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Cronache

Whirlpool, una piccola schiarita: ritirata la procedura di cessione delle stabilimento di Napoli ma…

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La Whirlpool ha ritirato la procedura di cessione per lo stabilimento di Napoli. La notizia l’ha data il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli.  “In queste ore l’azienda mi ha comunicato – ha detto Patuanelli in un video su Facebook – la volontà di ritirare la procedura di cessione. È un primo passo che ci consente di sederci a un tavolo per risolvere definitivamente i problemi di quello stabilimento. Su questa vertenza il Governo ci ha messo la faccia. Abbiamo ottenuto un importante risultato. Ora ci sono le condizioni – ha detto ancora – per sederci a un tavolo con le parti sociali per provare a trovare una soluzione industriale anche con un impegno del Governo per lo stabilimento. Era un primo passo fondamentale altrimenti la procedura di cessione avrebbe comportato o la cessione a un’altra attivita’ industriale che era difficile da accettare o a una procedura di licenziamento collettivo. L’abbiamo ottenuto – ha concluso – grazie all’impegno dei lavoratori, alla loro compattezza e alla loro manifesta volonta’ di lavorare in quello stabilimento. E’ un primo passo ma era fondamentale farlo”.

Il primo commento di una organizzazione sindacale è quello che arriva dalla segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan. “Il ritiro della procedura di cessione da parte di Whirlpool per lo stabilimento di Napoli una notizia molto positiva. Ora c’e’ il tempo per un buon progetto e perche’ l’azienda rimanga a Napoli e continui la produzione”.  Domani, però, “ci sarà una grande manifestazione indetta da Cgil, Cisl e Uil, pero’ questo e’ un primo segnale finalmente positivo. In questo modo possono ripartire i tavoli per dare una soluzione positiva alla vertenza, ovvero che l’azienda rimane e continua la produzione”, ha rimarcato Furlan.

Anche la Fim apprende con soddisfazione la decisione della Whirlpool di ritirare la procedura di cessione a Prs dello stabilimento di Napoli ma avverte che c’e’ tempo fino a marzo per una soluzione e che la manifestazione a Napoli e lo sciopero generale dei metalmeccanici sono confermati. “Ci sarà – sottolinea in una nota il segretario generale, Marco Bentivogli – una tregua fino a marzo. Whirlpool conferma il progressivo calo di mercato e la volonta’ di cessione resta solo rinviata a inizio 2020. Non siamo alla soluzione ma guadagnare tempo prezioso e’ utile e bisogna ringraziare i lavoratori di Napoli e di tutto il Gruppo che non si sono mai rassegnati e hanno continuato a lottare. Domani e’ confermata la manifestazione a Napoli e lo sciopero generale dei metalmeccanici”.

Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha immediatamente manifestato la sua soddisfazione per la notizia. Ovviamente c’è attesa per capire quali saranno i prossimi incontri e come e quando tutti gli operai rientreranno in fabbrica. “Perchè quello che interessa non sono gli annunci ma la ripresa del lavoro, che tutti tornino in fabbrica e finisca questa umiliazione dei lavoratori di Napoli di Whirlpool”. Intanto, il primo cittadino di Napoli, ha fatti sapere che incontrerà a Palazzo Chigi il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, il prossimo 7 novembre alle ore 8.30.  “Stamattina ho ricevuto la telefonata dalla Presidenza del Consiglio che ho ringraziato – ha detto il sindaco – Sarà un incontro importante in cui parleremo della citta’, di Whirlpool, del Piano strategico di Napoli, del debito e di altre questioni che ho elencato in una mail che ho inviato”.

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Ucciso a colpi di pistola in auto mentre fa benzina

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Omicidio questa mattina in una stazione di benzina di Mondragone, comune del litorale casertano. Un commerciante, L.M., è stato ucciso a colpi di pistola da un uomo, un imprenditore, che ha fatto fuoco mentre la vittima era in auto, per poi allontanarsi sotto gli sguardi terrorizzati del gestore del distributore, situato sulla statale Domiziana, e di altri avventori. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno avviato le indagini.

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Ucciso con una fiocina, l’omicidio in assenza di una minaccia

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In assenza di una minaccia diretta, per sé e per la propria compagna, uccise un 23enne con un colpo di fiocina sparata da un fucile subacqueo in via Cilea a Sirolo (Ancona) il 27 agosto del 2023: un omicidio che non sarebbe scaturito dall’iniziale “diverbio stradale” ma dal successivo intervento dei fratelli della vittima, uno dei quali lo colpì con un pugno per il quale l’omicida intese “vendicarsi”.

Lo scrive la Corte d’Assise di Ancona nella motivazione della sentenza con la quale, il 21 gennaio scorso, ha condannato a 18 anni di carcere Melloul Fatah, 28 anni, per l’omicidio volontario, senza l’aggravante dei futili motivi, di Klajdi Bitri, albanese 23enne. Il delitto avvenne di primo pomeriggio a seguito di un litigio per motivi stradali, all’altezza di una rotatoria. Si era creato un ingorgo di auto e dopo vari insulti, che avevano coinvolto anche parenti e amici della vittima, Fatah era tornato al proprio veicolo per prendere la fiocina e puntarla al petto del giovane poi deceduto. Subito dopo era risalito a bordo dell’auto, dove si trovava anche la fidanzata, e se ne era andato.

Era stato arrestato prima di cena, a Falconara, dai carabinieri. L’imputato, difeso dall’avvocato Davide Mengarelli, ha sostenuto di non essersi accorto del colpo mortale e di aver preso il fucile solo per spaventare il gruppetto che gli dava addosso. Secondo i giudici, però, la sua versione non è plausibile. “Ha scelto in totale autonomia di inseguire, in assenza di qualsivoglia minaccia, per sé e per la propria compagna, – scrive la Corte a proposito dell’imputato – di prelevare il fucile elastico con fiocina a tre punte, che utilizzava per la pesca subacquea, di imbracciarlo e di puntarlo alla vittima che in piedi, dietro la Mercedes, dopo pochi attimi decedeva nell’impotenza e nello sconforto generale”. Secondo la Corte, il 28enne agì per vendicare il pugno che aveva subito nella lite: “compreso di non poter prevalere e attesa l’inferiorità numerica – osserva nella sentenza il presidente della Corte Roberto Evangelisti – non reagiva e si dirigeva verso la propria auto dando l’impressione di desistere e di voler riprendere la marcia, apparenza però ingannevole poiché il fine che muoveva Melloul era antitetico”. La fidanzata “non aveva eccepito alcun pericolo, per nulla allarmata si chinava a recuperare gli occhiali caduti in precedenza al fidanzato nel corso dello scontro con la vittima e i suoi amici”.

La Corte ripercorre i drammatici attimi dell’omicidio: Fatah “ha premuto a distanza di circa due metri e mezzo il grilletto del suo fucile subacqueo munito di tridente contro Klajdi, facile bersaglio in quanto in posizione eretta, disarmato e impossibilitato a opporre qualsivoglia difesa se non tentare di disporsi in posizione di chiusura alzando il ginocchio sinistro in funzione di scudo”. I familiari della vittima erano parte civile nel processo con gli avvocati Marina Magistrelli e Giulia Percivalle.

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Indossa un passamontagna al porto di Ischia ed evade dai domiciliari: arrestato un 21enne

A Ischia, un 21enne evade dai domiciliari e tenta di imbarcarsi per Napoli con un passamontagna: riconosciuto e arrestato dai Carabinieri.

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Iniziamo questa storia dalla fine, da un epilogo inaspettato, frutto di una scelta maldestra di un 21enne di Barano d’Ischia. Il giovane si trovava in fila al porto, pronto a imbarcarsi su uno degli ultimi traghetti della giornata con destinazione Napoli. Nulla di strano, se non fosse per un dettaglio singolare: indossava un passamontagna.

Alcune persone presenti hanno manifestato curiosità, altre preoccupazione. A porsi domande sono stati anche i Carabinieri del nucleo radiomobile di Ischia, impegnati nei controlli serali. Avvicinatisi al giovane, gli hanno chiesto di mostrare il volto. A quel punto, come in un colpo di scena da film, il ragazzo ha tolto il passamontagna e si è dato alla fuga verso una pineta.

Riconosciuto e arrestato dopo l’inseguimento

I militari lo hanno inseguito, bloccato e immediatamente riconosciuto: era lo stesso giovane che poche ore prima aveva rubato uno scooter, fuggendo tra le strade di Ischia e venendo arrestato dai Carabinieri. Dopo il primo arresto, era stato sottoposto agli arresti domiciliari.

Questa volta, in manette per la seconda volta nel giro di poche ore, il 21enne dovrà rispondere anche dei reati di evasione e resistenza a pubblico ufficiale. In attesa dell’udienza in Tribunale, resterà in camera di sicurezza.

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