l’intervallo non ci sono cambi, dopo pochi minuti Tudor viene ammonito per qualche protesta di troppo. Al 55′ la Juve rischia grosso, quando il cross di Sabelli viene girato da Pinamonti e il pallone sfiora il palo.

Dopo un’ora abbondante Tudor toglie uno spento Koopmeiners per inserire Conceicao, Vieira cerca la rimonta con le carte, Venturino, Malinovskyi ed Ekuban. Funzionano meglio i cambi del croato, con i bianconeri più vicini al raddoppio che i rossoblu al pareggio, e Leali che salva il Genoa dal 2-0 su Weah proprio all’ultimo pallone. La Juve esulta dopo tre minuti di recupero, la vittoria allo Stadium mancava dal 3 marzo scorso: i bianconeri tengono il passo del Bologna e restano a -1 dalla zona Champions. Il Genoa, invece, rimane a quota 35, in una posizione di classifica di totale tranquillità con 12 punti di vantaggio sulla zona retrocessione.

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Mario Cipollini assolto da calunnia contro Ivano Fanini

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Mario Cipollini è stato assolto oggi dal tribunale di Verona dall’accusa di avere calunniato il suo ex patron, Ivano Fanini, perché il fatto non costituisce reato. La sentenza è stata emessa oggi al giudice Peter Michaeler che si è riservato di pubblicare le motivazioni entro 15 giorni. Il pubblico ministero Eugenia Bertini aveva chiesto la condanna a due anni per il campione di ciclismo. Il “Re Leone” era finito a processo in una lite giudiziaria che si trascina da oltre un decennio con il dirigente sportivo che lo aveva scoperto e lanciato nel ciclismo.

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Calcio a 5, Italservice denuncia: aggrediti nel post partita con Benevento con calci e pugni

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Aggrediti con calci e pugni da una ventina di persone (tesserati e non) i giocatori, lo staff e i dirigenti dell’Italservice Pesaro, dopo il pareggio per 4-4 maturato sul campo del Benevento, valevole per il campionato di serie A di Futsal. I biancorossi, fa sapere la società dal proprio sito, sarebbero stati vittima di un’aggressione violenta all’interno degli spogliatoi al termine della gara: i fatti si sono verificati immediatamente dopo il triplice fischio.

La squadra, rientrata negli spogliatoi per il consueto post-gara, riferisce il club, sarebbe stata raggiunta e aggredita da almeno una ventina di persone del posto, tra tesserati e non. Il primo a essere colpito risulterebbe il tecnico dei biancorossi, Paolo Del Grosso, seguito poi da tutto il gruppo squadra. Calci, pugni e insulti in un clima surreale, il tutto sotto gli occhi del commissario di campo, rimasto apparentemente impotente di fronte all’escalation di violenza.

La società ha subito allertato le forze dell’ordine e ha annunciato che presenterà denuncia formale contro ignoti, affinché siano individuati e perseguiti i responsabili di quella che viene definita “una violenza senza precedenti”. “Follia, vergogna – si legge nella nota del club – avremmo voluto parlare di sport, della partita, come sempre. Invece siamo costretti a raccontare l’inimmaginabile”.

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MotoGp: prima volta Marquez Jr a Jerez,Bagnaia sul podio

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Prima vittoria in MotoGP per Alex Marquez, che trionfa sulla Ducati del Team Gresini a Jerez e torna in testa al Mondiale. Ora lo spagnolo ha 1 punto di vantaggio su suo fratello Marc, scivolato nel corso del terzo giro e dodicesimo al traguardo con la sua Ducati ufficiale danneggiata. Sul podio anche Fabio Quartararo su Yamaha e Francesco Bagnaia che si ritrova così a -20 punti dal leader della classifica. Ai piedi del podio ha chiuso la Ktm Tech 3 di un convincente Maverick Vinales, seguito dalla Ducati VR46 di Fabio Di Giannantonio. Domenica invece da dimenticare per Franco Morbidelli, che prima ha commesso un errore in partenza, poi è riuscito a rimontare, ma ha chiuso la sua gara nella ghiaia al 17° giro.

Il team ha fatto sapere che la botta gli è costata un problema alla cervicale che mette a rischio la sua presenza nei test di lunedì. Al 6° e 7° posto hanno tagliato il traguardo le Ktm ufficiali di Binder e Acosta, mentre al 9° si è piazzata l’altra Tech 3 di Bastianini. In zona punti anche Marini con la Honda ufficiale (10°) e Bezzecchi con l’Aprilia ufficiale (15° dopo un lungo al primo giro e una gara tutta nelle retrovie). Sul circuito di casa trionfa il Marquez che non t’aspetti: in assenza del fratello maggiore, ci pensa Alex a far gioire il pubblico spagnolo. Dopo cinque anni e mezzo in MotoGP e ben otto secondi posti tra Sprint e GP in questa stagione è stata finalmente la domenica di Alex. Davanti al proprio pubblico il catalano ha potuto festeggiare la prima vittoria nella classe regina al termine di una gara senza storia. Fatto passare qualche giro di studio, il pilota del Team Gresini sorpassa Bagnaia e si piazza in seconda posizione all’inseguimento di Quartararo partito in pole position. Il francese della Yamaha (che torna sul podio dopo due anni) si difende, ma deve arrendersi all’undicesimo giro, quando Marquez Jr piazza l’attacco alla prima staccata.

Il francese accusa il colpo e viene subito braccato anche da Bagnaia. Pecco non riesce a passare e intanto Alex prende il largo, toccando un vantaggio superiore ai due secondi. È il momento decisivo. Marquez vola verso la vittoria, mentre Quartararo si difende egregiamente. Ottimo quarto posto per Maverick Vinales, vicino al podio. “È stata una sensazione meravigliosa – commenta la sua prima vittoria Alex Marquez- Non mi potevo immaginare una prima vittoria a Jerez, in Spagna, davanti al nostro pubblico, è stato impressionante. Lo meritava anche il pubblico, le curve 9-10 sono un patrimonio dell’umanità. Meritavano di essere salutati. Sono super contento, penso che abbiamo fatto un capolavoro tutto il weekend, è impressionante. Da ieri a oggi abbiamo fatto un passo avanti. Ci è mancato il passo per sabato, ma dalla Sprint a oggi siamo migliorati. Questa mattina la moto era migliore, ed era chiaro che potevamo lottare con la media dietro. Con Marc in pista non so se avremmo potuto vincere, ma almeno lottare sì”.

Tutto sommato soddisfatto anche Bagnaia: “Nei primi giri ero molto tranquillo, ho fatto la bagarre con Marc Marquez, dopo mi sono messo a spingere per andare a prendere Quartararo, ma una volta che gli sono arrivato sotto, non ho mai avuto lo spunto per riuscire a passarlo e da lì in avanti ho faticato molto. Purtroppo non avevo il mio punto forte, che in questa pista sono sempre state le Curve 11 e 12, che invece Alex riusciva a fare veramente forte. Non mi piacciono questo tipo di gare, perché forse per evitare errori non mi metto nelle condizioni di arrivare vicino. L’anno scorso non ho mai avuto questo tipo di problemi, dovremo analizzare e capire. In ogni caso – conclude il pilota italiano della Ducati ufficiale – ho visto che Marc non era più nelle posizioni di testa e quindi era una buona giornata per recuperare punti”.

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