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Luna Rossa vola, a un punto dalla finale di Vuitton Cup

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Due successi in rimonta, e due con sfoggio di superiorità. Andava a cento all’ora (quasi) nelle acque di Barcellona Luna Rossa che prende il largo con un poker di vittorie su American Magic e che ora spinge la sfida italiana a un passo dalla finale della Louis Vuitton Cup, il torneo di selezione che deciderà l’avversaria di Emirates Team New Zealand per l’America’s Cup. Nella sfida al meglio di nove regate previste in questo round di semifinali, il Team Prada Pirelli è avanti 4-0 sulla barca statunitense grazie alla nuova doppietta messa a segno da Spithill, Bruni e compagni.

Nella prima giornata le partenze non ottimali avevano costretto Luna Rossa a inseguire, per poi rimontare e vincere: nella seconda lo start in entrambe le regate è stato pressoché perfetto e l’AC75 tricolore, complici le migliorate e più favorevoli condizioni del vento (la brezza da Sud, infatti, è salita a 15 nodi, accompagnata da onda) ha costretto lo scafo Usa a inseguire sempre e mai a impensierire troppo. Condizioni che sono apparse ottimali per il Team Prada che infatti ha raggiunto una velocità di punta super, superando il muro dei 50 nodi e toccando i 51 durante gara-4 vinta alla fine con un paio di secondi di vantaggio.

Il bolide dello skipper Max Sirena in alcuni momenti della gara ha viaggiato a circa 95 km l’ora:, meglio di quanto ha fatto vedere Ineos, che pure ha sfrecciato oltre i 50 nodi, rifilando 4-0 ad Alinghi, a un passo dall’eliminazione. Due gare, per Luna Rossa, contraddistinte appunto da una partenza ottima: in gara 3 American Magic è costretta a virare subito dopo lo start. Dopo essersi allungata sulla sinistra, la barca italiana comanda il gioco, navigando sul vento e respingendo contemporaneamente gli avversari sulla parte sfavorita del campo di regata.

Il vantaggio per Luna Rossa al primo cancello è di 13″, che andranno aumentando nel corso del match anche grazie alla tattica vincente. Nessun errore fino al traguardo e arriva il terzo punto. Il via di gara 4 è pressoché fotocopia, con la barca italiana che parte sottovento e leggermente avanti agli americani. Alla prima boa Prada è in testa con 6 secondi di margine e consolida il vantaggio nella poppa successiva. Onda consistente che però Luna Rossa doma mantenendo il coretto assetto di volo: il match si riapre nel penultimo lato, quando la barca americana recupera tutto il gap e si presenta al quinto cancello con soli 3″ di distacco. Barche vicine e un finale show con gli italiani che mantengono il controllo e il vantaggio, tagliando il traguardo con soli due secondi di vantaggio.

“Abbiamo fatto una partenza perfetta, Jimmy è stato molto bravo a posizionare la barca esattamente dove volevamo che fosse sulla linea. Siamo super contenti, perché è andato tutto bene: la barca era velocissima e questo grazie al lavoro incredibile dello shore team e dell’equipaggio a bordo, cominciando dai ciclisti che hanno faticato tanto. Luna Rossa è tornata” le parole del timoniere ‘Checco’ Bruni. La finale (contro i britannici di Ineos quasi sicuramente) ora è a un passo, un punto solo, volando ancora sull’acqua si può.

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Bezzecchi trionfa in Portogallo con l’Aprilia, Bagnaia ancora a terra: Mondiale da dimenticare per il ducatista

Marco Bezzecchi domina il GP del Portogallo e regala all’Aprilia una vittoria impeccabile. Bagnaia cade ancora e dice addio al podio mondiale, mentre Acosta lo insidia per il quarto posto.

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Il Gran Premio del Portogallo consegna due immagini opposte dell’Italia in MotoGP: Marco Bezzecchi che vola e vince con l’Aprilia, e Francesco Bagnaia che scivola ancora una volta con la Ducati, aggiungendo un’altra delusione a un finale di stagione da archiviare al più presto.

Bezzecchi ha dominato la gara dall’inizio alla fine, partendo dalla pole position e tenendo dietro Alex Marquez e Pedro Acosta, che hanno completato il podio. Il pilota riminese ha così centrato la sua seconda vittoria stagionale dopo quella di Silverstone, diventando il sesto vincitore diverso in altrettanti GP da settembre.

“È stata una gara fantastica — ha dichiarato Bezzecchi —. Abbiamo lavorato molto da ieri sera sugli ultimi dettagli e stamattina mi sentivo subito a mio agio. Alex era velocissimo, ma ero motivato a vincere. Sono davvero felice di essere tornato sul gradino più alto del podio”.


Bagnaia cade di nuovo e saluta il podio mondiale

Mentre Bezzecchi dominava, Bagnaia viveva l’ennesimo incubo di un campionato complicato. Il piemontese è caduto alla curva 10 mentre era in quarta posizione, senza conseguenze fisiche ma con un’altra grande delusione sportiva.

La scivolata, la quarta in quattro gare e la quinta nelle ultime sei, cancella ogni speranza di chiudere il Mondiale sul podio: ora Bezzecchi lo precede di 35 punti, e a Valencia restano solo 37 punti in palio. Anzi, Bagnaia dovrà guardarsi le spalle da Pedro Acosta, distante appena tre punti.

Nel box Ducati il clima è teso, e il due volte campione del mondo ha lasciato la pista visibilmente scosso. Una stagione nata male e finita peggio, tra incidenti, errori e sfortuna — come la foratura in Malesia che gli aveva già tolto punti pesanti.


Ducati in ombra, ma Bulega salva la faccia

Nella giornata nera di Bagnaia, l’unica nota positiva per la casa di Borgo Panigale arriva da Nicolò Bulega, all’esordio con la Ducati ufficiale dopo l’assenza di Marc Marquez: il giovane emiliano ha chiuso 15º, conquistando un punto e buone sensazioni in vista dell’ultima gara stagionale.


Moreira vede il titolo in Moto2

Nel frattempo, la Moto2 si avvicina al verdetto finale: il brasiliano Diogo Moreira ha vinto la gara portoghese e ora comanda la classifica con 24 punti di vantaggio su Manu Gonzalez, solo sesto oggi. A Valencia, tra una settimana, potrà coronare il sogno mondiale.


Il Mondiale MotoGP si chiuderà dunque a Valencia, con Bezzecchi in grande spolvero e Bagnaia in cerca di riscatto. Ma per il ducatista, più che una gara, sarà soprattutto la fine di una stagione da dimenticare.

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Napoli irriconoscibile, crollo a Bologna: 2-0 e terza sconfitta in campionato per i campioni d’Italia

Il Napoli di Conte cade 2-0 a Bologna e mostra segnali preoccupanti. Dallinga e Lucumi firmano la vittoria dei rossoblù. Terza sconfitta in campionato per i campioni d’Italia, sempre più in crisi di identità.

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Il Napoli di Antonio Conte sprofonda a Bologna e incassa la terza sconfitta in campionato, la seconda in meno di un mese. Al Dall’Ara, i rossoblù di Thiago Motta si impongono 2-0 grazie ai gol di Dallinga e Lucumi, confermando la loro imbattibilità casalinga che dura da metà settembre.
Per il Napoli, invece, una frenata brusca e pericolosa che rischia di compromettere definitivamente l’equilibrio e l’identità di gioco costruiti dal tecnico leccese.


Conte allarma: squadra spenta e senza aggressività

Conte aveva lanciato l’allarme da settimane: “serve più rabbia e concentrazione”. Ma a Bologna si è visto un Napoli “fantasma”, privo di aggressività, ritmo e carattere.
Nemmeno le assenze e gli infortuni possono giustificare una prestazione così opaca. La squadra ha giocato un primo tempo passivo, senza mai imporre il proprio gioco, e si è sgretolata nella ripresa, travolta dall’entusiasmo di un Bologna solido e organizzato.

L’allenatore ha concesso spazio a Elmas, schierato insieme a Politano e Hojlund, con Gutierrez preferito a Oliverasulla fascia sinistra. Ma la scelta non ha prodotto risultati: il Napoli non ha mai trovato fluidità né incisività.


Dallinga e Lucumi affondano i campioni d’Italia

La partita si è sbloccata al 50’, con il gol di Dallinga su assist di Cambiaghi, entrato in campo a inizio ripresa. Il centravanti rossoblù ha anticipato Rrahmani in area piccola e battuto Milinkovic-Savic.
Il Napoli, innervosito e disordinato, non è riuscito a reagire: Hojlund ha rischiato l’espulsione per una gomitata, mentre il centrocampo si è allungato lasciando spazi enormi agli avversari.

Al 66’ è arrivato il colpo del definitivo 2-0: Lucumi, di testa, ha sfruttato alla perfezione un cross preciso di Holm, firmando la vittoria del Bologna.


Bologna sogna l’Europa, Napoli in crisi profonda

Il Bologna torna a battere il Napoli al Dall’Ara dopo oltre quattro anni, vola a 21 punti e sogna la zona Champions.
Per il Napoli, invece, è notte fonda: terzo ko stagionale, difesa fragile, attacco spento e un’identità di gioco smarrita.
Conte spera ora nella sosta per recuperare energie, uomini e soprattutto Romelu Lukaku, atteso come l’elemento decisivo per ridare forza e peso offensivo a una squadra in evidente difficoltà mentale e tattica.

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Sassuolo travolgente, Atalanta in crisi: Berardi e Pinamonti firmano il colpo al Gewiss Stadium

Il Sassuolo vince 3-0 a Bergamo con una doppietta di Berardi e un gol di Pinamonti. Atalanta in crisi dopo due sconfitte di fila e i fischi dei tifosi alla squadra di Juric.

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Il Sassuolo espugna il Gewiss Stadium con un netto 3-0 firmato da Berardi e Pinamonti, infliggendo all’Atalanta la seconda sconfitta consecutiva in campionato dopo quella di Udine. Una vittoria che rilancia la squadra emiliana, capace di tornare a esprimere gioco e concretezza, mentre la Dea di Juric appare in crisi di identità e di motivazioni dopo l’exploit europeo di Marsiglia.

La Curva Nord, a fine gara, ha alternato fischi e applausi, invitando i giocatori a “tirare fuori i c…i”. Ma la classifica parla chiaro: solo 13 punti in 11 giornate e una squadra lontana parente di quella brillante vista nelle passate stagioni.


Il rigore di Berardi sblocca il match

La prima mezz’ora di gioco è lenta e spezzettata. L’Atalanta crea una sola occasione con Lookman, il cui tiro viene respinto con il volto da Idzes. Poi al 29’ arriva l’episodio che cambia la partita: Pinamonti scappa alle spalle di Hien e viene steso in area da Carnesecchi. Dal dischetto Berardi non sbaglia, portando avanti il Sassuolo con un sinistro preciso e spiazzante.

La reazione dei bergamaschi è timida: solo un colpo di testa di Pasalic sfiora il pareggio. Prima dell’intervallo, Berardi serve Fadera, che però calcia alto da ottima posizione.


Pinamonti raddoppia, Berardi chiude i conti

Nella ripresa l’Atalanta si disunisce e paga subito un errore grave in uscita di Zappacosta: Berardi recupera palla e serve Pinamonti, che firma il 2-0 con un destro chirurgico dal centro dell’area.

Juric prova a correre ai ripari con De Ketelaere, Djimsiti e poi Scamacca, ma la squadra non reagisce. Al 66’ Thorstvedt illumina con un lancio perfetto per Berardi, che infila la difesa atalantina e realizza la doppietta personaleche vale il 3-0 definitivo.

Solo nel finale i padroni di casa si rendono pericolosi con Zalewski, che sfiora il palo da dentro l’area.


Sassuolo rilanciato, Atalanta in crisi

Il successo consente al Sassuolo di salire a ridosso della zona Europa, mentre per l’Atalanta si apre una fase difficile. Juric è chiamato a ritrovare in fretta intensità, idee e compattezza, perché la squadra sembra aver smarrito quello spirito combattivo che l’aveva resa temibile.

Una vittoria pesante per i neroverdi, una battuta d’arresto preoccupante per una Dea che ora deve davvero guardarsi allo specchio.

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