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Economia

Vola il risparmio nel trimestre, 30 miliardi di raccolta

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Vola la raccolta dell’industria del risparmio gestito che nel primo trimestre, mette a segno sottoscrizioni nette per 30 miliardi di euro. Il doppio sull’intero 2020 che pur impattato dall’onda lunga del Covid, si era ugualmente chiuso con un dato positivo per 14,5 miliardi. La consueta mappa di Assogestioni mette anche in evidenza il nuovo record per il patrimonio gestito che ammonta a 2.469 miliardi, con le gestioni collettive che superano le gestioni di portafoglio. Le prime si attestano a 1.242 miliardi mentre le seconde a 1.226 miliardi. Nel dato trimestrale emergono in particolare i fondi aperti che raccolgono quasi 19 miliardi e registrano il loro miglior dato dall’ultimo trimestre del 2017. Ben 13 miliardi si riferiscono ai fondi di lungo termine azionari. Tra le gestioni di portafoglio, il cui dato di raccolta complessivo e’ positivo per circa 10 miliardi, le gestioni prodotti assicurativi fanno registrare flussi in entrata per 3 miliardi mentre le gestioni di portafoglio retail si posizionano a 2,5 miliardi. Tra i fondi aperti, i prodotti favoriti dai risparmiatori sono gli azionari (+13,1 miliardi), i bilanciati (+4,3 miliardi), gli obbligazionari (+2,8 miliardi) ed i monetari (+1,4 miliardi). La mappa trimestrale, infine, analizza per la prima volta l’universo dei fondi aperti in relazione alla Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR) entrata in vigore lo scorso 10 marzo. Su un patrimonio promosso dei fondi aperti pari a complessivi 1.063 miliardi, 276 miliardi – il 25,9% del totale – considerano le variabili ambientali e sociali nella politica di investimento. Il 90% di tale patrimonio promuove caratteristiche ambientali e/o sociali e rientra nell’art.8, mentre il 10% ha specifici obiettivi di sostenibilita’ ed e’ classificabile come prodotto art. 9. I fondi aperti sostenibili sono complessivamente 1.205 e la loro raccolta ammonta nel primo trimestre a 18 miliardi. “Il peso crescente e gia’ significativo degli investimenti sostenibili sul totale mostra come gli investitori italiani siano pronti a contribuire con i propri risparmi alla sfida della transizione ecologica”, sottolinea Manuela Mazzoleni, direttore Sostenibilita’ di Assogestioni. Numeri destinati ad aumentare, e velocemente, nel tempo se si considera che tra inizio anno e fine marzo la raccolta dei fondi aperti sostenibili in termini di patrimonio promosso e’ stata superiore ai 18 miliardi su un totale di 15,7 miliardi, permettendo, dunque, non solo una conclusione del trimestre in territorio positivo ma contribuendo in modo decisivo al dato di raccolta complessivo dell’industria.

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Economia

Françoise Bettencourt Meyers lascia il consiglio di L’Oréal

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Dopo quasi 30 anni, Françoise Bettencourt Meyers (foto Imagoeconomica) lascia il consiglio di amministrazione di L’Oréal, pur mantenendo la presidenza della holding familiare Tethys, primo azionista del gruppo. Al suo posto nel board entrerà un altro rappresentante di Tethys, mentre il ruolo di vicepresidente sarà assunto dal figlio Jean-Victor Meyers, 38 anni. Françoise Bettencourt Meyers, 71 anni, è l’unica erede diretta del fondatore di L’Oréal, Eugène Schueller.

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Cambio ai vertici di Engineering: Aldo Bisio nuovo amministratore delegato

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Cambio della guardia al vertice di Engineering, multinazionale specializzata nella trasformazione digitale. Maximo Ibarra (foto Imagoeconomica sotto) ha rassegnato le dimissioni da amministratore delegato con effetto immediato. Al suo posto, il consiglio di amministrazione della società – controllata dai fondi Bain e Renaissance – ha nominato Aldo Bisio (foto Imagoeconomica in evidenza), ex numero uno di Vodafone Italia dal 2014 al 2024.

MAXIMO IBARRA EX AD ENGINEERING

Prima della sua lunga esperienza in Vodafone, Bisio ha ricoperto incarichi di rilievo in Ariston Thermo e in McKinsey. Attualmente siede anche nel board di Coesia, produttore globale di soluzioni industriali per l’imballaggio.

Il bilancio della gestione Ibarra

Maximo Ibarra lascia Engineering dopo quasi quattro anni di gestione che hanno visto la società crescere significativamente: circa 14.000 dipendenti, oltre 80 sedi tra Europa, Stati Uniti e Sud America, con un fatturato che ha raggiunto quasi 1,8 miliardi di euro, generato da oltre 70 società controllate in 21 Paesi.

«Negli ultimi mesi ho maturato la volontà di prendermi del tempo per valutare nuovi progetti professionali», ha dichiarato Ibarra, aggiungendo che resterà disponibile fino al prossimo 1° settembre per garantire un efficace passaggio di consegne e che continuerà a essere investitore nella società.

La sfida per Bisio: crescita e nuove operazioni strategiche

Il presidente di Engineering, Gaetano Micciché, ha ringraziato Ibarra per il lavoro svolto ed espresso fiducia nella capacità di Bisio di guidare l’azienda verso una nuova fase di sviluppo e innovazione.

Tra i primi dossier sul tavolo del nuovo amministratore delegato c’è la valutazione sulla vendita di Municipia, società del gruppo attiva nei servizi ai Comuni. Engineering ha incaricato Klecha di esplorare il mercato alla ricerca di investitori interessati, con una valutazione che si aggira intorno ai 250 milioni di euro.

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Economia

Wsj, Trump verso un alleggerimento dei dazi sulle auto

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Donald Trump intende attenuare l’impatto dei dazi sulle auto prodotte all’estero, impedendo che si accumulino ad altre tariffe dazi da lui imposte e alleggerendo alcuni dazi sui componenti esteri utilizzati per la produzione di veicoli negli Usa. Lo scrive il Wall Street Journal citano una persona a conoscenza del dossier. In base a questa mossa, le case automobilistiche che pagano i dazi di settore non saranno soggette anche ad altri dazi, come quelli su acciaio e alluminio. La decisione sarebbe retroattiva, hanno affermato le fonti, il che significa che le case auto potrebbero essere rimborsate per tali tariffe già pagate.

Il dazio del 25% sulle auto finite prodotte all’estero è entrato in vigore all’inizio di questo mese. L’amministrazione Usa, sempre secondo il Wsj, modificherà anche i dazi sui ricambi delle auto estere – previsti al 25% e in vigore dal 3 maggio -, consentendo alle case automobilistiche di ottenere un rimborso per tali dazi fino a un importo pari al 3,75% del valore di un’auto prodotta negli Stati Uniti per un anno. Il rimborso scenderebbe al 2,75% del valore dell’auto nel secondo anno, per poi essere gradualmente eliminato del tutto. Si prevede che Trump adotti queste misure in vista di un viaggio in Michigan per un comizio alla periferia di Detroit martedì sera, in occasione dei suoi primi 100 giorni alla Casa Bianca. Le misure mirano a dare alle case automobilistiche il tempo di riportare le catene di approvvigionamento dei componenti negli Usa e rappresenterebbero probabilmente un significativo impulso per le case automobilistiche nel breve termine, ha affermato una fonte a conoscenza della decisione. Le case auto dovranno presentare domanda di rimborso al governo, ma non è immediatamente chiaro da dove arriveranno questi fondi.

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