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Cronache

Video su whats app di bambini che fanno sesso, l’orrore di una infanzia violata e il terrore è un ennesimo giro di pedofilia sul web in Italia

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Ci sono notizie talmente disgustose, aberranti che pure chi per professione è abituato a raccontare ogni cosa certe storie fa fatica a scriverle. Soprattutto quando i protagonisti, loro malgrado, sono i bambini. La storia che vi raccontiamo arriva da Firenze. Un filmato diffuso su Whatsapp in cui si vede una bambina dall’apparente età di 10 anni, comunque una bambina, fare sesso con due ragazzini. Anche loro bambini, se non hanno 10 ne avranno 12, ma bambini. Associare già la parola sesso, fare sesso, è già di per sè uno schifo. Ma tant è, è quello che si vede. Ed è quello che si racconta. Qualcuno, forse il regista di questa operazione che scende davvero negli abissi dell’aberrazione umana, riprende la scena probabilmente con un telefonino. La qualità del video e dell’audio è ottima, il che può anche far pensare ad una telecamera. Comunque sia il video dura una decina di secondi ed  ha fatto il giro dei telefonini in alcune scuole medie ma anche elementari della provincia fiorentina. Una dirigente scolastica ha denunciato il caso ai carabinieri e la Procura presso il Tribunale dei Minori di Firenze ha aperto un fascicolo d’inchiesta contro ignoti.

I bambini protagonisti del video, con il viso riconoscibile, non sarebbero del posto. Si sentono le voci e si vede la bambina che ride, come se fosse dentro un gioco o, peggio, come se non si rendesse conto fino in fondo di quello che sta accadendo intorno a lei. La scena di svolge in un giardino, sullo sfondo si intravede per un attimo un paesaggio marino. Le voci che si sentono nel video tradiscono un accento romano. Il mare francamente non dice nulla del paesaggio, dunque non si può dire che è stato girato sulla costa laziale.

Una mamma di un’alunna, dopo aver visto quelle immagini scioccanti sul telefono della figlia, l’ha segnalato alla dirigente scolastica che si è subito presentata dai carabinieri.
Il filmato è stato già acquisito dal magistrato e gli investigatori sono già al lavoro. Partendo da chi ha ricevuto il video si cercherà di risalire al primo della serie e poi soprattutto si cercherà di capire chi abbia fatto le riprese – dalle voci sembra che si tratti di un altro ragazzino – per arrivare infine a dare un nome ai bambini protagonisti. Non abbiamo visto il video ma letto la denuncia e chi ha visto il video racconta di particolari assurdi, disgustosi.
Ma la cosa più inquietante, stando sempre a chi ha raccontato tutto ai carabinieri, sarebbero le risate della bambina, la  normalità con cui approccia certe scene, segno forse del fatto che è vittima probabilmente di reiterati episodi di violenza dello stesso tipo.

La Procura per i Minori ha rivolto un appello ai genitori a controllare il telefono dei bambini. “Invitiamo i genitori a controllare i telefoni dei figli –  a cancellare quel video dopo aver segnalato alle forze dell’ordine da chi è arrivato”. Il timore degli inquirenti è che quei pochi secondi di video siano parte di una pellicola destinata al mercato della pedofilia in Italia e nel mondo. Un mercato turpe che non conosce sosta. Ora però si tratta di capire chi sono quei bambini che parlano con una inflessione dialettale romana e salvarli. Speriamo la Procura per i Minori di Firenze abbia tutte le risorse a disposizione per fare un lavoro buono, per salvare quei bimbi e fermare quello schifo.

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Cronache

Napoli, sparatoria tra via Sturzo e via Pinocchio: morta Ilaria Capezzuto, gravissima Daniela Strazzullo

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Un mistero intriso di sangue e dolore ha scosso la città questa notte. Due donne sono state colpite da colpi d’arma da fuoco a poca distanza l’una dall’altra. Una è morta, l’altra lotta per la vita. I carabinieri della compagnia di Torre del Greco sono ora al lavoro per chiarire la dinamica dei fatti e verificare se si tratti di tentato omicidio-suicidio.

A perdere la vita è stata Ilaria Capezzuto, 34 anni, trovata in via Pinocchio, riversa sull’asfalto già senza vita, colpita da almeno un proiettile.

Gravemente ferita e ricoverata in pericolo di vita all’Ospedale del Mare, invece, Daniela Strazzullo, 30 anni, trovata all’interno di un’auto in via Don Luigi Sturzo, con una ferita d’arma da fuoco.

Napoli, notte di sangue tra via Sturzo e via Pinocchio: una donna morta, un’altra in fin di vita

Indagini in corso, si cerca il movente

Le due zone – via Pinocchio e via Sturzo – sono distanti poche centinaia di metri, ma già in due diversi quartieri del capoluogo. Gli investigatori non escludono che le due donne si conoscessero e che dietro la tragedia ci sia una vicenda personale o sentimentale sfociata nel sangue.

L’arma non è stata ancora ritrovata, mentre le forze dell’ordine stanno passando al vaglio immagini di videosorveglianza e testimonianze per ricostruire i momenti precedenti alla sparatoria.

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Tragedia sull’Alphubel, valanga uccide due giovani italiani: addio a Giorgia Rota e Alessandro Aresi

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Solo una valanga poteva fermarli. Giorgia Rota, 29 anni, e Alessandro Aresi, 30, condividevano l’amore per la montagna e l’orizzonte aperto dell’avventura. Sabato mattina, armati di entusiasmo e di zaini colmi di passione, avevano lasciato il rifugio di Täsch con l’obiettivo di raggiungere la vetta dell’Alphubel, a 4.206 metri, una delle cime più iconiche delle Alpi svizzere. A 4.165 metri, nella zona dell’Eisnase, una valanga ha spezzato i loro sogni e le loro giovani vite.

I soccorsi elvetici, intervenuti con elicotteri e unità cinofile del soccorso alpino del Canton Vallese, non hanno potuto fare nulla. Le salme sono state recuperate poco dopo. La procura svizzera ha aperto un’inchiesta per chiarire le dinamiche della tragedia.

Due giovani sorrisi spezzati dalla passione più forte

Giorgia, originaria di Cesano Maderno, era una chimica naturopata e una viaggiatrice instancabile. Amava raccontare i suoi spostamenti nel mondo attraverso il profilo Instagram “giorgiafacose”, seguito da migliaia di persone. Africa, India, Centroamerica, le Alpi: i suoi post raccontavano una vita piena, vissuta alla ricerca di qualcosa che andasse oltre. «Lassù trovo tutto ciò che la società moderna si dimentica di darmi», scriveva in uno dei suoi post. Amava il crossfit, che praticava da dieci anni, ma soprattutto la libertà.

Alessandro, di Lacchiarella, era un esperto di comunicazione e marketing, tra i primi in Italia a trasformare l’agricoltura in un fenomeno digitale. Era conosciuto come uno degli agriyoutuber pionieri, realizzando video professionali per raccontare il mondo rurale con competenza e creatività. Ex calciatore della squadra di Giussago, dove viene ricordato come «un ragazzo esemplare in campo e fuori», era apprezzato per la sua determinazione e gentilezza. «Sempre sorridente, sempre disponibile», scrivono i compagni di scuola sui social.

Il dolore delle comunità

Sgomento a Cesano Maderno, dove il sindaco Gianpiero Bocca ha espresso cordoglio e vicinanza alla famiglia Rota: «Una tragedia che colpisce tutta la nostra comunità, in una settimana già segnata da un altro grave lutto».

Commozione anche a Lacchiarella, dove Alessandro era molto conosciuto. «Lascia un grande vuoto in tutta la comunità», dicono gli amici.

Due giovani vite piene di luce e sogni, spente in alta quota, proprio lì dove volevano arrivare. Per raccontare, per vivere, per scoprire. La montagna li ha accolti per l’ultima volta, nel silenzio e nella bellezza crudele delle sue vette.

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Napoli, notte di sangue tra via Sturzo e via Pinocchio: una donna morta, un’altra in fin di vita

Due donne colpite da proiettili a poca distanza l’una dall’altra. Si indaga per tentato omicidio-suicidio.

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È una notte di sangue e mistero quella che ha sconvolto l’area orientale di Napoli. Due donne, di 31 e 34 anni, sono state trovate con ferite da arma da fuoco a poca distanza l’una dall’altra. Una delle due è deceduta, l’altra lotta per la vita all’Ospedale del Mare, dove è ricoverata in condizioni gravissime.

I fatti

Il primo allarme è scattato in via Don Luigi Sturzo, dove i carabinieri della compagnia di Torre del Greco hanno trovato una 31enne all’interno di un’auto con una ferita da arma da fuoco. È stata soccorsa e trasportata d’urgenza in ospedale, ma le sue condizioni restano critiche.

Poco dopo, a breve distanza, in via Pinocchio – già all’interno del territorio cittadino di Napoli – è stato ritrovato il corpo senza vita di un’altra donna, 34 anni, anche lei colpita da un proiettile. Era riversa sull’asfalto, priva di sensi, e per lei non c’è stato nulla da fare.

Le indagini: ipotesi tentato omicidio-suicidio

Sul caso indagano i carabinieri, coordinati dalla Procura. Gli investigatori non escludono che i due episodi siano collegati e prendono in considerazione l’ipotesi di un tentato omicidio-suicidio. Le due donne potrebbero conoscersi, ma al momento nessuna pista è esclusa: movente passionale, personale o familiare.

La zona è stata delimitata e setacciata in cerca di testimoni e immagini di videosorveglianza, mentre i rilievi sono ancora in corso. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire con precisione tempi, movimenti e rapporti tra le due donne.

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