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Cronache

Virginia Raggi assolta perchè il fatto non costituisce reato, si chiude l’incubo giudiziario che rischiava di costringere la sindaca del M5S alle dimissioni

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Assolta perchè il fatto non costituisce reato.  Virginia Raggi, sindaco di Roma, a processo con l’accusa di falso, esce dunque da questo incubo giudiziario che rischiava anche di farle perdere lo scranno di primo cittadino del Campidoglio e si avvia ad una chiusura sicuramente più indolore di una sindacatura nella città più importante del Paese, la Capitale, non proprio eccezionale. La sentenza l’ha emessa il giudice monocratico Roberto Ranazzi a conclusione di un processo molto delicato, dove troppo spesso la politica ha provato a confondere le idee alla giustizia.

Tutto ruotava attorno alla nomina e allo stipendio di Renato Marra a capo dell’ufficio turismo del Campidoglio con un aumento previsto di 20 mila euro lordi annui. Nomina poi revocata da Virginia Raggi quando partì ufficialmente l’inchiesta penale.

Virginia Raggi. Assieme a Luigi Di Maio, al premier Giuseppe Conte e a Beppe Grillo

L’Autorità anticorruzione chiese alla Raggi chiarimenti sul ruolo del capo del personale Raffaele Marra, fratello di Renato, ipotizzando un conflitto di interessi. La Raggi rivendicò di aver nominato Renato Marra in completa autonomia. Così pensava di aver risolto tutto.

A gennaio 2017, la Raggi e Marra vengono indagati, alla sindaca fu contestato il falso all’ex braccio destro l’abuso d’ufficio. Agli atti ci sono le chat tra i due.  

Per la magistratura Raffaele Marra non fu un semplice esecutore delle direttive della sindaca ma ebbe un ruolo centrale nella procedura di nomina del fratello e dell’aumento di stipendio vistoso. L’inchiesta è durata poco 9 mesi, e oggi è arrivato il verdetto che tutta Roma aspettava con apprensione. Quali saranno le ripercussioni politiche? La situazione interna al M5S resta quella di sempre. E cioè c’è il codice deontolgoico che regola tutto. Se fosse stata condannata avrebbe dovuto dimettersi. Non c’è condanna, dunque è tutto okay. Anche se a molti, il codice deontologico sembra troppo rigido. Lei, Virginia Raggi, ha subito manifestato la sua contentezza con un tweet:”questa sentenza spazza via due anni di fango. Ora andiamo avanti a testa alta”. Messaggio che Luigi Di Maio ha fatto suo: ora Forza Virginia, ho sempre creduto in te.

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Media: Putin chiede stop invio armi a Kiev durante tregua

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Il presidente russo Vladimir Putin chiede la sospensione di tutte le consegne di armi all’Ucraina durante un cessate il fuoco proposto dal presidente statunitense Donald Trump: lo scrive l’agenzia di stampa Bloomberg, che cita persone a conoscenza della questione. A poche ore dall’attesa telefonata tra i due leader, due delle fonti hanno affermato che se da una parte la Russia vuole lo stop a tutte le consegne di armi all’Ucraina, il suo obiettivo minimo è la sospensione degli aiuti militari da parte degli Stati Uniti.

Il leader russo, che ha incontrato un inviato di Trump la scorsa settimana, ha reso l’interruzione delle forniture di armi un prerequisito per la firma del cessate il fuoco, hanno affermato un alto funzionario europeo e tre persone a Mosca a conoscenza della posizione russa. Né il portavoce de Cremlino, né Il Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca hanno risposto a richieste di commento. L’alto funzionario europeo ha aggiunto che l’Europa è estremamente riluttante ad accettare la richiesta della Russia di bloccare le consegne di armi all’Ucraina da parte dei suoi alleati durante qualsiasi tregua. Ciò rischierebbe una situazione in cui la Russia sarebbe in grado di riarmarsi durante una cessazione delle ostilità, mentre all’Ucraina sarebbe impedito di farlo, ha spiegato il funzionario.

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Legnini, senza fondamento affermazioni io coinvolto in Equalize

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“Le affermazioni degli indagati nel procedimento Equalize che mi riguardano sono destituite di ogni fondamento. Non ho mai conosciuto, neanche indirettamente, gli appartenenti alla società Equalize. Conosco l’ingegner Sbraccia da oltre 20 anni, con il quale ho un rapporto di cordialità che non ha mai riguardato l’esercizio delle mie funzioni pubbliche di Commissario alla ricostruzione e di vice presidente del Csm, incarico peraltro cessato da quasi sette anni. Le società a lui collegate non hanno mai lavorato nelle ricostruzioni di cui mi sono occupato. Essendo totalmente estraneo alle vicende oggetto di indagine, non appena potrò visionare gli atti proporrò querela al fine di tutelare la mia reputazione”. Lo dichiara, in una nota, il Commissario Straordinario alla Ricostruzione sull’isola di Ischia, Giovanni Legnini, in merito a quanto riportato da alcuni organi di stampa.

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Istat: oltre 30% alunni non dispone di ausili didattici

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Il 31% degli alunni con disabilità avrebbero bisogno di ausili didattici a supporto della didattica, ma non ne dispone, percentuale che aumenta al 33% nella scuola primaria. Il 69% degli alunni usa a scuola un pc/tablet, che nel 14% dei casi è fornito dalla famiglia. E’ quanto certifica l’Istat nel report sull’integrazione scolastica degli alunni disabili. Inoltre, è ancora poco diffusa la formazione in tecnologie: solo in una scuola su quattro (23%) tutti gli insegnanti per il sostegno hanno frequentato, nel corso della loro carriera, almeno un corso di formazione sulle tecnologie educative necessarie per predisporre una didattica personalizzata, nel 69% delle scuole la frequenza si è limitata ad alcuni insegnanti, mentre nel restante 7,5% delle scuole nessun insegnante per il sostegno ha frequentato un corso di questo tipo.

Anche l’utilizzo di questi strumenti da parte degli insegnanti per il sostegno risulta poco frequente: solo nella metà delle scuole tutti gli insegnanti utilizzano la tecnologia a supporto della didattica inclusiva, nelle restanti scuole l’utilizzo è limitato a pochi insegnanti o è completamente assente. E se la formazione non dovrebbe riguardare esclusivamente gli insegnanti per il sostegno, ma rivolgersi anche ai docenti curricolari che nella predisposizione del materiale didattico devono tenere conto delle specifiche esigenze degli alunni con disabilità, solo nel 7% delle scuole tutti gli insegnanti curricolari predispongono materiale accessibile avvalendosi di nuove tecnologie.

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